MAJKA: DA SAN JUAN VERSO IL TOUR

PROFESSIONISTI | 29/12/2017 | 10:32
Gennaio 2011, nel ritiro prestagionale della Saxo Bank un ragazzo aveva meritato l’attenzione di Bjarne Rijs. Alberto Contador una mattina aveva deciso di testare i compagni e solo un giovincello aveva tenuto la sua ruota. Era Rafal Majka.

Dopo alcune stagioni con alti e bassi, nelle quali ha comunque colto vittorie di grande prestigio al Tour e alla Vuelta e ottenuto il bronzo a Rio, a 29 anni il corridore polacco della Bora Hansgrohe arriva al momento della svolta. E comincerà dalla Vuelta a San Juan una stagione decisiva, quella che culminerà per lui con il Tour de France.

«Corse come la Vuelta a San Juan sono perfette per iniziare la stagione, sfuggendo al freddo dell’inverno europeo, A gennaio nella mia Polonia ci sono solo neve e temperature sotto lo zero».

E ancora: «Nel 2017 le cose non sono andate come avrei voluto: una caduta mi ha costretto al ritiro al Tour de France, poi alla Vuelta problemi intestinali mi hanno portato a dire addio ai sogni di far classifica. Alla fine però ho vinto una bella tappa a La Pandera, sono stato secondo al California e al Polonia, quindi… E nel 2018 punterò al podio del Tour de France, credo sia un obiettivo raggiungibile da parte mia. È la corsa più importante dell’anno per me e per la squadra. E poi vorrei fare la Vuelta che, per caratteristiche soprattutto climatiche, mi si adatta meglio rispetto al Giro».

In casa Bora-Hansgrohe sono arrivati rinforzi importanti come Daniel Oss (BMC), Peter Kennaugh (Sky), Davide Formolo (Cannondale) e Felix Grosschartner (CCC). «Ci aiuteranno ad essere ancora più forti e credo che nel team ci siano tutti gli elementi per vivere davvero una grande stagione».
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