I VOTI DI STAGI. ELIA INCONTENIBILE, NIZZOLO VA, PETILLI TORNA: A CASA

VUELTA | 04/09/2018 | 19:01
di Pier Augusto Stagi

Elia VIVIANI. 10. Sicuro e straripante: incontenibile. Anche oggi fa una volata perfetta e non è più novità, ma un “leit motiv”: siamo a quota 17 vittorie in stagione, 60 per il “wolfpack” della Quick-Step. Una volata, perché quest’anno grazie al team Elia fa solo una volata, non tre come gli accadeva negli anni scorsi, quando doveva sprintare per prendere posizione, sprintare per tenerla e poi sprintare per cercare il risultato. Quest’anno, come più volte ha spiegato, dispone di un team eccezionale che gli apparecchia la tavola e lo porta lì, pronto per lo sparo. E per gli altri c’è solo il piacere del piazzamento. W l’Italia, W Elia.

Peter SAGAN. 7. Prende la ruota di Elia, e la tiene, nel senso che da lì non si muove.


Giacomo NIZZOLO. 7. Va Giacomino, va. Nel senso che pedala, che sta tornando sui suoi livelli, che ha ripreso la sua posizione e le sue traiettorie, che sono sempre però molto più lunghe e faticose di quelle degli altri, perché si deve inventare e arrangiare, seguendo linee invisibili e mai semplici. Va Giacomino, molto probabilmente via dalla Trek Segafredo. Ha diverse proposte, tutte molto interessanti, tutte molto intriganti. In pole UAE Emirates, Cofidis e Dimension Data: ma quest’ultima sembra la più veloce, la più convinta e la più vicina. Va Giacomino.


Simon YATES. 7. Tappa facile, all’apparenza, perché di tranelli ce ne sono un’infinità. Valverde è un drago, ma anche una volpe: pronta a metterlo nel sacco. Difende il suo secondo di vantaggio, difende la sua maglia rossa. Bravo.

Simone PETILLI. 41. Ancora la faccia, ancora una brutta botta, che gli costa anche qualche dente. Dopo il gravissimo incidente al Giro di Lombardia di un anno fa, quando finì in un burrone e riportò diverse fratture (codillo occipitale, vertebra, clavicola e scapola), oggi ci rimette qualche dente. Andrea Appiani, responsabile della comunicazione della UAE Emirates, fa sapere che sta meglio, e che fatale anche questa volta è stato il numero 41. Al Lombardia Simone è caduto quando al traguardo mancavano 41 km, esattamente come oggi. La fonte è Claudio Ghisalberti della Gazzetta, uno che i numeri li ha.

Jesus EZQUERRA. 7. Il corridore della Burgos-BH se ne va via con Tiago Machado della Katusha alla ricerca di gloria, in una tappa che non si addice neanche molto ad azioni di questo tipo. Sperano che il gruppo lasci spazio, e che lo strappo dell’Alto de Fermoselle a 30 chilometri dal traguardo possa essere il trampolino di lancio per andarsi a giocare una tappa che altrimenti finirebbe in volata. E finisce in volata.

Copyright © TBW
COMMENTI
che li ha
5 settembre 2018 14:58 superpiter
o li dà?

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
È stato un brutto risveglio quello dello staff e degli atleti della Team TotalEnergies impegnati al Tour Poitou - Charentes en Nouvelle Aquitaine. Questa mattina la formazione francese ha di venti biciclette ma, come si legge in una nota postata...


L’estate ha cominciato il suo rush finale, l’autunno si avvicina e con lui le grandi classiche italiane di fine stagione. A Lissone fervono già i preparativi per la Coppa Agostoni - Giro delle Brianze 2025, giunta alla sua 78ª edizione...


A Ferragosto ha ri-esordito nel World Tour, stavolta con una bellissima maglia tricolore indosso: Filippo Conca si è raccontato ai nostri microfoni sia come ciclista che come uomo. La parte più ciclistica e attuale dell'intervista ve la facciamo sentire qui:...


La direzione de la Vuelta ha deciso di adire le vie legali nei confronti dei manifestanti che ieri hanno ostacolato la cronosquadre della Israel Premier Tech. «È stato un atto di violenza. Alcune persone hanno cercato di boicottare la corsa...


La prima vittoria della stagione ha sempre un sapore speciale, soprattutto se arriva dopo tanti mesi di corse, di fatiche, di piazzamenti e inevitabilmente anche di delusioni. La prima vittoria della stagione è sempre da ricordare anche perché ha dipinto...


Quando vinse la Vuelta nel 1964, Raymond Poulidor poteva contare anche su un gregario italiano. Si chiamava (si chiama, è vivo) Gianni Marcarini. Però il suo dorsale numero 25 si vide poco: il quinto giorno Marcarini finì fuori tempo massimo....


La Vuelta degli sconfinamenti torna... all'estero e va in montagna: la sesta tappa della corsa partirà da Olot per raggiungere Pal nel Principato di Andorra dopo 170, 3 km. per seguire il racconto in diretta dell'intera tappa a partire dalle...


Le immagini della Israel-Premier Tech fermata ieri durante la cronometro a squadre hanno fatto il giro del mondo. La squadra non vuole parlare di politica, perché sono atleti e alla Vuelta sono venuti per correre come le altre squadre. A...


Gianni Vermeersch metterà la sua lunga esperienza al servizio della Red Bull BORA – hansgrohe a partire dalla stagione 2026. Il 32enne corridore belga è considerato uno specialista per le dure gare del nord: pietre, salite fiamminghe e tratti sterrati...


La Maremma apre ancora una volta le sue strade bianche agli appassionati del ciclismo gravel con InGravel Morellino, in programma il 13 e 14 settembre a Magliano. Un evento che negli anni è diventato molto più di una semplice manifestazione...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024