PROFESSIONISTI | 19/01/2018 | 11:23 Lance Armstrong e il Fiandre, la discussione si anima. Il presidente dell’Uci David Lappartient ha espresso il suo parere negativo sulla presenza del texano alla classica dei Muri, ma il responsabile dell’organizzazione Wouter Vandenhaute ribadisce a chiare lettere: «Armstrong sarà il principale oratore dell’evento che organizzeremo venerdì, 48 ore prima della corsa, e ci è sembrato giusto invitarlo con noi per la domenica. Non seguirà la corsa, non comparirà, non avrà alcuna funzione ufficiale, ve lo assicuro. Ma sarà con noi».
E ancora: «Ho parlato con Lance, si è detto stupito del clamore sollevato dal nostro invito, ci ha dato la massima disponibilità per annullare o rivedere il contratto, ma gli ho ribadito che lo aspettiamo e saremo felici di avrelo con noi».
Infine Vandenhaute torna su Lappartient: «Ci siamo sentiti al telefono a metà dicembre, mi sembrava giusto informarlo delle nostre intenzioni. Poi mi ha scritto una mail cortese ma decisa nella quale ricordava che un corridore radiato non può avere un ruolo attivo in una corsa e io gli ho educatamente risposto che Armstrong sarà protagonista di un evento collaterale in programma ben prima della Ronde».
A me che Armstrong sia ospite al Giro delle Fiandre non interessa proprio nulla. Piuttosto il presidente dell\'UCI dovrebbe interessarsi a tutte quelle figure che dirigono e lavorano nelle squadre ciclistiche che hanno un passato non proprio esemplare in materia di doping
appunto
19 gennaio 2018 16:04marchetto
Perfettamente d'accordo con Pop74
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