QUICK STEP. OBIETTIVO, RESTARE LA NUMERO 1

PROFESSIONISTI | 12/01/2017 | 12:55
Presentazione in grande stile per la Quick-Step Floors: appuntamento a Kortrijk, una città simbolo per il ciclismo, in particolare quello belga. È stata una giornata impegnativa ma gratificante per i corridori del team, che hanno partecipato alla presentazione dei media nel pomeriggio, prima di assistere al Kinepolis Cinema alla proiezione del film "Un Anno In Blue". Prodotto dalla società Woestijnvis, il film - una grande storia di sport e passione - si concentra sulla fantastica stagione 2016 della squadra, che ha visto il team belga WorldTour vincere 57 gare, tra cui 9 tappe di Grandi Giri e cronometrosquadre mondiale.

Un'atmosfera straordinaria al Teatro Kinepolis, con più di 3200 persone che hanno assistito alla manifestazione: i corridori del team hanno firmato autografi, posato per i selfie e scambiato qualche parola con i tifosi, prima dell'inizio del film.

«Siamo stati ancora una volta la squadra con il maggior numero di vittorie e possiamo ripeterci anche in questa stagione. Abbiamo un roster di grandi stelle che vogliono essere protagoniste in tutte le gare. È una squadra molto equilibrata, con molti campioni affermati e giovani di talento che sono in grado di sorprendere e Patrick Lefevere ha merito di tutto questo» ha detto il numero uno del team Zdenek Bakala.

«Questa è la nostra quindicesima stagione  e sono orgoglioso di presentare la squadra di fronte a un pubblico così grande. Il 2016 è stato un grande anno, ma vorremmo per di più in questa stagione e mi riferisco ad una vittoria nelle classiche - ha detto Patrick Lefevere -. I Campionati del Mondo saranno un altro importante obiettivo, andremo in Norvegia per difendere il titolo vinto in Qatar e tiferemo perché uno dei nostri ragazzi possa indossare la nmaglia iridata».

Tom Boonen, che sin dal primo giorno ha fatto parte del tea, si prepara agli ultimi tre mesi di carriera: «Questo è il mio ultimo anno e ho voglia godermi ogni momento. È ovvio che mi piacerebbe vincere la Parigi-Roubaix, che è il mio più grande obiettivo del 2017, ma fino ad alloraprocederò compiendo un passo alla volta. Dopo l'infortunio di Abu Dhabi che ha condizionato la prima parte della stagione 2016, ora tutto sta andando secondo i piani e spero di arrivare al top a Roubaix, dove sicuramente darò il massimo».

Nel 2016, Marcel Kittel è stato uno dei pilastri della squadra con 12 vittorie: «I miei obiettivi sono gli stessi dello scorso anno: una buona prima parte di stagione e poi un grande Tour de France. One Year In Blue? Una esperienza straordinaria che mi è piaciuta molto. In un primo momento è un po’ strano avere la telecamera intorno, ma con il tempo ci si abitua. Questo è il genere di immagini, di emozioni e momenti speciali che il pubblico vuole vedere».

Miglior giovane al Giro d'Italia e rivelazioni della gara, Bob Jungels è pronto a tornare alla Corsa Rosa in maggio: «Il piano è quello di affrontare di nuovo il Giro d'Italia dopo aver fatto Strade Bianche e Tirreno-Adriatico. Lo scorso anno il Giro è stata una bella esperienza e, anche se il percorso dell’edizione del Centenario è duro, sono convinto di poter ottenere un buon risultato».

La scorsa stagione è stata la migliore per Julian Alaphilippe: «Ho ricordi straordinari delle gare dello scorso anno. Il Giro della California è stato fantastico, ma affrontare il Tour de France per la prima volta e scoprire la corsa giorno dopo giorno è stata la ciliegina sulla torta. Nel 2017 punterò sulle classiche delle Ardenne, dove andremo con una squadra molto forte che includerà Gilbert e Martin, e sul Tour de France».

Il campione belga Philippe Gilbert è uno dei volti nuovi: «Mi sento già a casa, c’è una grande atmosfera, sono rimasto colpito anche dal gran numero di appassionati cheabbiamo dinanzi a noi. L'obiettivo è cercare di regalare una classica alla squadra».

Obiettivi importanti anche per Dan Martin: «Voglio un bell’inizio di stagione, punterò alle classiche delle Ardenne e poi mi concentrerò sul Tour de France. L'anno scorso ho imparato molto e ora so meglio come gestire la Grande Boucle. Se la salute sarà dalla mia parte, sono sicuro che i risultati arriveranno».
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