È il suo ultimo giro al Giro e lo ha fatto in un luogo dove regna l’armonia e la cultura; la musica eterna e famigliare di Ennio Morricone, visto che la sala è dedicata proprio all’immensità del grande maestro due volte premio Oscar. Presentato oggi a Roma al cospetto di autorità (tante) e atleti (pochini) insieme all’edizione femminile (da Cesenatico a Saluzzo, nove tappe dal 30 maggio al 7 giugno), il Giro dopo l’Albania scopre la Bulgaria (prime tre tappe dal mar Nero a Sofia). Sbuca nel silenzio quasi totale dei media. L’edizione 2026 è rivelata via social e streaming, niente mamma Rai. Sarà per discrezione o per diserzione? Peccato che uno degli eventi più nazionalpopolari al pari del Festival di Sanremo, sia lontano dal popolo del ciclismo.
È l’ultimo Giro firmato Mauro Vegni, dicevamo. Una vita a organizzare corse (incominciò a 17 anni con Franco Mealli, l’inventore della Tirreno-Adriatico, ndr) e dal 2004 direttore operativo della “corsa rosa”. Sarà l’ultimo Giro come architetto della corsa più amata d’Italia, una delle più prestigiose al mondo. E un disegno che strizza l’occhio a chi, puntando forte anche sul Tour, può vincere in Italia senza andare fuori giri, senza spremersi più di tanto, quindi può anche pensare di andare con una buona riserva di energie alla Grande Boucle. Stesso discorso fatto un paio di anni fa per attirare nella rete rosa Pogacar, che poi da padrone assoluto (vinse sei tappe e la corsa, ndr) fece doppietta in Francia.
«È un Giro esigente e uniforme - ci spiega Mauro Vegni -. Chiaro, speriamo che venga valutato bene dai team e dai vari campioni. Se fossi in Jonas Vingegaard non mi farei sfuggire l’occasione di venire a correrlo anche perché se lo vincesse completerebbe prima di Pogacar la collezione di Grandi Giri, visto che il Tour (due volte) e la Vuelta li ha già vinti».
La “corsa rosa” partirà per la sedicesima volta dall’estero, e dopo 3.459 chilometri, 50 mila metri di dislivello, l’edizione numero 109 si concluderà a Roma, sui Fori Imperiali, domenica 31 maggio. Il menù è ricco e abbondante: una cronometro individuale di 40,2 chilometri; 8 tappe di pianura; 7 di media montagna e 5 di alta con 7 arrivi in quota. La Cima Coppi del Giro sarà sul Passo Giau, con i suoi 2.233 metri.
Oltre all’abbrivio balcanico, ci sarà uno sconfinamento in Svizzera con una tappa interamente in territorio elvetico, da Bellinzona a Carì. E poi c’è il ritorno di Milano, che ospiterà il Giro per la 90a volta: la tappa? Per velocisti. Cinquanta saranno invece gli anni dal terribile terremoto in Friuli, quindi partenza da Gemona (1976-2026), mentre la corsa rosa ricorderà Marco Pantani ai Piani di Pezzé e Gino Bartali nella cronometro da Viareggio a Massa.
«È un Giro uniforme - ci spiega sempre il direttore Mauro Vegni -. Tre settimane caratterizzate da una alternanza di tappe corte ed esigenti e altre più lunghe ma che invitano alla battaglia. La speranza è che non ci siano giorni banali, le cosidette tappe morte. Prima settimana mossa per fare la classifica, con Blockhaus, i Muri fermani e poi Corno alle Scale. Si riparte con una crono esigente, che per gli uomini di classifica sarà fondamentale e poi c’è Milano, che torna nella partitura del Giro dopo qualche anno e per la novantesima volta sarà nella storia della nostra corsa più nazionalpopolare. Attenzione alla tappa svizzera Bellinzona-Carì: sarà corta ed esplosiva. Poi Andalo e l'arrivo ad Alleghe e la doppia scalata di Piancavallo, come prova d’appello finale e inappellabile».
Vingegaard e Evenepoel non sono nomi a caso: sono i due che hanno lanciato messaggi al Giro.
«A noi risulta che vogliano venire, noi ci contiamo: sarebbero due stelle di prima grandezza, su questo credo che non si possa nemmeno discutere. Pogacar? Tornerà…».
«È un’idea che mi stuzzica, anche se il Tour resta la priorità: valuteremo col team se combinare le due cose», le parole del re pescatore di Danimarca.
Riflette anche Evenepoel, due precedenti in Italia e altrettanti ritiri: «Una crono di 40 chilometri sarebbe molto adatta a un corridore come me» ha spiegato nei giorni scorsi il re incontrastato del cronometro.
È l’ultimo giro del direttore del Giro Mauro Vegni, che il prossimo 28 febbraio andrà in pensione.
«Il Giro che ho più nel cuore? Quello che non ho disegnato mai, quello che è rimasto nel mio cuore: avrei voluto fare un Giro fatto d’abbracci che accogliesse in un sol colpo tutta l’Italia, ma era impossibile. Come impossibile è stato fare una Grande Partenza in America. Sondammo la possibilità nei primi anni Duemila (2005/2006), dopo l’uscita del grandissimo Carmine Castellano nel 2002, grazie all’interessamento di un grande personaggio politico della Prima Repubblica, ma non ce l’abbiamo fatta, non tanto per gli americani, ma per una mentalità troppo vincolata alla tradizione: ci si lamenta ogni volta quando la corsa prende il via dall’estero, figurarsi se fossimo partiti dall’America».
Anche oggi, problemi per il via dalla Bulgaria: le squadre sono sul piede di guerra, chiedono rimborsi adeguati al disagio.
«Da sempre noi riconosciamo rimborsi per questo tipo di trasferte - precisa Vegni -. Sappiamo bene che non è una cosa agevole, sappiamo bene che è un grande sacrificio per tutti, ma anche loro sanno o dovrebbero sapere che organizzare certi eventi oggi è sempre più difficile e si deve andare dove ci sono risorse economiche importanti. Come sempre dobbiamo trovare un punto d’incontro, come sempre lo troveremo».
LE TAPPE
venerdì 8 maggio 2026 1ª tappa NESSEBAR / НЕСЕБЪР - BURGAS / БУРГАС km 156 **
sabato 9 maggio 2026 2ª tappa BURGAS / БУРГАС - VELIKO TARNOVO / ВЕЛИКО ТЪРНОВО km 220 ***
domenica 10 maggio 2026 3ª tappa PLOVDIV / ПЛОВДИВ - SOFIA / СОФИЯ km 174 **
lunedì 11 maggio 2026 riposo
martedì 12 maggio 2026 4ª tappa CATANZARO - COSENZA km 144 **
mercoledì 13 maggio 2026 5ª tappa PRAIA A MARE - POTENZA km 204 ***
giovedì 14 maggio 2026 6ª tappa PAESTUM - NAPOLI km 161 **
venerdì 15 maggio 2026 7ª tappa FORMIA - BLOCKHAUS km 246 A ****
sabato 16 maggio 2026 8ª tappa CHIETI - FERMO km 159 ***
domenica 17 maggio 2026 9ª tappa CERVIA - CORNO ALLE SCALE km 184 A ***
lunedì 18 maggio 2026 riposo
martedì 19 maggio 2026 10ª tappa VIAREGGIO - MASSA TUDOR ITT km 40.2 ***
mercoledì 20 maggio 2026 11ª tappa PORCARI (Paper District) - CHIAVARI km 178 ***
giovedì 21 maggio 2026 12ª tappa IMPERIA - NOVI LIGURE km 177 **
venerdì 22 maggio 2026 13ª tappa ALESSANDRIA - VERBANIA km 186 ***
sabato 23 maggio 2026 14ª tappa AOSTA - PILA km 133 A *****
domenica 24 maggio 2026 15ª tappa VOGHERA - MILANO km 136 *
lunedì 25 maggio 2026 riposo
martedì 26 maggio 2026 16ª tappa BELLINZONA - CARÌ km 113 A ****
mercoledì 27 maggio 2026 17ª tappa CASSANO D'ADDA - ANDALO km 200 A ***
giovedì 28 maggio 2026 18ª tappa FAI DELLA PAGANELLA - PIEVE DI SOLIGO km 167 **
venerdì 29 maggio 2026 19ª tappa FELTRE - ALLEGHE (Piani di Pezzè) km 151 A *****
sabato 30 maggio 2026 20ª tappa GEMONA DEL FRIULI 1976-2026 - PIANCAVALLO km 199 A ****
domenica 31 maggio 2026 21ª tappa ROMA - ROMA km 131 *