
La voce narrante dell’attore trasformista Ubaldo Pantani porta in scena la storia umana e sportiva di Gino Bartali, che diventa a sua volta il narratore della “STORIA”, quella di un’umanità perseguitata, oltraggiata e sterminata dalla “banalità del male” nel periodo contrassegnato dal totalitarismo nazifascista fino ai giorni nostri.
“Ginettaccio” pedala con la sua memoria, partendo dalla tappa salvifica Firenze-Assisi, andata e ritorno, la sfida ciclistica più pericolosa e importante che abbia mai corso nella sua lunga carriera di campione, prima di tutto di umanità.
Una missione per conto di Dio, quella di Gino (era terziario carmelitano) che rischiò la propria vita per salvare quella di centinaia di ebrei condannati dall’ assurda banalità del male. Una missione antieroica («Il bene va fatto ma non va detto», cit. Bartali) e una “riscrittura” che mette al bando l’insostenibile leggerezza della retorica, per arrivare a braccia levate al traguardo della “MEMORIA” sulla scia di Primo Levi che ne “I sommersi e i salvati” ricorda: «Vorrei poter dire la forza con cui desiderammo allora. Noi già sommersi, di potere ancora una volta insieme camminare liberi sotto il sole».
Biglietti disponibili su http://www.vivaticket.it
Ubaldo Pantani – Attore, autore, imitatore, condirettore del Teatro Collesalvetti. Reduce dall’esperienza del Dopo Festival di Sanremo 2017 in cui ha interpretato Roberto D’Agostino e Massimo Giletti, dal 2010 è nel cast di “Quelli che il calcio”. Da tre anni consecutivi conduce lo speciale Rai dedicato alla Giornata della Memoria. Ulteriori informazioni: http://www.ubaldopantani.it
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