PROFESSIONISTI | 05/10/2017 | 08:45 Un appello per tornare a un ciclismo più genuino, più coinvolgente per appassionati, spettatori ma pure per i corridori stessi. Lo ha ribadito Alberto Contador in una lunga intervista al quotidiano spagnolo Marca, a poco meno di un mese dal suo ritiro al termine della Vuelta.
Che
il madrileño negli ultimi anni avesse sposato con decisione le tesi
riformiste non è una novità, ma la sua presa di posizione oggi, libero
dai vincoli di chi ancora deve pedalare in gruppo, acquisisce una nuova
forza, e infonde un po' di speranza. Il primo obiettivo di Contador sono i misuratori di potenza,
aggeggi ormai irrinunciabili sulle bici di qualsiasi professionista (e,
ahinoi, sempre più comuni anche tra gli amatori) che, a detta dei
critici, trasformano le corse ciclistiche in una sorta di videogioco. Contador spinge perchè vengano vietati almeno in corsa,
lasciando la libertà di utilizzarli in allenamento per monitorare i
dati di ogni atleta. A suo dire, i misuratori di potenza sono ancora più
limitanti delle radioline, per le quali il madrileño non ha parole
critiche.
«Se lungo una salita sai di non potere superare i
400 watt, e in testa al gruppo c'è la Sky che sta spingendo a 400 watt,
non oserai mai attaccare per il rischio di impiantarti dopo due
chilometri. Ma se non hai i numeri sott'occhio, ascoltare le tue
sensazioni può spingerti all'attacco. I corridori si bloccano psicologicamente quando leggono i numeri, specie lungo le salite al 6% o 7%».
Il dito è puntato verso la Sky, ma non solo. Contador auspica infatti anche una difficile introduzione di un tetto salariale per le formazioni World Tour, allo scopo di evitare che pochissimi squadroni diventino padroni assoluti in corsa: «Se
una formazione può permettersi di spendere il quadruplo di altre, potrà
ingaggiare molti corridori che altrove sarebbero capitani. Con squadre
di questo tipo le corse finiscono per diventare bloccate. Il tetto può
anche essere alto, ma non stratosferico: un capitano può percepire un
salario elevato, e poi la squadra costruirà la formazione intorno a lui».
Sebbene
ufficialmente ritirato, Alberto Contador disputerà ancora la Japan Cup
di domenica 22 ottobre e la China Criterium, prima di dedicarsi
totalmente alla Fundación Contador e al formazione under 23 che dirigerà
la prossima stagione. Per il momento comunque non ha smesso di
pedalare: «Non si può passare da 200 chilometri al giorno a una vita
sedentaria di colpo. Non fa nemmeno bene alla salute. L'ideale è
continuare a uscire 3-4 volte alla settimana, e continuerò a farlo anche
per mantenermi in forma». Quello che emerge da queste parole, però, è un Contador fortemente politico.
Chissà che il suo futuro non sia lontano dalle ammiraglie e più vicino
alle scrivanie. Per il ciclismo potrebbe essere una lieta sorpresa.
Due proposte piene di buon senso, fatte da uno che ha sperimentato alcune dinamiche di corsa sulla propria pelle. L'unico possibile "contro" potrebbe essere, con il tetto salariale, una eccessiva apertura della forbice tra capitani e seconde o terze linee a favore dei primi. Però sono due ottime proposte che vanno entrambe nella direzione di riportare un po' di spettacolo nelle grandi corse a tappe.
Bello parlare dopo
5 ottobre 2017 15:37maicol
Avrei voluto vedere se invece di 4/5 milioni all anno gli avessero dato 1 mil. Cosi si sulla carta si avrebbero stipendi dichiarati minori e piu contratti di immagine o soldi in nero non cambierebbe nulla..se una squadra ha i soldi giusto li spenda come meglio creda
Anche noi lo vorremmo...
5 ottobre 2017 15:39mdesanctis
... il ciclismo più genuino. 100% daccordo!
Per questo vorremmo vederti ancora in sella almeno fino al prossimo Giro d'Italia. Ma il tuo finale alla Vuelta è stato troppo perfetto (vittoria aull'Angliru) per essere rimesso in discussione.
Grazie di tutte le emozioni che ci hai fatto vivere, Campione!
mdesanctis
futuro manager.... anche no
5 ottobre 2017 16:58limatore
Stimavo Alberto, ma francamente tutte queste sue affermazioni mi fanno ridere. Fino a che aveva sponsorizzazioni da ditte che realizzano misuratori di potenza "ZITTO" fino a che ha spremuto i manager dei team "ZITTO" e adesso? ciclismo genuino..... Ha decisamento perso l'occasione di stare zitto. IPOCRITA
C'è chi indica la Luna...
5 ottobre 2017 17:29mdesanctis
... e chi riesce solo a vedere il dito.
Maicol e Limatore per me avete perso voi un'ottima occasione di stare zitti.
Ma chi ha parlato di ridurre dell'80% i compensi dei campioni? Te lo sei sognato tu.
Ma chi ha detto di non utilizzare mai più i misuratori di potenza? Solo in gara.
100% con Alberto!
mdesanctis
xmdesantis
5 ottobre 2017 19:05limatore
allora te la dico tutta. Stanno parlando di inserire un profilo della prestazione dell'atleta, parallelo al passaporto biologico quindi il misuratore in gara serve per controllo. Avendo il file posso anche vedere chi utilizza pedalata assistita, e considerato che qualche sospetto lo ha "sfiorato", mi sembra fuori luogo per lui parlare. Poi tu prendila come vuoi. resto della stessa idea.
Mdesanctis
5 ottobre 2017 19:24maicol
Ah ok allora spiegami cosa intendi tu per tetto salariale.. ripeto chi ha soldi li spenda come meglio creda
Unico
5 ottobre 2017 20:22Berna71
Io sto con Contador in ogni caso x me proposte sensate e basta ad averne oggi in gruppo di corridori cosi%u2019 e con sale in zucca fuori altro che tanti molti scaldamozzi che gareggiano solo perche%u2019 pagano e zero talento o presunti campioni che poi trivano scuse ridicole x giustificare i risultati negativi senza mai fare un attacco o provare qualkosa come lui il pistolero che bene o male ha fatto solo del bene al ciclismo dando spettacolo magari vincendo magri perdendo e mi ripeto come gia%u2019 scritto una grande grande persona x averlo conosciuto nel periodo luganese sopratutto al di fuori della bici...tanti divrebbero imparare in Italia e fuori quindi i risultati parlano x noi e lo stato pietoso del nostro movimento in stato comatoso... W il pistolero oggi e sempre Grande Grande
5 ottobre 2017 22:43simo
Sulla pedalata assistita niente? ...
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