LA PRIMA VOLTA DI TONIATTI

DILETTANTI | 31/03/2017 | 07:13
C’è sempre una prima volta. E così capita che arrivi a 24 anni e mezzo, sedicesima stagione che affronti in bicicletta e vinci la prima gara che affronti.
«Non mi era mai capitato e devo dire che non me lo aspettavo nemmeno stavolta. Sapevo di aver lavorato bene in inverno, ma di vincere subito non ci pensavo proprio».

Chi parla è Andrea Toniatti
, trentino di Mori, classe 1992, per il secondo anno in forza al Team Colpack. Domenica 19 febbraio è arrivato in Croazia per partecipare al Gran Premio Laguna, la corsa che apre il calendario agonistico di quel Paese, al via della quale si schie­ra tradizionalmente un bel numero di formazioni Continental e di gente agguerrita.
«C’è stata battaglia sin dall’inizio, ma la fuga non è riuscita a partire - racconta Andrea -, quindi attorno al km 100, dopo aver affrontato la salita principale del percorso, ci siamo ritrovati davanti in una ventina, abbiamo cominciato a “girare” e siamo arrivati a giocarcela. Mi è andata bene ed è arrivata la vittoria alla prima corsa. Evidentemente l’aria della Croazia porta bene a noi della Colpack, visto che l’anno scorso a vincre era stato Filippo Ganna a conquistare il successo».

Un passo indietro: quando hai cominciato a correre?
«Da G1, avevo sette anni. A contagiarmi è stata la passione di papà Mauro che ha sempre amato la bicicletta ma che, visto che in famiglia erano sette fratelli, non ha avuto la possibilità di correre. Il ciclismo mi ha appassionato subito, per tanti anni è stato puro divertimento, poi quando sono passato Under ho cominciato a fare le cose con maggiore professionalità».

Inevitabile la domanda: cosa ci fa Toniatti ancora tra i dilettanti? Quando sei passato ci si attendeva una parabola diversa.
«Se lo aspettavano in parecchi e una risposta univoca non c’è: ho avuto dei guai fisici, la mononucleosi e qualche caduta, probabilmente la mia testa mi ha un po’ frenato e quindi eccomi ancora qui».

Essere Élite in Italia è tutt’altro che facile.
«Confermo, è un’anomalia che c’è solo nel nostro Paese. Qui appena superi la categoria Under ti considerano vecchio, anche se con la stessa età tra i professionisti ti etichetterebbero come giovane che deve crescere. Per fortuna il Team Colpack ha deciso di darmi fiducia, mi trovo come in famiglia, posso lavorare senza pressione e inseguire gli obiettivi che ci siamo fissati».

Ce li puoi illustrare?
«Partire forte e il primo passo è andato bene. Il nostro team manager Antonio Bevilacqua ha voluto scommettere con me che riuscirò a centrare cinque vittorie entro maggio. Lui crede molto in me, nella possibilità che ci sia un futuro nel professionismo e quindi stiamo lavorando con impegno in questa che è la stagione decisiva».

Della serie “o la va o la spacca”?
«Sì. Se non passo quest’anno, smetto. Continuare, per come sono le cose in Italia, a mio modo di vedere non avrebbe senso».

Certo che in casa Colpack hai una forte concorrenza...
«È vero, siamo tanti e siamo forti al punto che certe volte sono più pericolosi i compagni di squadra degli avversari... A parte gli scherzi, l’armionia che regna nel nostro gruppo è perfetta, l’ambiente è ideale per lavorare».

Che corridore è Toniatti?
«Bella domanda... Direi completo perché mi difendo in volata, in salita riesco a tenere, sui percorsi misti trovo il mio terreno ideale».

Sei in sella da tanti anni, quali campioni ti hanno ispirato?
«Prima Paolo Bettini perché aveva ca­ratteristiche tecniche che mi sono sempre piaciute. E poi Bradley Wiggins per la forza mentale che ha dimostrato: partire dalla pista e arrivare a vincere il Tour de France non è semplice, anzi è una vera impresa».

Oltre alla bici hai qualche passione?
«Diverse, tutte condivise con un bel gruppo di amici. Ci sfidiamo spesso con i gokart, sono anche un po’ spericolato, anche se questo non piace troppo ai dirigenti della Colpack...».

Hai avuto la fortuna di correre nelle squadre dilettantistiche più forti d’Italia, pri­ma la Zalf Euromobil Fior e poi la Col­pack: quali sono i compagni di squadra che ti hanno impressionato di più?
«Bella domanda... ce ne sono stati davvero tanti. Direi Gianni Moscon, che va veramente forte e ha tanta testa, e Simone Consonni che ha grinta e determinazione da vendere».

Sei fidanzato?
«No. In questo momento sono concentrato sulla bici: devo vincere la scommessa con Bevilacqua e convincere una squadra a credere in me. Di­ciamo che ne parleremo più avanti...».

Paolo Broggi, da tuttoBICI di marzo
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COMMENTI
domanda
31 marzo 2017 13:58 cocco88
giustissima domanda ... che ci fa ancora tra i dilettanti?? 10 vittorie 10 vittorie nei 4 anni da under e un infinita di punti... colpa del sistema.. il ragazzo si sta dando colpe che nn ha .. con quei risultati e punti si dovrebbe passare senza se e senza ma... spero sia l'anno giusto e che cassani gli faccia fare un po d'esperienza in qualche gara tra i prof. se lo merita

Cocco88
31 marzo 2017 18:33 Fra74
ciao, premetto che sono un gran estimatore di TONIATTI, anche se non lo conosco personalmente, però, ora la faccio io a TE, caro Cocco88, una domanda, senza polemica, sai quanto apprezzi i tuoi interventi?!? "Quanto contano le vittorie da Under23? Dove sono finiti i vari SIMION, ZILIOLI, ZORDAN, etc..etc...che tra gli Under23 ed elitè hanno letteralmente dominato?!?" Bada bene, ho fatto solo nomi generici di gente VINCENTE, a puro titolo esemplificativo, senza alcuna critica nei loro confronti, i primi che mi sono venuti in mente, ma la lista sarebbe lunga...Vero che occorre dare tempo e spazio a questi giovani, ma i vari FORMOLO, VILLELA pure..."stentano"...
Francesco Conti-Jesi (AN).

domanda
31 marzo 2017 21:03 cocco88
domanda giusta... ci sarebbero da dire 2000 motivi... da calendari che si corre una volta al mese dopo che si e passati a correre 4 volte a settimana da under a squadre sbagliate a sfortuna ad appagamento di qualcuno... quello che è certo che si ha meno rischi di fallimento a prendere un corridore che fa molte vittorie e punti che a prendere corridori che hanno fatto vedere qualche spunto... poi c'è sempre l eccezione vedi ballan,de marchi ecc

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