PROFESSIONISTI | 30/09/2016 | 12:53 Pochi lo considerano tra i favoriti per il Lombardia, ma Igor Anton vuole fortemente giocare un ruolo da protagonista nella classica che si disputa domani. Lo spagnolo della Dimension Data, classe 1983, ha ripreso a pedalare forte dopo il ritiro forzato dalla Vuelta e sabato scorso si è piazzato decimo al Giro dell'Emilia.
«Non mi sono arreso dopo il ritiro, che per me è stato un colpo molto duro, ma ho continuato a lavorare. Il problema di origine virale è risolto, ho ritrovato un buon colpo di pedale e arrivo con fiducia al Lombardia. Il decimo posto all'Emilia non è un risultato clamoroso, ma a me ha dato grande morale. E voglio dimostrarlo domani».
Cosa si aspetta dalla gara di domani? «È una corsa che mi è sempre piaciuta e mi sono sempre piazzato bene quando l'ho affrontata (15º nel 2011, 12º nel 2007 e 20º nel 2006), ho visto che il percorso è ancora più duro ed è molto erigente: sono andato ad ispezionarlo ed è davvero impegnativo con oltre 4400 metri di dislivello. Ma attenzione, tra i corridori al via solo Purito Rodriguez, l'ha vinta, possono esserci sorprese e anch'io mi candido».
Quale sarà il suo futuro? «Il ritiro della Vuelta ha complicato un po' le cose, ma ho alcune opzioni e quindi sono fiducioso. L'esperienza nella Dimension Data è stata molto importante anche se i risultati non sono stati eccellenti e confesso che mi piacerebbe scoprire qualcosa di nuovo, un modo diverso di intendere il ciclismo».
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