GIRO 2018, LE DICHIARAZIONI DEI PROTAGONISTI

PROFESSIONISTI | 29/11/2017 | 19:41
Il Giro piace e non piace? Ecco cosa pensano i corridori e i grandi protagonisti intervenuti alla presentazione ufficiale.

Il vincitore dell'ultimo Giro d'Italia, Tom Dumoulin, ha detto: "L’anno scorso è stato incredibile. Io adoro tutti i tipi di cronometro e mi piace che un grande giro cominci così, sarà la prima opportunità di indossare la Maglia Rosa. Le tappe di montagna sono sempre quelle su cui fare attenzione: lo Zoncolan ma anche la tappa dopo, la tappa 15 è davvero da non sottovalutare. Mi piace questo Giro ma non voglio sbilanciarmi sulla mia partecipazione… va davvero studiato con attenzione. Sono stato il più forte nel 2017, il 2018 è una corsa diversa. Froome è un grande corridore e la sua presenza rende la corsa più dura e interessante".

Il plurivincitore di Grand Tour, Vincenzo Nibali, ha commentato: "Correre in casa è una cosa molto bella perché il pubblico non fa altro che incitarti in ogni modo possibile. Il calore della gente lo rende unico e particolare, difficile da spiegare. Le tappe siciliane sono nelle zone dell’isola che conosco di meno. Non ho mai scalato l’Etna dal versante dell’Osservatorio. Se penso a Michele Scarponi non posso che avere un sorriso. Tutt’ora mi manca. Sarebbe bello stato bello averlo accanto sul Monte Zoncolan. Ho lottato con Contador l’ultima volta che l’ho fatto. Tappa molto dura. Conosco bene Froome, l’ho sfidato alla Vuelta pochi mesi fa. Non solo lui ma tutta la sua squadra, davvero molto forte, saranno duri da battere".

Il campione sardo, Fabio Aru, ha detto: "Le prime salite sono molte importanti perché devi presentarti già con una buona condizione di forma. Perdere secondi o addirittura minuti all’inizio del Giro può poi essere un gap molto difficile da recuperare. Ero con Michele Scarponi fino a pochi giorni prima dell'incidente, continuo a riguardare i video e le foto: mi manca davvero. Froome sarà un campione in più da battere, io non so se ci sarò ma la sua presenza renderà il Giro ancora più speciale".

Il campione spagnolo, Alberto Contador, ha commentato: "Sono stato in Israele ed ho visto i percorsi. La prima crono sarà molto tecnica, se piovesse potrebbero esserci grande differenze. Michele Scarponi era un amico, pensare a lui mi fa sempre sorridere. Anche se era a pezzi continuava a fare battute".

David Lappartient, presidente dell'Unione Ciclistica Internazionale, ha detto: "Facendo seguito all'edizione storica dello scorso, una fantastica centesima volta, la corsa a tappe italiana torner`a nel 2018 con nuove tre settimane di gara come sempre molto dure e combattute. Il Giro è una delle corse più importanti nel calendario WorldTour dell'UCI e vorrei cogliere l'occasione per congratularmi con RCS per l'eccellente livello organizzativo che si rinnova di anno in anno. Con strade così belle è spettacolo annunciato, il Giro d’Italia rappresenterà ancora una volta il miglior inizio possibile ai tre grandi giri del 2018, non vedo l'ora di godermi questa centounesima edizione".

Luca Lotti, Ministro Italiano per lo Sport, ha commentato: "Il Giro d’Italia non è solo un grande evento sportivo; è un vero pezzo della storia del nostro Paese. Contiene l’energia positiva di una competizione agonistica internazionale e l’emozione di un appuntamento che ricorda il passato, ma che guarda al futuro. Da toscano, sono orgoglioso che questa edizione del Giro nasca nel ricordo di Gino Bartali, uno straordinario campione, passato alla storia anche come uomo di virtù eroiche, un vero esempio da tramandare alle giovani generazioni. E poi mi piace pensare al ciclismo come la perfetta metafora della vita. Perché, quando la strada diventa in salita e la fatica si fa sentire sotto i pedali è lì che dobbiamo stringere i denti e andare avanti. Promuovere il Giro vuol dire promuovere l’Italia e il suo meraviglioso territorio".

Urbano Cairo, Presidente ed Amministratore Delegato di RCS MediaGroup, ha dichiarato: "L’edizione 101 del Giro d’Italia, la prima della nuova epoca, sarà un edizione già da tutti definita storica. Per la prima volta un Grande Giro partirà fuori dall’Europa legando due città dal grande valore morale e culturale come Gerusalemme e Roma. Ancora una volta il Giro d’Italia sarà l’evento più importante che aprirà l’estate del grande sport e saprà unire la passione e le emozioni di tutti gli spettatori, italiani in primis".

Il Direttore Generale della Rai, Mario Orfeo, ha detto: "Il Giro d’Italia è insieme al Tour de France l’ultima grande manifestazione popolare di sport al mondo, dove il livello altissimo della corsa si mescola con la passione della gente e con il territorio, che ne costituisce elemento essenziale. Per questo, come Rai, siamo orgogliosi di essere, da sempre, il punto di riferimento televisivo per il racconto del Giro: lo faremo anche quest’anno, raccontando la sfida per la Maglia Rosa, ma anche i protagonisti, le storie, le vittorie e le sconfitte, i luoghi della corsa, da Gerusalemme a Roma, partenza e arrivo dell’edizione 2018, due luoghi che assumono una straordinaria valenza simbolica".

Il Sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha sottolineato come: "Vedere i corridori del Giro d’Italia sfrecciare tra le strade di Roma con lo sfondo del Colosseo, dei Fori Imperiali e di tutte le bellezze della “città eterna” sarà uno spettacolo unico e motivo di orgoglio. Dopo un tracciato così impegnativo, proveremo a alleviare le fatiche degli atleti con le bellezze della città. Il Giro d’Italia rappresenta un evento importante e parte della nostra storia. Lo sport ci unisce e crea ponti tra culture e città, anche fuori dai confini italiani: Roma tirerà la volata insieme a tutto il Giro".

Il Direttore Generale di RCS Sport, Paolo Bellino, ha dichiarato: "Per la prima volta per un grande giro partirà fuori dall’Europa e per noi questo è motivo di orgoglio. L’internazionalizzazione mediatica e la ricerca di nuove frontiere per le nostre manifestazioni, e in particolare per la Corsa Rosa, sono obiettivi che ci stimolano e che ci devono far guardare anche oltre i confini italiani senza mai dimenticare la nostra storia e la nostra nazione. Il Giro deve diventare ogni giorno di più una vetrina che racconta e promuove il Paese Italia nel Mondo. Quelli che andremo a toccare durante la manifestazione sono luoghi unici che sono certo verranno molto apprezzati dagli spettatori dei 194 Paesi che trasmetteranno il Giro in diretta nei 5 continenti".

Il Direttore del Giro d'Italia, Mauro Vegni, ha sottolineato come: "Ogni anno il Giro vuole narrare luoghi e storie di grande interesse. I territori attraverso i quali passeranno le tappe di questa edizione mostreranno al mondo tradizione, cultura e scenari meravigliosi. Sarà un Giro particolarmente avvincente, con frazioni spettacolari, otto arrivi in salita e tante tappe insidiose. La Grande Partenza da Israele – per la prima volta fuori dal vecchio continente –, l’arrivo a Roma davanti al Colosseo e tutto il percorso saranno anche un grande veicolo di promozione non solo sportiva. Nel 2018 avremo al via grandissimi campioni a cominciare da Froome, che tenterà di entrare nella storia del ciclismo vincendo l’unico Grande Giro che gli manca".


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COMMENTI
29 novembre 2017 20:12 Line
Guardandola da casa, a mio parere, è stata una presentazione noiosa !!

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