L'ORA DEL PASTO. MICHELE, UNO COSÌ

PROFESSIONISTI | 23/04/2017 | 09:34
Quella faccia un po’ così che non sapevi mai se dicesse per finta o sul serio. Diceva sul serio. Quando gli chiedevo se non avesse fatto il corridore: “Che disastro. Mi sarebbe toccato lavorare”. Quando gli chiedevo dove trovasse tanta carica: “C’è una molla, in me, che scatta sempre. E’ quella del buon umore, dell’energia, della vita”. Quando gli chiedevo se prevalesse testa o cuore, ragione o istinto: “E che ne so. Sono duemila anni che i filosofi se lo domandano e non trovano una risposta”. Quando gli chiedevo se l’altitudine facesse bene: “Bene per me, almeno nel dormire, nel pedalare vedremo. E benissimo per la squadra, adesso siamo così uniti che ci vorrebbe una bici a nove posti”. Quando gli chiedevo se la simpatia fosse un bene o un male: “Nelle foto mi penalizza: vengo sempre con una faccia da clown. Nel ciclismo, dipende. Nel villaggio di partenza è un vantaggio, perciò uno svantaggio perché noi corridori facciamo il voto di castità. In gruppo vado d’accordo con tutti. In corsa - se possono - mi limano e mi buttano fuori”. Michele Scarponi è stato buttato fuori da un furgone. E non era in corsa.

Filottrano
, provincia di Ancona, altitudine 270 metri, distanza dal mare 20 chilometri, è frequentata da cornacchie e merli, da gazze ladre e passeri d’Italia. L’aquila se la sono dovuta inventare. Una sera, fra amici, equamente divisi fra birrette chiare e calici di rosso. In un giorno di confidenze, quella faccia un po’ così, si descrisse: “Un’aquila cresciuta, responsabile, pronta. Sempre rapace. E speriamo, un giorno, anche reale”. Reale era la sua battuta: a un ragazzino, al Giro di Sardegna, che gli domandò “mi regali la bici?”, rispose, fulmineo, “regalartela non posso, rubala!”.

Intervistarlo, era un piacere ineguagliabile. Stava al gioco. Così.
Scarponi, se lei fosse un artista?

“Sarei un musicista, di quelli che prima di suonare parlano, spiegano, raccontano, traducono le note in parole. Un Vasco Rossi. Anche perché tutti e due andiamo al massimo”.

Se lei fosse uno scrittore?
“Veramente prima dovrei cominciare ancora a leggere”.

Se lei fosse un artigiano?
“Sarei finito. A casa fa tutto mia moglie, anche sostituire una lampadina. Io non so fare nulla. A parte il pedalare, neanche con la bici. Se salta la catena, devo chiamare un meccanico”.

Se lei fosse un’auto?
“Vorrei essere un’Aston Martin. Anzi, Martin Aston. Martin di nome e Aston di cognome”.

Se lei fosse una salita?
“La cima Scarponi si chiama Castelletta, è dalle parti di casa mia, ed è lì che mi testo. Ma è poco nobile”.

Se lei fosse una discesa?
“Quella del Poggio. Asciutta, però”.

Se lei fosse una curva?
“Ma sa che cosa vuole dire "curva", o qualcosa del genere, in polacco? Comunque vorrei essere una curva verso destra, perché quelle verso sinistra non le ho ancora perfezionate”.

Se lei fosse un paracarro?
“Ma se in gruppo ce ne sono già tanti. Scherzo. Vorrei essere un paracarro dopo il bosco da Trafoi verso lo Stelvio. Paracarro con vista. E aria buona”.

Se lei fosse una corsa?
“Il Giro d’Italia”.

Se lei fosse un altro sport?
“Il tennis”.

E se lei fosse il tennis?
“John McEnroe. Anche se lui è mancino di braccio e io solo di piede”.

Se lei fosse il calcio?
“Youri Djorkaeff”.

Se lei fosse uno sport invernale?
“Dunque: discesa no, perché io sono forte in salita; fondo neanche, perché è come il ciclismo ma senza bici, troppo faticoso; il salto dal trampolino neppure, perché sotto non c’è mica una piscina piena d’acqua. Direi il curling. Perché poi lì - si può dire? - si scopa parecchio”.

Se lei fosse Coppi?
“Vincerei”.

Se lei fosse Bartali?
“Spererei che non ci fosse Coppi”.

Se lei fosse Petacchi?
“Sarei felice, perché avrei già vinto tantissimo”.

Se lei fosse Marzano e Niemiec?
“Vorrei essere molto in forma, perché ci sarebbe sempre molto da tirare”.

Se lei fosse Contador?

“La vita sarebbe più facile”.

Se lei fosse Nibali?
“Ma devo rispondere a tutte le domande?”.

Se lei fosse Napolitano?
“Il corridore?”.

No, il presidente della Repubblica.
“M’incollerei davanti alla tv a guardare il Giro d’Italia”.

Se lei fosse sua moglie?
“Sarei felice, ovviamente”.

Se lei fosse una scarpa?
“Ma io sono nato scarpa. Crescendo, neanche poi tanto, sono diventato Scarponi”.

E se lei fosse Dio?
“Avrei già vinto questo Giro. Ma non vorrei esserlo: Dio ha troppi problemi. Pensi che si deve occupare di tutti, soprattutto dei poveri diavoli”.

Marco Pastonesi
Copyright © TBW
COMMENTI
E se lei fosse Alfredo Martini?
23 aprile 2017 14:24 canepari
"Avrei pianto per la perdita di un mio figliolo...".

Coraggio!!
24 aprile 2017 10:32 magico47
Vai Michele,le persone insignificanti vengono dimenticate,tu pedalerai sempre con noi e per noi!!

Grande Amico, un saluto,un abbraccio e una preghiera per Te!

==========================================================

Loriano Gragnoli
----------------

tutto insieme
24 aprile 2017 13:28 palo
Caro Michele
che mi fa piangere
e ridere
tutto insieme

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
SLR: bastano tre lettere per tracciare i confini di un vero mito,  una delle selle più iconiche degli ultimi 25 anni cambia oggi pelle per continuare quello che è stata in questi anni, ovvero un vero punto di riferimento per...


Con 10 successi al suo attivo la Lidl Trek è la squadra che ha ottenuto il maggior numero di titoli ai campionati nazionali. La formazione di Luca Guercilena ha infatti conquistato due titoli in Repubblica Ceca con Mathias Vacek (strada...


Il clima negli ultimi anni sta cambiando e le temperature si fanno sempre più alte e difficili da sopportare. Però, noi vediamo che al Tour de France, dove si corre con il termometro a cifre rosse, i corridori riescono lo...


E’ un Tour che torna all’antico. Intanto perché riparte dalla Francia: dopo tre edizioni iniziate fuori dai confini (Danimarca, Paesi Baschi e Italia), comincerà da Lille. Poi perché si accenderà da metà in poi, come succedeva una volta: nelle prime...


Pinarello presenta con orgoglio la prima di una nuova serie di bici uniche ed esclusive, la DOGMA F Luxter Green 1K. La serie “One Of A Kind “ (1K) sarà implementata con un modello nuovo ogni anno sempre in un numero limitato...


La conferenza stampa della UAE Emirates è stata la più attesa, con Tadej Pogacar che in maglia arcobaleno sarà il favorito numero uno per la vittoria finale. Lo sloveno inizia il Tour con fiducia e serenità ed è soddisfatto della...


Ursus si prepara a fare il suo ritorno sulle strade dell’evento più importante del ciclismo mondiale. Sabato 5 Luglio, l’azienda italiana sarà infatti al via dell’edizione 112 del Tour de France assieme al Team Picnic-PostNL. per leggere l'intero articolo vai su tuttobicitech.it...


La nuova collezione Bianchi Milano unisce eleganza e innovazione. Il kit Race ne è la massima espressione: un completo pensato per chi affronta ogni uscita con spirito competitivo, senza mai rinunciare al comfort e al design. per proseguire la lettura vai su...


Con il Giro del Medio Brenta riprende il cammino agonistico del team Gallina Lucchini Ecotek Colosio. Dopo aver festeggiato la prima vittoria con Michael Belleri nella cronoscalata di Sarnano, che ha portato morale e nuovi stimoli, la formazione bresciana domenica...


Archiviati i Campionati Italiani cronometro e strada professionisti con un grande successo di pubblico e di consensi, nel prossimo weekend la rassegna tricolore sulle terre del Friuli-Venezia-Giulia vivrà un ultimo ed esaltante capitolo. Con la regia organizzativa di Libertas Ceresetto con il supporto...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024