LO SCATTO DI FRACCARO

TUTTOBICI | 23/06/2019 | 07:57
di Gian Paolo Ormezzano

Una volta a Caracas, capitale dell’adesso tragico Venezuela, un collega milanese, credo proprio di ricordare bene scrivendo Claudio Colombo del Corriere della Sera, si mise a parlare con me di ciclismo contro calcio. Correva l’anno 1977, stavamo andando a San Cristobal, città di frontiera dove si sarebbero di­spu­tati di lì a pochi giorni i campionati mondiali su strada. Avrei ritrovato Claudio su un servizio ciclistico co­mune“soltanto” dopo quattordici anni a Perth, Western Australia, Mondiali di nuoto (prima volta di un azzurro fi­nalmente iridato, Giorgio Lam­berti da Brescia sui 200 metri stile libero), nel mio ultimo reportage da inviato speciale prima della pensione, quando viaggi magari lo stesso ma c’è in testa all’articolo soltanto il tuo nome e la denominazione del posto dell’evento.


Insieme ricordammo  quel che mi aveva detto a Caracas: “Secondo me un allungo di Simone Frac­ca­ro vale più di una giornata di campionato di calcio”. Si­mo­ne Fraccaro, credo uno degli azzurri di quella spedizione  (l’ho in mente alto, biondo, con un sorriso vasto e quasi permanente) era un corridore veneto anche pistard nel senso di inseguitore, non un fenomeno ma un onesto professionista, però il collega vo­leva parteciparmi la forza “naive” del ciclismo, la sua eloquente semplicità, il pregio anche di uno scatto ab­bastanza qualsiasi, eseguito per sport, in opposizione a tutta la barocca e pomposa e farlocca recita pallonara.


A Perth Claudio non aveva cambiato idea, intanto che  io da quel giorno a Caracas mi ero iscritto al suo partito, della cui genesi e del cui sviluppo, è bene precisarlo, Si­mone Fraccaro non ha mai saputo nulla.

Ricordo bene quel Mondiale, concluso sotto la pioggia con Moser che in volata batteva Thurau, un tedesco assai for­te. Ero riuscito non so più co­me ad agguantare un preziosismo posto su un aereo a elica che da San Cristobal portava all’aeroporto internazionale di Caracas la sera stessa della competizione dei professionisti che chiudeva la serie delle prove mondiali. Era stato se ricordo bene pro­prio Moser a suggerirmi di fare il tentativo - lui il po­sto l’aveva già -, premessa ob­bligata per poter prendere, a Caracas, un volo notturno per l’Europa, l’Italia. An­dò tutto bene, sul filo dei mi­nuti primi e anche secondi, e seppi dopo che molti miei colleghi avevano avuto un rientro lento e complicato.

Lungo volo comunque, scali eccetera. A Ro­ma Fiumicino c’era Teofilo Sanson, l’industriale veneto dei gelati, ad aspettare il suo campione del mon­do. Mio amico dai suoi tempi di gelataio emergente a Torino, tifoso come me del Toro, Teofilo pazzo di gioia urlava ai quiriti dei servizi ae­roportuali, indifferenti ai Cesari e figuriamoci a noi, che “quei due lì”, appena ar­rivati, erano un giornalista testimone delll’impresa e nientepodimeno che l’autore dell’impresa stessa. Per Fran­­cesco un aereo di San­son che lo portava a Verona nella fabbrica dei gelati e or­mai vicino alla sua Trento, per me un po’ di sonno su un sedile in attesa del primo volo per Torino, Anche quel Sanson supergenuino, urlante, sudato (era estate), sbracciato, quasi sboccato, rientrava automaticamente nella felice santa ingenuità del po­po­lo di coloro che preferiscono uno scatto di Simone Fraccaro eccetera eccetera.

E lo scatto di Fraccaro mi è venuto in mente guardando e non solo vedendo il Giro d’Italia ultimo alla televisione, con una troupe giornalistica Rai quasi del tutto nuova e proprio per questo piena di ingenuità quanto una troupe vecchia è fisiologicamente piena di ma­lizia. Una troupe provvidamente inesperta per raccontare con autentica emozione da scoperta tanti scatti di tanti Simone Fraccaro, mentre il calcio consumava le sue ultime nequizie, le sue ultime “gigantesche” piccolezze travestite da grande show, e passi, ma anche da sport, e non ci sto.

Perché il ciclismo è sport, e  resta tale anche se il calcio no, il calcio è uno splendido colossale facile affascinante gioco popolare, che immilla  (da Guido Gozzano poeta: qualcosa che tiene dentro e fa risplendere “le mille cose di pessimo gusto”, ricordate?) anche lo sport, però sempre più schiacciato da cose e co­sacce “altre”.

Si va lontano, con uno scatto di Simone Fraccaro: anche se, anche perché chissà se quello scatto, proprio quello lì del ricordo, c’è mai stato.

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Søren Wærenskjold ha messo la sua firma sul cronoprologo di 3 chilometri che ha aperto l’edizione 2025 del Deutschland Tour. il norvegese della Uno X ha pedalato per le vie di Essen ad oltre 51 KM/H facendo registrare il tempo...


Campagnolo celebra i 100 anni di DRALI e lo fa completando la bellissima Iridio con il nuovo gruppo Super Record 13. Qualità, meccanica avanzata, storia e molto altro accomunano questi due celebri marchi, oggi più che mai vicini e mossi verso un...


Dopo tanti tentativi, Sylvain Moniquet ha centrato oggi il suo primo successo tra i professionisti nella seconda tappa del Tour du Limousin 2025. Il belga della Cofidis si è dimostrato il più forte nell'arrivo in salita sulla Côte de Grèzes,...


Preciso, puntuale, spietato. Dopo una tappa velocissima, caratterizzata da vento, cadute e una velocità media di 50 km/h, Tim Merlier si è aggiudicato la prima tappa del Renewi Tour 2025 con arrivo a Breskens, sfoderando in volata la consueta strapotenza negli...


Saranno 188 gli atleti in gara, da Italia, Australia, Inghilterra, Irlanda e Messico, in rappresentanza di 28 squadre provenienti da Inghilterra, Messico e da otto regioni italiane (Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Trentino, Umbria, Veneto). Numeri importanti per...


Vuoi vendere la tua bici, magari per comprarne un'altra? Gli ascoltatori di BlaBlaBike ormai conoscono buycycle.com, il sito per acquistare e vendere biciclette usate, in modo semplice, sicuro e senza complicazioni, in più di 30 Paesi. Il procedimento è semplice e richiede solo...


Da corridore ha fatto il “triplete”, correndo tutti e tre i Grandi Giri e vincendo quattro tappe al Giro e due alla Vuelta a España. Ora Stefano Allocchio, 63 anni, da direttore di corsa completerà la sua collezione. Sabato il...


A pochi giorni dal via della Vuelta, arriva un brusco stop per Max Poole. Il 22enne britannico, undicesimo al Giro d'Italia, sarà costretto a rinunciare alla corsa spagnola. Il suo cammino di avvicinamento è stato complicato e la situazione è...


Bastien Tronchon, specialista delle classiche, entra a far parte della Groupama-FDJ fino al 2028! «Entro a far parte di Groupama-FDJ con grande entusiasmo e ambizione. Nelle mie discussioni con il team ho percepito un vero senso di fiducia, ed è...


Colnago, bici ufficiale de La Vuelta, presenta oggi la Colnago C68 Rossa, un capolavoro nato dall'incontro tra la rinomata creatività italiana e la grande tradizione - 70 anni celebrati nel 2024 - del marchio di Cambiago. Dopo la Gioiello e la Fleur-de-Lys, il capitolo...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024