GATTI&MISFATTI. TRANQUILLI, È IN FASE CALANTE

GIRO D'ITALIA | 19/05/2019 | 17:43
di Cristiano Gatti

 


E per fortuna che lo vedevano in difficoltà. Troppo in forma troppo presto - mi raccontavano gli espertoni occhi di lince qui in Giro -, adesso è in chiara fase calante. Prove a carico: i due metri persi (secondo me, che sono un tordo, lasciati) a Carapaz sul traguardo di Frascati, quando casualmente era l’unico dei big a scampare la mega-caduta e ad arrivare in testa.


Anche al via della cronometro, uguale il clima. Fedele interprete della corrente denigratoria, lo scrittore prestato alla Rai Fabio Genovesi: “Roglic lo vedo caratterialmente sofferente in questo Giro”.

Quindi: è fisicamente in declino, è psicologicamente fragile. Le ha addosso tutte. Un mezzo rottame.

A dimostrazione di queste evidenze, il risultato inevitabile: Roglic stravince la cronometro della Romagna bagnata, suonando come una zampogna il gemello Yates e rifilando comunque il minuto tondo tondo al grandissimo Nibali (che il Cielo ce lo conservi per altri cinquant’anni).

Io, che resto sempre tordo, a questo punto chiedo: cos’altro deve ancora inventarsi questo poveraccio di Slovenia per convincerci che è a pieno titolo un autorevole, insidioso, fortissimo pretendente alla vittoria finale?

I denigratori si portano avanti anche sul futuro: nella terza settimana salta. Vince le corse a tappe brevi, ma sulla tenuta a lunga gittata permane un grosso punto di domanda. E pazienza se soltanto l’anno scorso è comunque arrivato quarto al Tour, non proprio la sagra del pistacchio.

Niente da fare: Roglic continua la sua corsa rosa sotto le nubi del diluvio primaverile, come tutti noi, ma ne ha sopra anche una tutta sua, la nube della diffidenza.

E dire che nella tradizione del ciclismo solitamente basta molto meno per parlare di autentici fenomeni: una volata a Larciano o a Laigueglia basta e avanza. Per Roglic invece non vale. Non ce lo vedono proprio, sul piedestallo del campione. Capaci che pure domani, nel giorno di riposo, lo vedano in difficoltà, anche solo nel cambio biancheria.

Va bene, se è proprio così, come assicurano gli espertoni occhi di lince, il Giro è di fatto già chiuso. Trionfo facile di Nibali. In scioltezza, con la gamba sinistra, fumandosi un sigaro sul Mortirolo. Roglic da qui in avanti non farà che perdere, perdere, perdere, vittima del suo declino fisico e della sua fragilità nervosa.

Per quanto mi riguarda, non mi fido proprio per niente. Continuo a scoprire sempre di più un campione nel suo stadio di affermazione definitiva, fortissimo a cronometro, accorto in gruppo, intelligente nelle situazioni scabrose. Ci aggiungo che ha una squadra molto attrezzata (virus permettendo). E ci aggiungo che comunque, in caso di testa a testa, avrà a disposizione anche la crono di chiusura, sulle strade di Verona. Un’altra briscola per il signore degli specialisti.

Tanto mi basta per dire che in ogni caso il Giro si conferma ancora una volta la più grande e la più bella fabbrica di campioni. Un campionificio. Qui, più che al Tour, si scodellano talenti e si consegnano all’elite mondiale. Per restare agli ultimi tempi, ricordo Quintana, ricordo Dumoulin. Magari Roglic salterà come un petardo e io chiederò scusa agli espertoni occhi di lince, ma al momento non ci conto proprio. Neppure se fossi in Nibali, ci conterei tanto. Sono sicuro che difatti non ci conterà per niente. Non è tordo.

Copyright © TBW
COMMENTI
sig. Gatti
19 maggio 2019 19:08 ConteGazza
salvo troppa neve, se le fanno le tappe di montagna che ci sono i minuti voleranno a decine. La squadra di Roglic, perso De Plus, dovrebbe essere la meno forte in salita. Astana la più forte, poi Mitchelton e Bahrain. Quindi non è che deve saltare, basterebbe un calo e non sarebbe semplice per lo sloveno

Sig.Gatti
19 maggio 2019 19:24 michele79
l’anno scorso ostentava più o meno la stessa sicurezza sulla tenuta di Yates ... premesso che non vengo a darle lezioni e che anch’io l’ho visto il Tour dello scorso anno , è innegabile che Roglic va forte da febbraio e quindi si può non dico essere certi ma dubitare che possa calare di forma

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Mark Valent, scalatore ungherese nato l’11 giugno 2004, entra ufficialmente nel professionismo con il team MBH Bank Ballan CSB Colpack dopo una stagione in cui ha mostrato solidità, determinazione e una crescita costante. Il ragazzo di Bükkszentkereszt nel 2023 ha...


Tre nuovi acquisti, sette nazioni diverse e 17 volti noti per il Team Novo Nordisk nel 2026: la prima e unica squadra ciclistica professionistica al mondo composta esclusivamente da diabetici, ha annunciato oggi la sua rosa di 20 atleti per la...


Middelkerke si prepara a ospitare gli Europei di ciclocross 2025, in programma sabato 8 e domenica 9 novembre. La località belga sarà teatro di una delle rassegne più affollate di sempre: 283 atleti in rappresentanza di 25 nazioni si confronteranno...


Dal Belgio all’Olanda, dalla AG Insurance – Soudal alla Picnic PostNL: Gaia Masetti da gennaio difenderà i colori della formazione neerlandese guidata dal General Manager Iwan Spekenbrink. Era il 2022 quando l’atleta di Fiorano decise di accettare la proposta di...


Plurimedagliato, plurititolato e ora anche "pentacampeon": per la quinta volta negli ultimi sei anni, infatti, Marco Villa è il miglior tecnico italiano della stagione e si aggiudica l'Oscar tuttoBICI Gran Premio Fondazione Iseni y Nervi. Come da tradizione, abbiamo chiesto...


La VF Group Bardiani-CSF Faizanè comunica il rinnovo biennale, fino al 2027, di Manuele Tarozzi e Vicente Rojas, e il rinnovo annuale, per il 2026, di Alessio Martinelli. Manuele Tarozzi ha chiuso la stagione 2025 confermandosi tra i...


Tempo di vacanze, ma anche di riflessioni e programmazione. Tempo per valutare e scegliere. Tempo di guardare a quello che verrà. In casa Polti VisitMalta è tempo di spostare, inserire ed elevare. Stefano Zanatta, 61enne tecnico trevigiano di lungo corso...


Pascal Ackermann vestirà nelle prossime due stagioni la maglia del Team Jayco AlUla e sarà uno degli elementi chiave del treno dei velocisti della formazione australiana. Il 31enne tedesco ha vinto 45 corse UCI nel corso della sua carriera, tra...


La data in cui tutto verrà rivelato è vicina, si parla infatti del 4 dicembre, ma una piccola anticipazione possiamo farla. Q36.5® stupisce ancora una volta per la continua voglia di innovare e lo fa con una precisa e fruttuosa collaborazione con...


Quello del ritiro o meno di Primoz Roglic al termine della prossima stagione sarà uno degli argomenti che, almeno finché non lo sloveno non prenderà ufficialmente una decisione in merito, maggiormente terrà banco in casa Red Bull-BORA-hansgrohe. A questo...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024