GATTI&MISFATTI. QUELL'AUTUNNO DEL LOMBARDIA E DEL NOSTRO MOVIMENTO

PROFESSIONISTI | 13/10/2018 | 17:56
di Cristiano Gatti

Non c’è bisogno che lo dica il vincitore, anche perché in fondo lui ha tutto l’interesse di gonfiare la sua impresa. Lo dico io senza problemi, da sempre, convintissimo, senza nemmeno alcuno spirito patriottardo: il Lombardia è e resta a pieno titolo la corsa più bella, più completa, più autorevole del mondo.


L’unico limite che si porta dietro non è suo, ma lo colpisce di riflesso: non tutti i migliori ci arrivano, e anche quelli che ci arrivano non sono sempre presentabili. Ma qualcuno mi dica quale corsa ormai può dire di avere al via tutti i migliori del cosiddetto ranking, al meglio delle possibilità. Risposta esatta: nessuna. E allora teniamoci in cima alla graduatoria del prestigio e del gradimento il Lombardia, che ha anche il merito per niente trascurabile di premiare i ciclisti più continui, più costanti, più resistenti, vorrei dire in una parola sola più ciclisti, nel senso che a metà ottobre sono ancora in piena attività, alla faccia dei calendari calcolati col bilancino e delle preparazioni concentrate su un solo mese all’anno.


Parentesi, senza farla lunga: noi italiani apriamo la stagione starnazzando sulla Sanremo troppo facile, che va cambiata con l’aggiunta di qualche difficoltà, e poi chiudiamo la stagione discutendo sul Lombardia troppo difficile, che andrebbe un po’ alleggerito per non mettere in fuga tanti campioni esauriti. In attesa magari di scambiarli, mettendo il Lombardia a marzo e la Sanremo a ottobre, io mi terrei ben strette queste due perle del nostro sport, così come sono, evitando accuratamente di metterci mano, anche solo di sfiorarle. Ognuna, a modo suo, continua a svolgere il proprio ruolo di apertura e di chiusura nel migliore dei modi, invidiatissima da tutto il mondo, senza la minima perdita di fascino e di poesia, a dispetto del secolo di vita.

Il Lombardia, non ne parliamo. Per me resta il vero Mondiale del ciclismo. Guarda caso, stavolta ai primi posti ci sono Pinot e Nibali, due tizi che si mettono in discussione dalla primavera all’autunno, tra l’altro entrambi reduci da due calvari per niente leggerini. Pinot era uscito semiagonizzante dal Giro, chiuso in ospedale, ricoverato per esaurimento forze, allo stremo delle resistenze umane. Nibali invece viene dall’interminabile convalescenza per il grosso guaio alla schiena provocato da quel cretino cosmico sull’Alpe d’Huez.

L’uno e l’altro, in un altro sport per signorine, in un altro ciclismo per cristalli di Boemia, avrebbero potuto benissimo cogliere la palla al balzo e piantarla lì con netto anticipo, rimandando qualunque discorso all’anno prossimo. Invece si sono ritrovati tutti e due proprio lì, nel finale estremo di una stagione estrema, ancora famelici e fachiri come se niente fosse. Poche volte un ordine d’arrivo ha reso così giustizia agli atleti più cocciuti e più romantici del gruppo. Ci poteva riuscire solo il Lombardia, con la sua giustizia imparziale e spietata, a prova di furbizie e di fortune, capace di assolvere e condannare solo in base a puri e semplici criteri di verità.

Bella, bellissima edizione. Un’altra, una delle tante. In definitiva, festeggiando il gran galà della stagione 2018, a noi gente d’Italia resta solo un sottile velo di malinconia. Ancora una volta, ci accorgiamo che il nostro ciclismo vero è ancora e sempre più aggrappato al nome di Nibali. Ma adesso l’annata si chiude, e quando ne comincerà un’altra l’amato Nibali sarà sempre meno giovane, un anno in più e qualche forza in meno. E’ un cattivo pensiero, chiudendo gli ombrelloni: ma umano e inevitabile. E’ triste riconoscerlo, ma l’autunno del Lombardia sa molto di autunno generale, per tutti noi.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
autunno generale...
13 ottobre 2018 23:13 bs1913
Caro cristiano gatti come non darti ragione, è vero purtroppo il ciclismo italiano deve aggrapparsi suo malgrado solo al nome di nibali, altrimenti sono dolori, e altro che chiudere gli ombrelloni qui cè da piangere non cè più il ricambio corridori capaci di vincere le classiche importanti, come hai bei tempi con tafi bartoli il compianto ballerini ma probabilmente hai vertici sta bene cosi e noi stiamo sempre li ha guardare gli altri che vincono nel frattempo.

tempesta
14 ottobre 2018 13:14 tempesta
Se siamo ridotti cosi nel ciclismo, e che ora i controlli antidoping funzionano meglio e il nosto valore e questo . Sono anni , che peggioramo e quando smettera Nibali, tolto Moscon non ce piu un corridore di valore.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Marc SOLER. 10 e lode. Su Marc non cala mai il sole, e oggi a la Farrapona risplende il volto felice di questo ragazzo di 31 anni. Seconda vittoria stagionale per Marc, la quarta alla Vuelta, la numero 10 in...


Domani, domenica 7 settembre, prende il via il 47° Gran Premio Industria & Artigianato di Larciano, appuntamento di prestigio del calendario ciclistico internazionale. Alla corsa prenderanno parte 23 squadre, tra WorldTour, Professional e Continental, con un parterre di atleti di...


Stoccata vincente di Agnieszka Skalniak a Baltimora, Stati Uniti), dove si è tenuta la Maryland Cycling Classic Women. La polacca della CANYON SRAM zondacrypto supera le compagne di fuga Jackson, Langley e Emond con le quale si era avventurata nell'azione...


All'Italian Bike Festival in corso al Misano World Circuit ci sono le più importanti aziende del settore ciclo che espongono i loro gioielli e organizzano incontri tra i loro testimonial e i tantissimi appassionati presenti in questo lungo e caldo...


Sulla cima della  Farrapona, al termine dei 135 chilometri in programma nella quattordicesima tappa della Vuelta Espana, è ancora la UAE Team Emirates a far festa. Oggi a conquistare il successo è stato lo spagnolo Marc Soler che torna a gioire...


Doppio colpo dell’olandese Eline Jansen al Giro di Toscana. La 23enne portacolori del “Wolkerwessel Cycling Team” si è infatti aggiudicata il successo di tappa e ha conquistato la maglia di leader. Protagonista fin dai primi km Eline Jansen ha ottenuto...


Il tappone del Giro della Lunigiana consacra Johan Blanc che si aggiudica la seconda semitappa della terza frazione da Pontremoli-Fivizzano di 52, 1 chilometri. Il francese di Aveyron, che corre per la Groupama FDJ U19, ha superato di qualche metro...


Samuele Brustia si conferma scalatore di razza e per il secondo anno consecutivo si aggiudica la cronoscalata per allievi da Almenno San Bartolomeo ad Albenza valida per il Trofeo dello Scalatore Valle Imagna nella Bergamasca. Il quindicenne torinese di Ivrea,...


Doveva essere il momento clou del Giro del Friuli, invece la Ampezzo-Ravascletto ufficialmente non avrà mai avuto luogo: a 38 chilometri dal traguardo, il nutrito gruppo di testa si è dovuto fermare a causa di un grave incidente stradale che...


Per dirla alla Magrini, il Bimbo è tornato! Remco Evenepoel trionfa nella quinta tappa del Lloyds Bank Tour of Britain, la Pontypool-The Tumble con arrivo in salita. Il belga della Soudal Quick Step chiude i conti con una progressione in...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024