«Questo
riconoscimento mi lusinga molto – commenta il patron di Amore & Vita –
Prodir, Ivano Fanini – se penso ai miei personali 50 anni di storia ciclistica
con squadre di tutte le categorie ed ai 33 anni consecutivi passati in ambito
professionistico, contornati da più di 7000 vittorie tra cui spiccano 12
Mondiali, 69 titoli nazionali, tappe al Giro d’Italia e Vuelta, mi viene un po’
di malinconia, soprattutto perché la storia dei teams Fanini parte già da prima
che venissi al mondo. Dal 1948 con mio padre Lorenzo che è stato l’iniziatore
ed il fondatore di tutto. Un maestro dal quale io ed i miei fratelli abbiamo
imparato tutto ed è grazie ai suoi insegnamenti che ancora oggi dopo oltre mezzo
secolo siamo ancora tutti qua, ognuno con le sue attività ma tutti sempre e
comunque legati a questo sport meraviglioso (chi in ambito maschile e chi in
quello femminile)».
ONORE. «Per me ricevere questo premio, in occasione di un evento
così prestigioso come ‘Coraggio e Avanti, giunto alla 14° edizione e dove
nell’occasione sono stati premiati tanti futuri campioni ed ex campioni ma
anche personaggi come Paolo Slongo (D.S. e preparatore di Vincenzo Nibali), è davvero un grandissimo onore. Poi, riceverlo
qui a Firenze, presso il Centro Spirituale della Federciclismo, S. Lucia alla
Castellina, dove una volta era di casa una delle formazioni più storiche in
assoluto come la Filotex ed ora è sede del museo di questa squadra eccezionale
appunto, rende tutto ancora più speciale. Quando correvo da ragazzino ed avevo
13 o 14 anni il mio idolo sportivo era Franco Bitossi, mentre il mio idolo
personale era proprio il suo patron Edo Gelli».
ISPIRAZIONE. «Gelli è stato indubbiamente la
mia principale fonte di ispirazione a livello professionale. Tant’è vero che il
mio carissimo amico Piero Pieroni (anch’egli premiato con il Premio Fedeltà
alla Filotex), che all’epoca faceva il massaggiatore proprio alla Filotex,
contribuì a farmi appassionare così tanto al professionismo che dopo qualche
anno decisi di fondare la mia prima squadra professionistica con proprio
Pieroni alla direzione tecnica insieme a Gino Bartali. Pertanto, essere qui a
ricevere il premio proprio dalle mani dei figli del mitico patron Edo Gelli, ovvero
Giacinto (principale organizzatore del premio) e Padre Agostino, insieme agli
altri padri Carmelitani, mi riempie di gioia e soddisfazione».
NENCINI. «Inoltre, a festeggiarmi c’erano anche la vedova del grandissimo campione Gastone Nencini e sua figlia (tra l’altro gli due figli Saul e Lapo hanno corso con le mie squadre nella categoria dilettanti) e tutto ciò rende ancor più speciale questo momento che per me rimarrà indimenticabile. Adesso non mi resta che augurare a mio figlio di continuare su questa strada e ottenere le gioie immense che negli anni ho avuto io. La strada per adesso è quella giusta, visto nel 2017, siamo riusciti a vincere due prove della Coppa Italia (e siamo stati gli unici quest’anno ad aver vinto in Italia tra tutte le Continentale Professional italiane) e ora, con i nuovi sponsor Prodir e Premec, contiamo di migliorarci tantissimo, crescere sempre più forti e tornare molto presto al Giro d’Italia».