L'ABC DI COSTA. IL PREMIER TUTTOFARE

GIRO D'ITALIA | 15/05/2019 | 16:09

C come Conte. Nel senso di Giuseppe, capo del governo dell’Italia. Da non confondere con Antonio, ex capo allenatore dell’Italia: stesso cognome, stesse origini pugliesi, stessa pettinatura, con la differenza che i capelli del presidente del Consiglio sono suoi (di Giuseppe, non di Antonio). E’ il primo premier a presentarsi al Giro da molti anni in qua, quasi vent’anni dopo Prodi, che però era di un’altra parrocchia politica: anche la par condicio ha i suoi tempi. A differenza di altri colleghi europei, Conte (Giuseppe, non Antonio) non si limita ad un atto formale: a Frascati, alla partenza della tappa, si dà un gran daffare, mettendo a tacere chi sostiene che, fra Salvini e Di Maio, lui non riesca a muovere un dito. E’ lui ad accompagnare Mauro Vegni, il direttore del Giro, reggendogli l’ombrello: bel gesto, anche se di solito quando c’è di mezzo un ombrello non sempre è un gesto bello. E’ lui ad accogliere sul palco del foglio firma Nibali e ad intervistarlo come un presentatore di lungo corso: preoccupazione in Rai da parte di chi, quando prende in mano il microfono, non riesce a esser così sciolto. E’ sempre lui, a dispetto della pioggia battente, a presentarsi sulla linea di partenza e a dare il via alla tappa, sorridente e contento: non solo per aver frequentato un ambiente che gli piace, ma per essersi potuto allontanare per un po’ da quello in cui si diverte meno.


I come inviati. Nel senso di voci Rai sulla strada. Nessun dubbio: Stefano Rizzato ed Ettore Giovannelli sono la miglior coppia proposta dalla tv da molti anni in qua. Si integrano benissimo: Rizzato, per esigenze di servizio, è più statico, Giovannelli è ovunque. Il primo è implacabile e puntuale nel far parlare vincitori e titolari di maglie appena mettono piede giù dalla bici: è vero che gli cadono direttamente in bocca, ma è vero anche che gli capita di tutto, dagli sloveni ai tedeschi fino ai giapponesi e agli eritrei, e non batte ciglio. L’altro sbuca dai pullman, entra nelle ammiraglie, si infila persino nel gruppo in movimento: un corridore se l’è ritrovato persino dentro il portaborracce. Non lo fermano nemmeno le pessime condizioni meteo che dalla partenza accompagnano questo Giro: cresciuto a pane e Formula uno, sta benissimo col vento, che gli ricorda la velocità, e pure con la pioggia, che gli ricorda il mitico Senna. E’ velocissimo negli spostamenti, tanto che fra ciclisti e tecnici comincia ad affiorare un dubbio: o di Giovannelli ce ne sono in Giro più di uno, oppure è degno del suo nome, Ettore. Mitologico.


P come pioggia. Nel senso di precipitazione atmosferica. Non infrequente in questa prima settimana: si fa prima a dire quando non è caduta che il contrario. In assenza della pioggia, ad accompagnare la corsa ci ha pensato il vento forte: oltre a Froome e Thomas, a Quintana e Valverde, a questo Giro manca anche il sole. E’ un’edizione fradicia, in modalità Noè: non il personaggio biblico, ma l’ex ciclista che si vestì di rosa sotto il diluvio.

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Anders Iniesta ha iniziato a costruire il suo futuro sette anni fa, praticamente quando ha deciso di lasciare il Barcellona e trasferirsi a giocare in Giappone prima di chiudere la sua carriera negli Emirati Arabi. È stato proprio sette anni fa,...


Un risottino fatto con il cuore, come sempre del resto, da uno che ha a cuore il ciclismo e chi lo anima. Tutti a casa di Osvaldo Bettoni, ex corridore professionista ai tempi di Beppe Saronni, poi una moltitudine di...


Patrick Lefevere ha potuto lasciare l'ospedale nel quale è stato ricoverato per ben 24 giorni e si prepara ad una lunga convalescenza. È stato lo stesso Lefevere, che ha 70 anni, a scriverlo sui social: «Ho affrontato 24 giorni molto...


Finalmente ci siamo. La ciclovia Prato-Firenze è pronta per essere percorribile e il tratto pratese sarà intitolato a Giovanni Iannelli, azzurro del ciclismo, giovane e promettente atleta pratese morto a seguito di una caduta nell’ottobre del 2019 durante la volata...


Il team INEOS Grenadiers annuncia oggi la nomina di Geraint Thomas a Direttore Corse, decisione che segna l'inizio di un nuovo capitolo nella sua carriera e sottolinea l'evoluzione del team. Tra i ciclisti più rispettati e premiati, Thomas passa dal...


In questi giorni si discute molto se il ciclismo debba o possa diventare uno sport a pagamento, come quasi tutti gli altri. Il tifoso romantico aborrisce l’idea: il ciclismo è del popolo, è sempre stato gratis e tale deve rimanere....


Andrea Colnaghi scende di sella ma non lascia il ciclismo. Il 28enne lecchese ha preso la decisione di terminare la sua carriera agonistica dopo ventidue anni passati a pedalare  nelle formazioni di Costamasnaga, Alzate Brianza, Velo Club Sovico, Team Giorgi,...


La storia raccontata sulle pagine del sito argon18.com , marchio distribuito in Italia da Beltrami TSA, mette in luce un fatto curioso, ma anche molto interessante, infatti, espone in pochi ed essenziali passaggi la genesi di un allestimento speciale per il modello E119...


La sfortuna, si sa, nel ciclismo viaggia veloce. E quando decide di scegliere una vittima eccellente, lo fa con precisione chirurgica. Per l’edizione 2025 della celebre Catena Incatricchiata, il riconoscimento goliardico ideato da Riccardo Magrini e Massimo Botti, il verdetto...


Roberto Amadio ct del ciclismo al posto di Marco Villa: il perché ce lo spiega a Radiocorsa domani alle 19 su Raisport, Cordiano Dagnoni, il presidente della Federciclismo. E poi Giacomo Nizzolo illustra il suo addio al ciclismo,...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024