PROFESSIONISTI | 05/03/2017 | 07:37 Siamo tutti sulla stessa barca. I corridori a due ruote, se no che corridori sarebbero. Noi a quattro ruote, se no che “suiveurs” saremmo. “Suiveurs”: quelli che seguono, che inseguono, che altro.
Davanti, alla guida, Mario Manzoni: bergamasco, da corridore lo chiamavano “il Poeta” (per amore di precisione, a chiamarlo così, era Marco Pantani, che fu anche suo capitano), si immagina più per il cognome che non per i versi, le liriche, gli endecasillabi, e adesso è il direttore sportivo della Nippo-Vini Fantini. Davanti, al posto del navigatore, il molto onorevole signor Koichi Murata: giapponese, responsabile della Irc, colosso nel settore pneumatici, fornitore della Nippo-Vini Fantini. Dietro, dalla parte destra (e non a caso: le auto al seguito devono fermarsi sulla destra della strada), Alessandro Stocco: veneto di Castelfranco, ma adesso a Monselice, da corridore ha disputato due Giri d’Italia per dilettanti, diploma di elettricista e professione di meccanico, al terzo anno qui alla Nippo-Vini Fantini.
Stocco è abbracciato a una ruota anteriore e a una posteriore, alla sacca delle mantelline, a una borsa dei ferri e a due borracce, e intanto – carta e penna – annota i numeri dei corridori in fuga, smanetta sul telecomando e ogni tanto telefona. Controllo se ha quattro o cinque braccia e otto o nove mani, ma siccome vedo soltanto due braccia e due mani, penso subito a qualche diabolico gioco di prestigio.
Il via ufficioso alle 10.45, il via ufficiale alle 10.56, i tre chilometri tra il via ufficioso e il via ufficiale dovrebbero essere “incolonnamento” e “sfilata” perdipiù “cittadina”, ma vissuti in fondo al gruppo suonano già come una frustata. L’ammiraglia della Nippo-Vini Fantini è la diciannovesima (su 22) della colonna che segue, insegue, e altro, il gruppo per 175 chilometri, di cui 61 sterrati in 11 tratti, delle Strade Bianche.
Le Strade Bianche sono la prova dell’esistenza di dio: il dio del ciclismo. E sono anche la prova dell’esistenza di almeno un santo: san Cristoforo, cui è delegata la protezione, se non la sopravvivenza, degli automobilisti e dei motociclisti, dei viaggiatori e dei viandanti, probabilmente anche dei corridori e dei “suiveurs”, e che per questo avrà oggi una giornata durissima. Centosessantasette partenti partiti. A tutta.
Il cielo è oceanico, la città muraria, la giornata malata. Il vento è ovunque. La strada è grigia, poi bianca. Bianca di sassi e polvere, di campi e carri, di memorie e biciclette. Un teatro bianco, un palcoscenico bianco, un’officina bianca. Una corsa da fare col dio mio addosso, come predica Manzoni, una corsa da gamba piena, come sospira Stocco, una corsa bellissima, come sillaba il molto onorevole signor Koichi Murata. Una corsa centrifuga e centripeta, una corsa bestiale e pazzesca, una corsa che finché non ci sei dentro – da corridore, ma anche da “suiveur” – non sai che cosa significhi, non sai che cosa ti perdi, non sai non sai non sai. La corsa parallela di due ammiraglie in un viottolo che ne potrebbe contenere – si vede a occhio nudo, e ci giureresti, ci scommetteresti – soltanto una, i primi due che attaccano al primo chilometro e i primi due che si staccano al quindicesimo, la pioggia che è pioggerella, la strada che non è più bianca, le richieste di mantelline, clacson, il vantaggio degli attaccanti, attenzione a una rotonda, una inchiodata e altre ventuno inchiodate, la pioggia che è pioggia, clacson, la strada che è fango, le richieste di ruote, il cartello “dai dai forza forza”, clacson, la pioggia che è acquazzone, le domande dei corridori alle ammiraglie, il gruppo compatto, attenzione a un incrocio, i fotografi, una sgommata e altre ventuno sgommate, clacson, le richieste di borracce, la pioggia che è tornata pioggia e pioggerella, il cartello “bravi tutti”, la strada che è colla, le risposte delle ammiraglie ai corridori, clacson, i meccanici con le ruote pronte in salita, il fan club di Diego Rosa, il vantaggio dei nuovi attaccanti, clacson, attenzione a un dosso, le richieste di mantelline, la strada che è improvvisamente polvere, clacson, le domande delle ammiraglie ai corridori, il vantaggio che aumenta, clacson, attenzione a uno strappo, gli stessi meccanici – già qui, non è possibile – con le ruote pronte su un’altra salita, clacson, la strada che è arata, clacson, il fan club di Enrico Battaglin, clacson, il vantaggio che si dilata, clacson, i cercatori di borracce, clacson. E ogni tanto, come per studiata ironia, l’invito di Radio Corsa alla prudenza. Clacsoooooon.
In tutto questo: Eduard Grosu che paga la febbre con il ritiro, Alan Marangoni che non ha digerito la colazione e la vomita, Yuma Koishi che soffre mal di pancia e cerca un albero per nascondersi e liberarsi, Kohei Uchima che cede, Nicola Bagioli che molla, solo per rimanere nella Nippo-Vini Fantini, ma abbandona anche un guerriero come il campione del mondo Peter Sagan, il viso scolpito e tirato come Cristo in croce, le Strade Bianche come un calvario. In tutto questo: Stocco che sfodera nuovi tentacoli e distribuisce panini morbidi al prosciutto crudo, tartine alla cioccolata, banane, bottigliette di acqua minerale (naturale o gasata?, ha perfino l’eleganza di domandare), minilattine di Coca-Cola.
Come da precedente accordo, smonto al chilometro 94, località Ponte d’Arbia, sede del rifornimento, tira un vento irlandese e la vera corsa non è ancora cominciata. Resisto alla tentazione di chiedere un passaggio al camion-scopa: i corridori raccolti per strada hanno l’aria dei naufragi salvati su un canotto: pestati, invecchiati, annichiliti, caduti e dispersi, ritrovati, come chi ha già visto la fine del mondo, ma la fine gli è rimasta dentro e il mondo addosso. E guadagno il traguardo su un’altra macchina della Nippo-Vini Fantini. Il ciclismo, a chiamarlo sport, non dici la verità.
Il ciclismo era tutto questo. Se vuole avere un futuro deve tornare ad esserlo!!!
Le corse negli autodromi di Formula 1 nel deserto non sono il suo futuro.
caro Marco,
5 marzo 2017 12:57canepari
ti parlai dell'Eroica 15 anni fa. Abbozzasti una smorfia di sufficienza. Adesso l'hai capita e ne sei il miglior pittore....FINALMENTE!!!
Per poter commentare i post devi esser registrato.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.
Viene dal mare ed è veramente brutta. Si chiama Arenicola marina, 15 centimetri di lombrico, ma vanta poteri immensi. La sostanza che se ne ricava è stata ribattezzata M101 e trasporta 156 molecole di ossigeno contro le appena quattro dell’emoglobina umana...
Spagna terra ideale per gli allenamenti invernali, Calpe diventa il centro del mondo ma... questo non vuol dire che il codice della strada non debba essere rispettato. E così accade che dieci corridori della Groupama-FDJ United sono stati multati di 100...
Il Trofeo Triveneto di ciclocross ha nuovamente fatto tappa in provincia di Verona. A Legnago, sulle sponde del fiume Adige, si è corso il Legnago Bike Ciclocross con l’organizzazione della Società Ciclistica Giomas su una nuova location rispetto alla scorsa...
Sono ufficialmente aperte le iscrizioni alla 13a edizione de La SpoletoNorcia in MTB di martedì 2 giugno, la più grande cicloturistica d’Italia che per il 2026, in occasione del centesimo compleanno della Vecchia Ferrovia, ha lasciato la data del tradizionale...
Il grande spettacolo del ciclocross ha fatto tappa ai Pratoni del Vivaro: la prima edizione del Trofeo Cycling Cafè, organizzato dalla Promo Cycling, è stata baciata dal sole e da un percorso che ha riscosso il gradimento di tutti i partecipanti....
Subito dopo Natale e prima della fine dell’anno, la squadra allievi del Team Iperfinish effettuerà tre giorni di lavoro con un training camp sulla Costa Etrusca, con base presso l’Hotel Carlos a Castagneto Carducci. Un ritrovo per la società della...
Il Circuito Gravel Maxxis torna nel 2026 per continuare a vivere il gravel nel segno della libertà e della condivisione. Otto eventi in calendario, da marzo a ottobre, senza stress da competizione. Con oltre 5.000 rider coinvolti e 75 brevetti gravel...
E' stato il consueto raduno pre-natalizio a far scattare il conto alla rovescia in vista del 2026 per l'Uc Trevigiani Enegiapura Marchiol: la storica formazione di Porta San Tomaso è pronta per guardare con tante novità e grandi ambizioni alla...
La mamma dei cretini è sempre incinta, ma forse in questo caso le mamme non hanno colpe specifiche, perché ci troviamo di fronte ad un “pistola”, ad un professionista dell’idiozia, uno che si è probabilmente fatto da sé, o semplicemente...
Tre su tre e tutte prove della Coppa del Mondo. Van Der Poel lascia il segno anche a Koksijde (Belgio) dove ripete i successi di ieri ad Anversa e di una settimana prima a Namur. Il campione del mondo della...