L'ORA DEL PASTO. GIORGIO CHE PEDALA

STORIA | 25/07/2017 | 07:40
“Ciao, Marco. Allora, andiamo?”.
Andiamo. Lui è Giorgio Di Centa, è due ori (a Torino 2006) e un argento (a Salt Lake City 2002) olimpici, è un argento (nel 2005) e tre bronzi (nel 1997, 1999 e 2009) mondiali, è sei vittorie nella Coppa del mondo e 25 titoli italiani. Nello sci di fondo. Ma adesso è in bicicletta. E così andiamo.

Andiamo e, finché la strada lo permette, chiacchieriamo, e quando la strada non lo permette più, lui racconta e io ascolto. Terzo di tre, il primo, Andrea, sci di fondo e corsa in montagna, poi tradito da un incidente, da un infortunio, da una impossibilità a continuare a gareggiare e dal bisogno di cominciare a insegnare, e la seconda, Manuela, sci di fondo e anche politica, di cui molto si sa già. E lui, Giorgio, che inizia a fare sport per sconfiggere l’asma. E la prima squadra che si chiama Associazione sportiva Aldo Moro, non lo statista democristiano, ma uno sportivo locale.

Qui da Tolmezzo a Paularo, su al Cason di Lanza, giù a Pontebba. Carnia. Qui si cammina e si pedala, si scia quando c’è neve e altrimenti si fa skiroll sull’asfalto. Qui si fa fiato facendosi venire il fiatone, qui ci si riempie di solitudine e di silenzio, qui il mondo è talmente puro e naturale da sentirsi fuori dal mondo. Qui tutti parlano la lingua friulana, qui tutti conoscono Giorgio, qui tutti si sorridono, anche se sono sorrisi montanari.

Giorgio che tutti i soldi guadagnati sprintando inseguendo o staffettando li ha investiti in una nuova casa, cui si dedica, quando può, anche di bassa manovalanza. Giorgio che ha moglie, tre figlie e un figlio, più o meno talentuosi, lo sport non per primeggiare, ma per rivelarsi, per scoprirsi, per esplorare, per non perdersi. Giorgio che faceva il boscaiolo. Giorgio che ha smesso di gareggiare soltanto un anno fa, a quarantaquattro anni. Giorgio che ha il mal di schiena. Giorgio che lavora per il gruppo sportivo dei Carabinieri, delegato ai materiali da competizione. Giorgio che non ha più il tempo di sciare, semmai di correre e pedalare, tremila chilometri in bici un anno fa, cinquemila l’obiettivo di quest’anno.

Qui tira aria di Austria e, se il vento gira, tira anche aria di Slovenia. Qui c’è la strada degli Unni e la grotta di Attila. Qui a Pontebba –- siamo qui per “Back”, un breve documentario sul Friuli per RaiSport - le strade si dividono: Di Centa va sull’altopiano di Montasio, io torno a Udine passando per la Sella di Cereschiatis. Lui, fresco come una rosa, e io, fritto come un frico. Lui, commendatore e grande ufficiale per meriti sportivi, e io, privilegiato dal giornalismo. Lui, che anche in bicicletta scivola via, e io, che in bicicletta remo e pagaio.

Marco Pastonesi
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il tema del potere economico dei team e della sostenibilità del sistema ciclismo è sempre un tema molto dibattuto: ne ha scritto il direttore Stagi nel suo editoriale pubblicato su tuttoBICI di ottobre, e sulle pagine di tuttobiciweb avete potuto...


Al Giro d’Italia le sale-stampa – primi anni Duemila – erano scuole elementari e medie, municipi e misericordie, palazzetti dello sport evacuati dalle abituali attività e trasformati in accampamenti per giornalisti e bivacchi per fotografi, attrezzati con stampanti e fotocopie,...


I tre anni nell’incubatore della VF Bardiani hanno dato i loro frutti. Matteo Scalco ha ventun anni e un bel bagaglio di esperienza in corse di spessore, ora è il momento di spiccare il volo. Passato direttamente dagli juniores a...


Umido o asciutto? Eccoli qui, i due estremi che vi fanno tremare quando pianificate la vostra uscita quotidiana e non sapete come vestirvi. Castelli nel giro di poche settimane ha presentato due giacche che hanno tutto quello che serve per rivoluzionare il...


Dopo il notiziario di Paolo Broggi, non perdetevi il quarto d'ora di chiacchierata tra il nostro Federico Guido e il campione italiano Filippo Conca: metà intervista sul momento vissuto dal lariano della Jayco AlUla, la seconda metà sull'evoluzione del ciclismo...


Il 2025 di Alessandro Romele non è andato come il corridore dela XDS Astana sperava. Non per colpa sua ma per quella maledetta caduta durante il campionato italiano su strada a Gorizia in Friuli in cui Romele riportò escoriazioni e...


Dopo 10 anni il Giro d’Italia ritorna a Cassano d’Adda (Milano). Lo anticipa Alessandro Brambilla su Tuttosport in edicola oggi: nell’edizione 2026 del Giro la tappa del 27 maggio partirà da Cassano d’Adda. Il castello di Cassano farà da sfondo ai...


Il nuovo Codice della Strada interviene sull’utilizzo delle piste ciclabili, ma lo fa in modo discutibile, introducendo nuove regole che finiscono, paradossalmente, per peggiorare la tutela dei ciclisti. La “riga bianca” che dovrebbe proteggerli non è più un confine sicuro:...


Circa un mese fa in terra africana assistevamo ad una delle più grandi sorprese del ciclismo femminile degli ultimi anni. La canadese Magdeleine Vallieres vinceva il titolo mondiale in linea da totale outsider battendo non solo le atlete favorite, ma...


Il mondo del ciclismo bergamasco è in lutto per la scomparsa, avvenuta nei giorni scorsi, di Fausto Carrara. Primogenito di Gianni e Tonina Carrara, Fausto aveva ereditato dal padre la grande passione per il ciclismo, impegnandosi dapprima nella S.C.Leffe e, soprattutto,...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024