
A distanza di 5 anni Tadej Pogacar torna sulle strade del Delfinato: oltre a cercare la vittoria, il campione del mondo potrà fare un test importante e confrontarsi con Vingegaard ed Evenepoel prima del Tour de France. Lo sloveno torna in gara a più di un mese dal trionfo nella Liegi-Bastogne-Liegi e con alle spalle un inizio di stagione nel quale ha già ottenuto 7 successi importanti.
Pogacar arriva in Francia subito dopo il ritiro in Sierra Nevada (Spagna), dove ha potuto prepararsi con i compagni di squadra che lo affiancheranno al Tour de France. Saranno due i suoi principali rivali sulle strade francesi, ovvero Jonas Vingegaard (Visma | Lease a Bike) e Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step). «Tutte le squadre erano in ritiro in Spagna. Avremmo potuto organizzare una corsa – ha detto scherzando il campione del mondo durante la videoconferenza stampa a Domérat -: io sono qui per vincere, ma senza troppa pressione. Il livello dei corridori è incredibile, è quasi come il Tour de France. Sono qui per vincere, ma non voglio avere stress perché vengo da un allenamento intenso. Penso che ci saranno grandi battaglie nella cronometro e in montagna. E se non andrà come previsto, non devo farmi prendere dal panico. In passato, il Delfinato non è sempre stato un indicatore completamente affidabile di ciò che accadrà al Tour de France».
Pogacar lo scorso anno ha battuto Jonas Vingegaard al Tour, ma sa che quest’anno la corsa sarà più difficile, perché il danese non viene da un infortunio importante come lo scorso anno. «Questo Delfinato mi darà delle indicazioni importanti su cosa devo ancora migliorare. A seconda di come mi sentirò, decideremo se vale la pena fare un altro giorno sulla bici da cronometro o se dobbiamo spingerci un po' di più. Devo ricordarmi che sto uscendo da un lungo blocco di allenamento e devo liberarmi di quel desiderio che mi spinge a voler vincere a tutti i costi. Devo lasciarmi andare, vedere come stanno le mie gambe e cercare di dare il massimo».
Tutti sanno che Pogacar corre per vincere e questo suo modo di andare in bici, lo porta ogni volta a migliorarsi e ad aggiungere nuove vittorie al suo palmares.
«Non ho fatto nulla di folle, ma sono contento di aver seguito un allenamento di altissima qualità. Sono sulla strada giusta. I miei dati sono molto buoni, in particolare quelli di dicembre, febbraio e aprile. Vedremo presto se le mie gambe saranno al loro posto in gara. Non posso paragonare i miei valori attuali a quelli dello scorso, quando ho corso il Giro. Penso che i cambiamenti possano essere utili, volevo provare altre cose, per evitare di cadere nella routine. Durante questa primavera, ho imparato a pedalare meglio in gruppo. Nelle corse a tappe, lo scenario è sempre un po' lo stesso. Trovo le classiche più interessanti e questo mi aiuta anche mentalmente».
Da oggi vedremo Pogacar correre contro Vingegaard e sarà interessante vedere, come i due si studieranno e che tipo di azioni faranno. «Jonas sembra essere in buona forma, penso che sarà ad altissimo livello. Non vedo l'ora di vederlo. Ma non è il mio unico avversario, ce ne sono altri, come Remco Evenepoel. Sarà divertente per la gente che ci guarderà in televisione e ci divertiremo anche noi a correre. Sono molto contento del livello che ho raggiunto».
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