HAINAN. COLPO DI MASNADA: TAPPA E MAGLIA GIALLA

PROFESSIONISTI | 30/10/2018 | 07:45
di Diego Barbera

Colpaccio di Fausto Masnada (Androni Giocattoli Sidermec) che nell'ottava e decisiva tappa del Tour of Hainan 2018 arriva tutto solo in cima all'erta di Changjiang raggiungendo in un colpo solo tre traguardi come la sua prima vittoria da professionista, il successo di tappa e anche la maglia di leader della classifica generale. Seconda posizione per il talento svizzero Gino Mader (Swiss) con il quale l'italiano ha duellato e terzo l'altro elvetico Matteo Badilatti (Israel) che ha battuto al fotofinish un ottimo Lyu (Hengxiang)


Era l’ottava e più difficile tappa del Tour of Hainan 2018 con partenza da Ledong e arrivo a Changjiang al termine di una salita di 7,5 chilometri con una pendenza media del 7,2% per un totale di ben 189,2 km. Il gruppo, con in maglia gialla sempre Raymond Kreder (Team Ukyo) ha lasciato la sede di partenza alle ore 10.

La prima fuga si è formata quasi subito con Roy Goldstein (Israel Cycling Academy), Joey Van Rhee e Peter Schulting (Monkey Town), Oleksandr Polivoda (Ningxia Sports Lottery Livall) e Kohei Uchima (Nippo-Vini Fantini). Schulting e Polivoda erano quelli messi meglio in classifica con 2’05’’ e 2’09’’ rispettivamente.

Dopo 35 km avevano già 6'30'' di vantaggio. E il gap si è espanso in fretta superando anche i 10 minuti (10’15’’ dopo 50 km). Al primo sprint intermedio al km 60.8, i passaggi: 1. Roy Goldstein (Israel Cycling Academy) 2. Joey Van Rhee (Monkey Town) 3. Peter Schulting (Monkey Town).

Il gruppo pilotato dalla squadra leader del Team Ukyo passava al km 85 con 8’54’’ di ritardo, in rimonta. Ai meno 75 km dal traguardo, il gap si assottigliava a 6’20’’ e ancora a 5’50’’ ai -62 km dietro propulsione di Delko Marseille Provence KTM e Swiss Cycling. Allo sprint al km 136.4: 1. Joey Van Rhee (Monkey Town) 2. Oleksandr Polivoda (Ningxia Livall) 3. Peter Schulting (Monkey Town).

Perdeva contatto Kohei Uchima (Nippo-Vini Fantini) dai fuggitivi e ai -58 km il ritardo era cronometrato in 5’32’’. Le squadre italiane passavano a dettare il ritmo ai -50 km con Bardiani-CSF e Willer Triestina-Selle Italia. Non perdevano molto davanti nel tratto finale con un gap ancora di 5’07’’ ai -25km. Ai -20 km lo svantaggio precipitava a 3’50’’ dietro il passo deciso sempre di Delko e Bardiani.

I fuggitivi prendevano la salita finale con solo due minuti da amministrare, ma la velocità del gruppo era troppo elevata per pensare che ce la potessero fare. Il primo a cedere è stato Polivoda, di certo non a suo agio sulle pendenze. Dal peloton, ci provava anche Mosca mentre davanti rimaneva soltanto Schulting.

A riportarsi sul fuggitivo era Fausto Masnada (Androni Giocattoli Sidermec) con a ruota Gino Mader (Swiss), di sicuro i due più forti in salita, con a sorpresa il cinese Lyu Xiangjing (Henxiang). A poca distanza, Julien El Fares (Delko Marseille) e Matteo Badilatti (Israel Cycling Academy).

Mentre Badilatti rientrava in testa, Mader accelerava una prima volta, ma il ritmo calava e risaliva, con lo svizzero e Masnada a controllarsi. I due si avvantaggiavano definitivamente ai -1500 metri circa. Il capitano dello Swiss perdeva però contatto ai -600 metri e il 24enne azzurro scavava il gap sufficiente per vincere non soltanto la tappa ma anche per prendere la maglia gialla.


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