PATERNOSTER. IL PRIMO VOTO DI LETIZIA

DONNE | 09/01/2018 | 07:15
«Sì, il 4 marzo andrò alle urne. Sperando di aiutare la politica a cambiare e a diventare più vicina ai problemi della gente». Reginetta del ciclismo e volto emergente dello sport, che l’ha appena scelta come miglior giovane fra tutti gli atleti d’Europa, Letizia Paternoster sta scoprendo quanto sia ricca l’agenda dei suoi diciotto anni: non bastassero il passaggio al professionismo della bici e la maturità da ragioniera che affronterà a giugno, c’è anche questa prima partecipazione al voto a sottolinearne un salto nella maggior età non solo anagrafico. Un passo che la campionessa della Val di Non, in Trentino, vive con la convinzione che per migliorare questa Italia si debba sfruttare ogni possibilità: a cominciare dalla possibilità di scegliere chi governa.

Letizia, il 4 marzo l’attendono le sue prime elezioni. E’ pronta?
«Prontissima. E’ un argomento che mi appassiona, mi sono già informata anche di come ci si comporta al seggio».

Il primo voto è…
«Un emozione, perché in fondo è un nuovo inizio: il segnale che si sta diventando grandi».

Non crede che i giovani ormai rifiutino la politica, col conseguente rischio che non vadano alle urne?
«Non faccio parte di quella categoria. A me piace interessarmi di come va il mio Paese: in fondo, è una componente della nostra vita».

Ha fiducia nella politica?
«Domanda complessa: la materia mi interessa, ma non è facile fidarsi delle persone. Diciamo che ho fiducia nella politica, meno nei politici».

Cosa devono fare i politici per riconquistare la fiducia dei giovani?
«Una cosa prima di tutto: risolvere il problema più dolente per la mia generazione, il lavoro. Anche se negli ultimi anni qualcosa mi pare si sia mosso, resta ancora tanto da fare. Come me, ci sono tanti ragazzi che inseguono sogni: sudano per anni sui libri di studio, poi vengono delusi».

C’è un politico che le piacerebbe conoscere?
«Nessuno in particolare».

Chi voterà il 4 marzo?
«Le persone che riterrò in grado di fare qualcosa di concreto per il Paese».

Letizia, cosa si augura che esca dalle prossime elezioni?
«Una politica dei fatti e non delle parole, vicina alle necessità della gente. Rappresentata da persone che abbiano a cuore i problemi reali, magari perché li hanno vissuti: un po’ quello che succede nei comuni più piccoli».

Angelo Costa
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