FINGERS CROSS. In 120 in gara con Marco Aurelio Fontana

FUORISTRADA | 19/11/2017 | 17:17
Oltre 120 sorrisi hanno illuminato la prima edizione della Finger Cross, la gara gravel organizzata da Marco Aurelio Fontana. Il Prorider della Bianchi Countervail ha primeggiato tra gli uomini, davanti allo specialista delle fixed Emanuele Poli (Supernova Factory ASD) e all'endurista Nicola Casadei (CMC Cycling Experience) mentre tra le donne Francesca Saccu (Merida Italia Team) ha avuto la meglio su Marta Pastore (PB Carbobike O'clock) e Ania Bocchini (Supernova Factory ASD). Sul duro tracciato disegnato da Fontana in tanti hanno "tribolato" divertendosi tra rampe in salita, discese tecniche e la suggestiva ma ripida scalinata che portava alla Pieve di Vernasca (PC). 
Il Prorider ha voluto premiare i più stilosi in gara: tra parrucche colorate, bici vintage e i costumi più svariati l'hanno spuntata il rocker Mattia Setti (Team Giant-Liv) e la castorina Ania Bocchini, che meglio hanno rappresentato lo spirito della manifestazione, racchiuso nel seguente regolamento:

1. Vince il primo che arriva ma se non ha stile non vince davvero;

2. Siete tutti i benvenuti a parte Gioele Bertolini che colgo l'occasione per salutare;

3. Vale tutto il tassello ma sono graditi i drop da strada;

4. Bisogna essere corretti in gara con tutti i partecipanti esclusi amici e soprattutto parenti;

5. In salita marcia bassa sempre a lassa;

6. In discesa tutti i santi aiutan;

7. Per cortesia evitate di fare riscaldamento sui rulli, il rumore provoca tensione inutile;

8. Quello che succede nei melesi rimane nei melesi. Ancora oggi ci sono parafanghi di pajero e simili;

9. La falsa autocertificazione per la griglia di partenza può essere perseguibile penalmente (ndr, le griglie di partenza erano prestabilite dai partecipanti in base al numero di giorni di allenamento settimanale: 1/7, 2/7, 3/7 etc);

10. Foot out, flat out.

Alla fine un bicchiere di hot bull, pozione a base di Red Bull e altri ingredienti segreti, per tutti più un tipico pasto piacentino a base di salumi locali, tortelli e pisarei e fasò. Una domenica tra bici e amici, con il sorriso sulle labbra. Assolutamente da riproporre.

da Vernasca, Giulia De Maio
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