Il punto G: il diario mondiale di Francesco Ginanni

| 26/09/2008 | 19:03
Ciao ragazzi, eccoci al nostro appuntamento quotidiano. Sapete che comincio a prenderci gusto? Sarà l’aria di questa nazionale, così serena e tranquilla... La nostra giornata è cominciata con un allenamento blando, due ore e mezza per tutti, poi Paolini, Bosisio e Bertagnolli hanno prolungato un po’ il lavoro facendo dietro macchina. Pranzo veloce e poi conferenza stampa: tutti schierati e sono andato benissimo. A far numero come ho fatto oggi, son davvero bravissimo... Scherzi a parte, ha parlato soprattutto Paolo: è caricatissimo e non preoccupatevi per le motivazioni, perché con tutto quello che gli hanno fatto... È stato bello poi sentir parlare campioni come Cunego e Ballan, per citarne un paio, che hanno spiegato perfettamente come questa squadra sia compatta attorno al suo capitano, un sol blocco monolitico che domenica farà sfracelli. Oggi, purtroppo, non sono riuscito a dormire anche perché, oltre alle incursioni di Bruseghin, ho voluto seguire gli ultimi giri della corsa degli Under. Mi è spiaciuto un casino per Simone, oggi quella maglia se la meritava per come ha corso lui e per come sono andati tutti gli azzurri. Hanno corso davvero bene, peccato per la volata. Ah, il percorso si è confermato duro come lo avevamo giudicato: visto che se va via una fuga andarla a riprendere diventa un casino? Ha ragione Ballerini a dirci che dovremo correre tutti davanti. Oh, lo so che io non corro, ma stando qui non posso fare altro che immedesimarmi nei mei compagni... E a proposito di compagni, non vi dico quante ne combina il Bruse: sono talmente tante che nemmeno riusciamo a ricordarcele... Ma non preoccupatevi, la valigia è sempre lì come il primo giorno. Aspettate un attimo: “Marzio, quando sistemi la tua roba?”. «Tranquillo bocia, domani mattina è tutto a posto». Visto? Siamo alle solite. Ma è il bello della vita in azzurro... A domani Francesco Ginanni
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