Doping, clamorosa proposta di Magnini: sì ai test del Dna

| 04/08/2008 | 18:09
«Fosse per me farei il test anche su Dna e capelli». Filippo Magnini, campione azzurro del nuoto, ribadisce la sua clamorosa posizione sul doping. Magnini, che dopo la gara agli Europei aveva sollevato perplessita' sui rivali esplosi in una stagione, torna sull'argomento: «Quei tempi fatti in poco tempo mi hanno messo dubbi anche sulla mia capacita', perche' loro sono riusciti a migliorare di un secondo e mezzo rapidamente. Certamente nella vita ho gareggiato con atleti non puliti». Sempre attorno al Dna verte, invece, l'ultima brutta storia dello sport italiano. Le controanalisi confermano la positivita' di Andrea Baldini agli europei di scherma di Kiev ma il fiorettista ha chiesto il test del Dna. Secondo i nuovi test, l'azzurro e' positivo al 'furosemide', un diuretico. La Federscherma ''ribadisce il proprio stupore per questa vicenda che coinvolge un atleta che si e' sempre distinto per sportivita' e correttezza''. Domani, arrivera' a Pechino Andrea Cassara', subentrato a Baldini in virtu' della sua posizione nella classifica internazionale. Per carità, abbiamo imparato purtroppo che nella vita tutto è possibile, ma sembra difficile che la richiesta del test del Dna possa aiutare Baldini. Se la sua tesi difensivaa è quella del complotto, con la sostanza proibita versataa nella sua acqua, allora è chiaro chee i campioni sono suoi; se invece così non fosse, saremmo di fronte ad un caso clamoroso di sostituzione di provette che potrebbe addirittura scuotere l'intero movimento olimpico mondiale. E se invece, caro Baldini, fosse qualcosa di più semplice?
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