REPENTE. COMPTUS 4.0, PERFORMANCE E LEGGEREZZA

COMPONENTISTICA | 24/01/2018 | 09:11
Dal mese di agosto noi di tuttoBICI abbiamo l’opportunità di pedalare sulle nuovissime selle Repente, un vero concentrato di innovazione portato nel ciclismo da un pool di manager, tecnici e designer pronti a riscrivere la storia di questo componente così importante per chi pedala, soprattutto a livello agonistico. La sella Repente è formata da una struttura indipendente composta da binari e scafo chiamata RC_Base e da tre cover capaci di soddisfare diversi stili di seduta. 3.jpegLa base è un capolavoro realizzato in fibra di carbonio unidirezionale T700, lavorato in autoclave per raggiungere una qualità prestazionale elevatissima. Tutto viene gestito in tempi lunghi, tipici dell’alta qualità con ovvi costi di produzione maggiori, ma il risultato che avete sotto gli occhi (e spero sotto al sedere) è arte pura.

Resistenza e affidabilità sono le chiavi di lettura per comprendere al meglio questa struttura, del resto, lo scafo e il telaio realizzato a sezioni differenziate accompagnano la pedalata con tutta la sincerità che serve. Grazie all’esclusivo sistema di sostituibilità RLS, è possibile applicare alla base una delle tre cover disponibili, esattamente come vi abbiamo spiegato nell’articolo di presentazione della cover Alena 4.0. (
qui la nostra review). 

Le cover ospitano sulla loro faccia inferiore tre perni in lega che si inseriscono nei rispettivi tre fori posti sulla RC-Base. Per unire le parti e completare l’installazione, occorre prima applicare tre o-ring sui perni, far combaciare la cover sulla base e fermare i tre perni con gli anelli di tenuta (questi sono chiamati Seeger nel manuale). 9.jpegLa cover Comptus 4.0 ricorda molto la “sorella” Aleena con cui abbiamo iniziato il nostro test ma, differentemente da questa, non adotta un foro di scarico centrale. Detto questo, montando la cover sulla RC_Base si arriva a mala pena a 130 grammi confermando che la leggerezza è nel DNA di Repente.

Il rivestimento della seduta è in solida ma morbida microfibra PU e la leggera e sottile imbottitura viene realizzata in EVA superleggera. Comptus 4.0 è ampia ma si dimostra fin dalle prime pedalate una vera sella racing, senza tanti fronzoli.

Il naso è solido e ben imbottito e sopporta bene anche posizioni da crono mentre la parte posteriore offre una seduta “piena” che distribuisce bene le varie pressioni senza particolari picchi. Non mi è mai sembrato di rilevare punti in cui il contatto fosse più marcato che in altri e questo, a mio parere, è indice di una sagoma e di volumi ben studiati.

Tutto questo si traduce in un comfort elevato per una sella racing che non vi porta a passeggio in città, ma vi scorterà con uno stile unico nelle prossime avventure. Le dimensioni esterne sono di 275x137mm, quindi potrete utilizzarla sia su strada che su mtb.

Durante l’utilizzo non ho mai avvertito alcuno scricchiolio, un segnale importante che avvalora la bontà e l’affidabilità del progetto. Il bello di queste selle sta nella loro originalità e nella possibilità di passare velocemente da una cover all’altra, anche perché penso che sia interessante e salutare variare, anche se di poco, la seduta durante l’arco della stagione.
www.repente.it

 


video :https://www.youtube.com/watch?v=4Ufm9iNJjNY
video :
https://www.youtube.com/watch?v=jvMIdtOOWVw
video :
https://www.youtube.com/watch?v=stkpEfPfHt4

 


★★★★☆ comodità
★★★★★
leggerezza
★★★★☆
prezzo
★★★★☆
scarico delle pressioni
★★★★★
rifiniture
★★★★★
imbottitura
★★★★★
rivestimento

Giorgio Perugini




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