GATTI&MISFATTI. LO SMANTELLAMENTO DEI LUOGHI COMUNI

TUTTOBICI | 23/03/2019 | 18:05
di Cristiano Gatti

 


Di questa Sanremo butterei a mare soltanto la nuova moda dei baffetti da sparviero: ragazzi, siete da un secolo l’emblema del maschio maciste fachiro, con queste guarniture alla Clark Gable non vi si può proprio guardare.


Tutto il resto, tenerlo stretto. Soprattutto, il vero capolavoro di questa corsa inaffondabile: lo smantellamento scientifico dei luoghi comuni. Il primo e il più granitico: è un terno al lotto, talmente facile e noiosa da potersi risolvere nel modo più impensabile e stravagante, in un modo qualunque, premiando un corridore qualsiasi. Come a dire: è la corsa anacronistica e fuori tempo, senza logica e senza giustizia. Tant’è vero che da anni ci dobbiamo sorbire le grida delle prefiche addolorate, basta con questo percorso, aggiungiamo salite, facciamola più dura e più selettiva. Così, tanto per svergognarla e umiliarla, al cospetto della Roubaix e del Lombardia, della Liegi e del Fiandre, quelle sì corse serie.

Alle volte, le combinazioni: in questo deriso campionato mondiale dell’eccentrico e del futile, del casuale e dell’inattendibile, domina e vince il più forte corridore del momento. Il vero numero uno. Se c’è una corsa che non lascia alcun margine alla pur fervida fantasia dei ma-se-peròisti, nessuna recriminazione, nessuna chiacchiera gratuita del senno di poi, niente di niente, questa è la Sanremo di Alaphilippe. Non c’è un cane che se la senta di dire che non abbia vinto meritatamente, magari per una botta di, magari sfruttando furbescamente uno sfondone degli altri o una irripetibile congiunzione astrale. Proprio no. Tutti zitti e muti con il doveroso rispetto. Il dominio del francese è assoluto e schiacciante. Il suo film è da oscar all’unanimità: prima domina sul Poggio, con l’atteso e puntuale attacco per la soluzione solitaria, ma quando questa evapora e svanisce, eccolo allora pronto con il piano B, là dove non è così facile prevederlo, uno sprint da dominatore.

Niente da aggiungere: la Sanremo, la futile e stupidotta Sanremo, consegna la corona al vero dominatore di giornata. E della primavera. Senza margini di dubbio. In aggiunta, basta guardare l’ordine d’arrivo per comprendere come il verdetto sia attendibile e rispettabile nel suo complesso. Non so quante Liegi e quante Roubaix possano vantare la stessa, inespugnabile, indiscutibile giustizia.

A margine, una nota diciamo di ciclismo geopolitico: questo Alaphilippe corona di fatto il lunghissimo, doloroso, impervio processo di resurrezione del ciclismo francese. Si parla di decenni. Il che dovrebbe tornare utile anche a noi italiani, ultimamente precipitati in un clima di depressione psicotica. Parliamo di fine e di morte, come se il nostro ciclismo in fondo non fosse ancora capace di esprimere comunque un bel Trentin in coraggioso tentativo da finisseur e un commovente Nibali, che spara tutte quante le poche cartucce del momento per farsi vedere nel grande finale, comunque con un ottavo posto nello sprint dei signori dello sprint.

Ma volendo anche seguire l’onda della depressione, andiamoci piano con le conclusioni bibliche: siamo sicuramente in un periodo di crisi, abbiamo sicuramente cominciato una nostra dolorosa attraversata del Mar Rosso. Proprio come i francesi a partire dagli anni Novanta. Però calma e pazienza: bisogna accettare il purgatorio e tenere i nervi saldi. Sono i cicli della storia. Sapendo resistere e sopportare, lavorandoci sopra con passione e umiltà, presto o tardi anche noi troveremo il nostro Alaphilippe, il Mosè che ci porterà fuori dal Mar Rosso. Una volta si chiama Bugno, un’altra volta Pantani, un’altra ancora Nibali. Il ciclismo italiano non muore finchè non muore la passione.

Copyright © TBW
COMMENTI
Percorso
24 marzo 2019 13:42 michele79
Cambiare tanto per cambiare ha poco senso, ma mi viene in mente il Lombardia anni 90 con il ghisallo nel primo terzo di gara e il berbenno come punto cruciale...e’ chiaro che quello attuale è un percorso migliore a prescindere dagli interpreti. Sulla Sanremo è anche giusto ricordare che le ultime tre appassionanti edizioni hanno seguito altre tre (14,15 e 16) assai più monotone, forse ciò che è cambiato sono gli interpreti, perché prima c’era un Cancellara e pochi altri a smuovere le acque per evitare il volatone, mentre ora ai vari Alaphilippe Kwiatkowski e Sagan o Nibali si aggiungono pure Dumoulin Valverde e van aert, sono nomi pesanti, con questi calibri è chiaro che per i velocisti diventa più dura... non per nulla ieri c’è stato il record di salita al Poggio se non ho capito male.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Lo scorso 24 settembre, alla Omloop van het Houtland a Lichtervelde, in Belgio, Alex Krieger ha tagliato il suo ultimo traguardo dopo aver trascorso gli ultimi 25 anni in sella ad una bici, di cui 15 da professionista. E’ stato...


Tempo di premi e riconoscimenti nel ciclismo e quindi relative cerimonie. Al Convento dei Padri Carmelitani di Santa Lucia alla Castellina nei pressi di Sesto Fiorentino, sede del Centro Spirituale del Ciclismo e del Museo Filotex è prevista domenica 23...


Per il 26° anno consecutivo i ciclisti cuneesi degli anni Settanta, capeggiati da Alberto Minetti, Remo Rocchia, Claudio Comino e Gigi Garelli, hanno organizzato l’ormai tradizionale ritrovo-amarcord per rivivere, a distanza di tanti anni e con un pizzico di nostalgia,...


Il pratese Lorenzo Cataldo, élite del Gragnano Sporting Club-La Seggiola sarebbe risultato al primo posto nella classifica di rendimento del ciclismo toscano anche senza lo splendido finale di stagione al Giro di Serbia con due vittorie di tappa, un secondo...


Sembra legato a doppio filo il legame tra Claudio Cucinotta, 43 anni, e l’Uc Trevigiani Energiapura Marchiol. È il nuovo preparatore del Team Continental dell’Uc Trevigiani Energiapura Marchiol per la stagione 2026. Risale giusto a 20 anni fa quando Claudio...


Sabato primo novembre i migliori esponenti del ciclocross si sfideranno al Mugello Circuit di Scarperia dando vita alla quinta edizione del Trofeo Città di Firenze, gara internazionale di ciclocross (abbinate a questa anche gare nazionali e regionali) organizzate dalla...


La carica dei 400 il 2 novembre al Ciclocross d’autunno Casalecchio in programma al Bike Park di Casalecchio di Reno, il bell’ impianto multifunzionale dedicato alle due ruote. Sono già oltre 400 gli iscritti, provenienti da tutta Italia, al Ciclocross...


Autozai Contri annuncia un passaggio di testimone ai vertici societari. A partire da oggi, Filippo Padovani assume ufficialmente il ruolo di Presidente raccogliendo il testimone da Andrea Menini, che negli ultimi anni ha guidato la società con passione e dedizione,...


L'Union Cycliste Internationale (UCI) annuncia che il corridore brasiliano Vinicius Rangel Costa è stato sanzionato con un periodo di ineleggibilità di 20 mesi a seguito di una violazione delle regole antidoping (errori di localizzazione da parte di un ciclista) a...


Se i pedali Kéo prodotti da LOOK Cycle sono un’assoluta garanzia in termini di prestazioni e affidabilità,  arriva oggi quello che potremmo definire un vero potenziamento del prodotto, un potenziamento in grado di cambiare le regole in termini di sicurezza. LOOK Cycle...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
OSCAR TUTTOBICI 2025. SCEGLIETE IL MIGLIOR TECNICO ITALIANO DELL'ANNO
Dieci candidati, tocca a voi assegnare il Gran Premio Fondazione Iseni y Nervi





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024