I VOTI DI STAGI. PINOT L'«ITALIANO» PIÙ PIMPANTE DEL MOMENTO. YATES IL BIMBO CHE GIOCA

VUELTA | 14/09/2018 | 18:12
di Pier Augusto Stagi

 


Thibaut PINOT. 10 e lode. Perfetto, in tutto e per tutto. Si lancia all’inseguimento di Kruijswijk e Simon Yates, e poi rilancia. Insegue la sua seconda vittoria in questa Vuelta (24esima in carriera), ma ottiene molto di più: l’affetto del grande popolo del ciclismo. Lui ama l’Italia, a noi italiani non è assolutamente indifferente. E poi ammettiamolo: è l'«italiano» più pimpante del momento.


Simon YATES. 10. Ogni scatto è letale, poi pedala agile, con assoluta facilità, girandosi indietro quasi sorpreso di aver fatto il vuoto. Rispetto agli altri, che lottano e sputano sangue, lui sembra giocare. Saltella sui pedali, come un bimbo che è sbucato per caso negli ultimi chilometri e si è trovato in mezzo al suo sogno. Ma questo Yates, il sogno, ce l’ha ormai tra le mani.

Steven KRUIJSWIJK. 8. Fa una corsa di grande sostanza, inseguendo il grande colpo, inseguendo Simon Yates. Poi nel finale accusa un po’ la fatica, il ritmo forsennato del britannico, ma si gestisce alla grande e chiude con un terzo posto che gli vale il podio.

Rigoberto URAN. 7. Non è brillantissimo, ma c’è eccome. Va più forte di tanti altri, fa più male di molti che qui erano venuti per rifilar fendenti. In chiave Innsbruck, uno scaltro e tosto come lui, è pericolosissimo.  

Miguel Angel LOPEZ. 6,5. Da quello che ha, che è ancora molto, ma non sufficiente per fare la differenza. Resta in zona podio, distante una trentina di secondi. Domani se lo giocherà.

Enric MAS. 6,5. Corsa di grande umiltà e lucidità. Non fa una pedalata fuori posto. Sa quello che ha nelle gambe e si gestisce. 

Alejandro VALVERDE. 5,5. Ce la mette tutta, proprio tutta, come solo i campioni. Pedala con l’acido lattico fin sopra i capelli, ma prova a limitare i danni. Tappa che punta all’insù, sopra i duemila, e a don Alejandro non tremano le gambe, ma gli gira la testa.

Tony GALLOPIN. 6. Tiene la posizione, tiene la top ten.

Nairo QUINTANA. 5,5. Dà tutto quello che ha, e in questo momento non è moltissimo. 

Alessandro DE MARCHI. 6,5. È forse l’azzurro che sta pedalando più forte, uno dei grandi punti di forza della squadra azzurra che verrà (lunedì presentazione a Milano) di Davide Cassani. È un gladiatore, un osso duro, un faticatore nato, un ragazzo e un uomo sul quale puoi sempre contare. Lui conta, ma non è un numero.

ION IZAGUIRRE. 6. Corsa di resistenza per resistere nella top ten.

Emanuel BUCHMANN. 5,5. La terza settimana lo sta mettendo a dura prova: è dura.

Fabio ARU. 7. Parte febbricitante, e non è come dirlo. Morale sotto i pedali, botte da tutte le parti e temperatura che segnala un’avaria fisica. Non ha più nulla da perdere, e così decide di tirare dritto e non darsi per vinto. Si sciroppa una delle tappe più logoranti di questa Vuelta. Aveva una via d’uscita, per trovare un po’ di pace. Ma a Fabio la parola ritiro non la vuole più pronunciare

Vincenzo NIBALI. 6. Lo ripeto da settimane e giorni, quello che ha fatto e sta facendo Vincenzo è già eccezionale. Nel ciclismo e nello sport di vertice non ci s’inventa. La condizione migliora e migliorerà, e oggi fa quello che in questo momento le sue gambe gli consentono: non tantissimo.Ma domani qualcosa proverà ancora a inventarsi.

Benjamin THOMAS. 7. Il ragazzo della Groupama-FDJ va all’attacco con Jonathan Castroviejo (Team Sky). Non è facile trovare la fuga, anche perché volano via a cinquanta all’ora. Poi fanno quello che possono.

Peter SAGAN. 4. Al via riceve la visita e i complimenti da un grande campione del motociclismo come Marc Marquez, quattro volte mondiale nella Moto GP. Fonte d’ispirazione per il fuoriclasse slovacco che insegue il poker.

 

 

 

Copyright © TBW
COMMENTI
tempesta
14 settembre 2018 18:29 tempesta
PINOT, che viene chiamato quasi italiano, e Nibali sempre meglio forse ho visto la tappa sbgliata.

NIBALI
14 settembre 2018 19:44 michele79
Io penso che la sua reale condizione in vista del mondiale a questo punto sia un punto di domanda anche per lui , potrebbe fare bene come ritirarsi, se anche fuori classifica avesse provato un paio di tappe vere a confrontarsi con i migliori (non le fughe da lontano) forse sarebbe stato meglio per capire lo stato dell’arte, ma si vede che le sensazioni non sono quelle sperate

Sagan
15 settembre 2018 04:01 sterorema
Non ho seguito la tappa... ma il 4 dato a Sagan, non lo capisco...
In una tappa d’alta montagna Peter doveva essere tra i primi ???...

@sterorema
15 settembre 2018 14:52 bertu
Il quattro si riferisce al poker, ottenuto da Marquez e inseguito da Sagan.
Alberto Vico

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il Tas, il Tribunale Arbitrale dello Sport, ha respinto il ricorso presentato da Miguel Ángel López contro l'Unione Ciclistica Internazionale e confermato quindi la squalifica di quattro anni inflitta al corridore colombiano per violazione delle norme antidoping. Il TAS ha...


Dusan Rajovic ha vinto il Wakayama Castle Criterium in Giappone anteprima del Tour de Kumano che domani scatterà con la prima tappa da Inami per concludersi a Taiji domenica 11 maggio. Il serbo della Solution Tech-Vini Fantini, al settimo centro...


Anna van der Breggen torna al successo quattro anni dopo la vittoria al Giro d'Italia del 2021 e lo fa al termine della quarta tappa della Vuelta Espana 2025, sul traguardo di Borja, dove si è presentata in solitaria e festante...


Nella giornata di ieri mercoledì era prevista la prima riunione stagionale sulla pista del Velodromo Enzo Sacchi nel Parco delle Cascine a Firenze. La stessa è stata annullata in segno di lutto e rispetto dopo la tragica morte della motostaffetta...


Richard Carapaz ha un sogno: aggiungere un'altra maglia rosa al suo palmarès. L'olimpionico vincitore della maglia a pois del Tour de France darà l'assalto al Giro d'Italia insieme a una formazione di grande valore, composta da Kasper Asgreen, Georg Steinhauser,...


L'Alpecin Deceuninck intraprende il Giro d'Italia 2025 con un preciso obiettivo: le vittorie di tappa! Gli otto corridori in formazione sono pronti a lottare ogni giorno da Durazzo fino a Roma, tra fughe e volate. Il velocista australiano Kaden Groves...


Un titolo, due volumi, mille pagine e più, le storie beh... quelle non si contano nemmeno: «150 ANNI DI CRONACA DEL CICLISMO BRESCIANO - Da Alfonso Pastori a Sonny Colbrelli» è molto più di un libro. Ed è più di...


Nel ciclismo tutto si muove sempre più in fretta e in piena primavera, ancor prima del Giro d’Italia, arrivano i primi movimenti ufficiali del ciclomercato. Da regolamento non si tratta di trasferimenti - possibili solo dal 1° agosto - ma...


I primi due grandi giri del calendario UCI World Tour, maschile e femminile, sono sui canali e le piattaforme Warner Bros. Discovery a partire dal 108° Giro d’Italia in diretta integrale da venerdì 9 maggio. Corsa Rosa che parte da Durazzo, in...


Con l’arrivo a Castelnovo degli studenti delle Scuole Maestre Pie di Bologna ha preso il via una nuova attività di promozione del territorio collegata al progetto Giro ne’ Monti, in attesa del Giro d’Italia. Si tratta...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024