GIRO 2026. VEGNI: «UN PERCORSO EQUILIBRATO CHE STRIZZA L’OCCHIO AI CAMPIONI». GALLERY

GIRO D'ITALIA | 01/12/2025 | 17:15
di Pier Augusto Stagi

È il suo ultimo giro al Giro e lo ha fatto in un luogo do­ve re­gna l’armonia e la cultura; la musica eterna e fa­migliare di Ennio Morrico­ne, visto che la sala è dedicata proprio all’immensità del grande maestro due volte premio Oscar. Presentato oggi a Roma al cospetto di autorità (tan­te) e atleti (pochini) insieme all’edizione femminile (da Cesenatico a Saluzzo, nove tappe dal 30 maggio al 7 giugno), il Giro dopo l’Albania scopre la Bul­garia (prime tre tappe dal mar Nero a Sofia). Sbuca nel silenzio quasi totale dei media. L’edizione 2026 è rivelata via social e streaming, niente mamma Rai. Sarà per discrezione o per diserzione? Peccato che uno degli eventi più nazionalpopolari al pari del Fe­stival di Sanremo, sia lontano dal po­polo del ciclismo. 


È l’ultimo Giro firmato Mauro Vegni, dicevamo. Una vita a organizzare corse (incominciò a 17 anni con Franco Meal­li, l’inventore della Tirreno-Adriatico, ndr) e dal 2004 direttore operativo della “corsa rosa”. Sarà l’ultimo Giro come architetto della cor­sa più amata d’Italia, una delle più prestigiose al mondo. E un disegno che strizza l’occhio a chi, puntando forte anche sul Tour, può vincere in Italia senza andare fuori giri, senza spremersi più di tanto, quindi può anche pensare di andare con una buona riserva di energie alla Grande Boucle. Stesso discorso fatto un paio di anni fa per attirare nella rete rosa Pogacar, che poi da padrone assoluto (vinse sei tap­pe e la corsa, ndr) fece doppietta in Francia. 


«È un Giro esigente e uniforme - ci spiega Mauro Vegni -. Chiaro, speriamo che venga valutato bene dai team e dai vari campioni. Se fossi in Jonas Vin­gegaard non mi farei sfuggire l’occasione di venire a correrlo anche perché se lo vincesse completerebbe  pri­ma di Pogacar la collezione di Grandi Giri, visto che il Tour (due volte) e la Vuelta li ha già vinti».

La “corsa rosa” partirà per la sedicesima volta dall’estero, e dopo 3.459 chilometri, 50 mila metri di dislivello, l’edizione numero 109 si concluderà a Roma, sui Fori Imperiali, domenica 31 maggio. Il menù è ricco e abbondante: una cronometro individuale di 40,2 chilometri; 8 tappe di pianura; 7 di media montagna e 5 di alta con 7 arrivi in quota. La Cima Coppi del Giro sarà sul Passo Giau, con i suoi 2.233 metri.

Oltre all’abbrivio balcanico, ci sarà uno sconfinamento in Svizzera con una tappa interamente in territorio elvetico, da Bellinzona a Carì. E poi c’è il ritorno di Milano, che ospiterà il Giro per la 90a volta: la tappa? Per velocisti. Cinquanta saranno invece gli anni dal terribile terremoto in Friuli, quindi partenza da Gemona (1976-2026), mentre la corsa rosa ricorderà Marco Pantani ai Piani di Pezzé e Gino Bar­tali nella cronometro da Viareggio a Massa.

«È un Giro uniforme - ci spiega sempre il direttore Mauro Vegni -. Tre settimane caratterizzate da una al­ternanza di tappe corte ed esigenti e altre più lunghe ma che invitano alla battaglia. La speranza è che non ci siano giorni banali, le cosidette tappe morte. Prima settimana mossa per fare la classifica, con Blockhaus, i Muri fermani e poi Corno alle Scale. Si riparte con una crono esigente, che per gli uomini di classifica sarà fondamentale e poi c’è Milano, che torna nella partitura del Giro dopo qualche anno e per la no­vantesima volta sarà nella storia della nostra corsa più nazionalpopolare. At­ten­zione alla tappa svizzera Bel­lin­zona-Carì: sarà corta ed esplosiva. Poi An­dalo e l'arrivo ad Alleghe e la doppia scalata di Piancavallo, come prova d’appello finale e inappellabile».

Vingegaard e Evenepoel non sono no­mi a caso: sono i due che hanno lanciato messaggi al Giro. 
«A noi risulta che vogliano venire, noi ci contiamo: sarebbero due stelle di prima grandezza, su questo credo che non si possa nemmeno discutere. Po­gacar? Tornerà…».

«È un’idea che mi stuzzica, anche se il Tour resta la priorità: valuteremo col team se combinare le due cose», le parole del re pescatore di Danimarca.

Riflette anche Evenepoel, due precedenti in Italia e altrettanti ritiri: «Una crono di 40 chilometri sarebbe molto adatta a un corridore come me» ha spiegato nei giorni scorsi il re incontrastato del cronometro. 

È l’ultimo giro del direttore del Giro Mauro Vegni, che il prossimo 28 febbraio andrà in pensione. 
«Il Giro che ho più nel cuore? Quello che non ho disegnato mai, quello che è rimasto nel mio cuore: avrei voluto fare un Giro fatto d’abbracci che accogliesse in un sol colpo tutta l’Italia, ma era impossibile. Come impossibile è stato fare una Grande Partenza in America. Sondammo la possibilità nei primi anni Duemila (2005/2006), dopo l’uscita del grandissimo Carmine Ca­stellano nel 2002, grazie all’interessamento di un grande personaggio politico della Prima Re­pub­bli­ca, ma non ce l’abbiamo fatta, non tanto per gli americani, ma per una mentalità troppo vincolata alla tradizione: ci si lamenta ogni volta quando la corsa prende il via dall’estero, figurarsi se fossimo partiti dall’America».

Anche oggi, problemi per il via dalla Bulgaria: le squadre sono sul piede di guerra, chiedono rimborsi adeguati al disagio. 
«Da sempre noi riconosciamo rimborsi per questo tipo di trasferte - precisa Vegni -. Sappiamo bene che non è una cosa agevole, sappiamo bene che è un grande sacrificio per tutti, ma anche loro sanno o dovrebbero sapere che organizzare certi eventi oggi è sempre più difficile e si deve andare dove ci sono risorse economiche importanti. Co­me sempre dobbiamo trovare un punto d’incontro, come sempre lo troveremo».

LE TAPPE

venerdì 8 maggio 2026 1ª tappa NESSEBAR / НЕСЕБЪР - BURGAS / БУРГАС km 156 **
sabato 9 maggio 2026 2ª tappa BURGAS / БУРГАС - VELIKO TARNOVO / ВЕЛИКО ТЪРНОВО km 220 ***
domenica 10 maggio 2026 3ª tappa PLOVDIV / ПЛОВДИВ - SOFIA / СОФИЯ km 174 **

lunedì 11 maggio 2026 riposo
martedì 12 maggio 2026 4ª tappa CATANZARO - COSENZA km 144  **
mercoledì 13 maggio 2026 5ª tappa PRAIA A MARE - POTENZA km 204  ***
giovedì 14 maggio 2026 6ª tappa PAESTUM - NAPOLI km 161 **
venerdì 15 maggio 2026 7ª tappa FORMIA - BLOCKHAUS km 246 A ****
sabato 16 maggio 2026 8ª tappa CHIETI - FERMO km 159 ***
domenica 17 maggio 2026 9ª tappa CERVIA - CORNO ALLE SCALE km 184 A ***

lunedì 18 maggio 2026 riposo 
martedì 19 maggio 2026 10ª tappa VIAREGGIO - MASSA TUDOR ITT km 40.2 ***
mercoledì 20 maggio 2026 11ª tappa PORCARI (Paper District) - CHIAVARI km 178 ***
giovedì 21 maggio 2026 12ª tappa IMPERIA - NOVI LIGURE km 177 **
venerdì 22 maggio 2026 13ª tappa ALESSANDRIA - VERBANIA km 186 ***
sabato 23 maggio 2026 14ª tappa AOSTA - PILA km 133 A *****
domenica 24 maggio 2026 15ª tappa VOGHERA - MILANO km 136 *

lunedì 25 maggio 2026 riposo 
martedì 26 maggio 2026 16ª tappa BELLINZONA - CARÌ km 113 A ****
mercoledì 27 maggio 2026 17ª tappa CASSANO D'ADDA - ANDALO km 200 A ***
giovedì 28 maggio 2026 18ª tappa FAI DELLA PAGANELLA - PIEVE DI SOLIGO km 167 **
venerdì 29 maggio 2026 19ª tappa FELTRE - ALLEGHE (Piani di Pezzè) km 151 A *****
sabato 30 maggio 2026 20ª tappa GEMONA DEL FRIULI 1976-2026 - PIANCAVALLO km 199  A ****
domenica 31 maggio 2026 21ª tappa ROMA - ROMA km 131 *


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COMMENTI
Darò forse il via al corteo delle banalità ma...
1 dicembre 2025 17:38 VanDerPogi
...la corsa la fanno i corridori!
Qualche tappa per velocisti, qualche tappa per scattisti con rampe brevi e dure vicine all'arrivo, qualche tappa mista per fughe o invenzioni, qualche tappa di montagna (ne conto 6 di vera montagna con arrivi in salita).
Le salite decisive sono tutte il venerdì e il sabato dell'ultima settimana... non amo questi percorsi, ma se salta fuori un colle delle finestre 2025 anche l'anno prossimo la ragione va agli organizzatori.
Speriamo che ci siano velocisti, scattisti e scalatori di livello (spero in Seixas e Pellizzari, Del Toro o Almeida... sognamo Vingegaard ed Evenepoel...).
Chi tra i grandi scattisti verrà? Wout? Mathieu? Mads?

Presentazione
1 dicembre 2025 18:32 alerossi
Sia tour che giro 2h di presentazione percorso uomini + donne.
Tour: 1h20' di parte sportiva e 40' di parte istituzionale
Giro: 50' parte sportiva e 1h10' parte istituzionale.
Bravi siete belli e con grandi numeri, ma il percorso sono dovuto venire a vederlo su un sito web.
Al tour fanno vedere le altimetrie delle tappe in salita (mentre prodhomme spiega tutte le tappe), mentre al giro ho visto a malapena e di fretta 2 altimetrie (e nessuno ha parlato di aspetti tecnici).

La corsa la fanno i corridori...
1 dicembre 2025 19:06 marco1970
Si la corsa la fanno i corridori... ma su un piattume non si fanno imprese.Un percorso difficile può essere tradito dalla scarsa combattività dei corridori,ma un percorso facile non potrà mai dare risultati eclatanti.Non mi pare che questo Giro sia particolarmente difficile.Ritengo che il Giro dell'anno scorso sia stato il più bello e interessante delle tre grandi corse a tappa.

VanDerPogi
1 dicembre 2025 19:13 Angliru
L'umiliazione subita sul colle delle finestre da Del Toro, e' la piu' grande scoppola sportiva del decennio. E fino a quel giorno, il Giro era un tripudio di salamelecchi. Dopo, era colpa di Carapaz e di un percorso noioso. Gia' 👏

@alerossi
1 dicembre 2025 21:30 Cappellaiomatto
condivido l' opinione sulle presentazioni,ma almeno quella del Tour ha verve,questa di oggi del Giro sembrava di vedere la corazzata Potyemkin di fantozziana memoria...poi troppi autoelogi da parte di Bellino,nessuna altimetria e la verità che oramai il Giro non se lo fila nessuno,con mio immenso dispiacere...alla fine ormai sono 3 edizioni che stanno disegnando un percorso più soft per favorire la partecipazione di uno dei 3 big... speriamo che almeno il danese questa volta verrà

L'ultima oscenità
1 dicembre 2025 22:23 Bisonte delle alpi
L'ultima oscenità di vegni, un giro che a zonzo arriva a Roma su un percorso bulgaro, rivoglio qualcuno che disegni I giri alla torriani e l'ultima tappa a Milano.

Piattume?
1 dicembre 2025 23:18 Montagnin
Non lo so... decide sempre il gruppo

riassumendo
1 dicembre 2025 23:58 fransoli
una sola tappa dura, l'arrivo sul Blockhaus che può essere perchè è la prima salita impegnativa, una cronometro per specialisti di 40km... stop... diversi arrivi in salite pedalabili dove devono essere i corridori a fare la differenza e se non arriva qualche grosso calibro si rischia di vedere le transumanze perchè si sta bene a ruota (sia mai poi che ci sia un pò di vento contrario), totale assenza di salite iconiche. Direi che è chiaro l'intento, si è fatto allin riducendo le difficoltà all'osso sperando di accalappiare qualche big con la voglia di dare un pò di spettacolo, niente da obiettare a patto che la scommessa venga vinta altrimenti sbadigli a profusione fino alla terzultima tappa. Tutto dipende da chi verrà.

refuso
2 dicembre 2025 00:00 fransoli
l'arrivo sul Blockhaus che può essere indigesto

Chiedo lumi
2 dicembre 2025 00:12 pickett
Cosa diavolo vorrà dire "Giro uniforme"?Boh...Se Vegni il 28 febbraio andrà in pensione,il suo ultimo Giro lo dirigerà qualcun'altro,il che é abbastanza bizzarro.Tutto sommato,un brutto percorso.

Bello!
2 dicembre 2025 08:42 Oricris
Un giro che possono vincerlo almeno10 corridori. Sara’ interessante tutti i giorni, anche in pianura per via degli abbuoni.

@Angliru
2 dicembre 2025 08:43 VanDerPogi
Ma con chi ce l'hai? xD. Cosa vuoi dire? Ahah. Non capisco se mi hai contraddetto o hai messo il carico sulla mia briscola. Boh...
Comunque la questione che fanno un Giro semplice per invitare i big non so quanto regga... l'anno scorso la Vuelta sulla carta era molto dura e ti sei trovato Vingegaard, Almeida, Pidcock, e senza il problema al ginocchio del Tour anche Pogacar ce l'aveva in programma...

@fransoli
2 dicembre 2025 10:44 Cappellaiomatto
beh anche la tappa di Alleghe non è male,ci sono il passo Duran (ok è la prima salita)e il Giau che sono belli tosti!!!poi è vero che allo scollinamento del Giau mancano ancora tanti km, però già li ci può essere selezione e il finale a Piano di Pezzè è corto ma abbastanza impegnativo...cmq si Vegni ,in questi ultimi 3 Giri ,li ha disegnati di proposito per convincere uno dei 2 big a venire per fare l' accoppiata con il Tour...finora solo Pogacar è venuto, speriamo che questa volta pure Vingegaard ci provi, altrimenti spero dal prossimo Giro di vedere finalmente un percorso consono con la storia della corsa Rosa

@cappellaiomatto
2 dicembre 2025 12:23 fransoli
io mi riferivo proprio a quella con tappa dura, anche se presenta un bel po di discesa prima dell'arrivo ad Alleghe, l'arrivo di Pila non mi sembra possa fare sfracelli... caso mai la penultima tappa col doppio Piancavallo perchè è l'ultima chance. Ma guarda forse proprio perchè non ci sono eccessive difficoltà magari mi stupiranno e proveranno a muoversi anche nelle tappe intermedia o sulla cart più facili-

Il Giro d’Italia
2 dicembre 2025 20:56 Gnikke
Citando Candido Cannavo’ e Bruno Raschi (non ricordo chi dei due l’abbia detto per primo…) “il Giro è sempre bello perché è bello il ciclismo ed è bella l’Italia”! Peccato che negli ultimi anni il Giro da bello sia diventato “Bellino”!! E credo che anche Cannavo’ e Raschi si lamenterebbero soprattutto del fatto che in Italia ci siano solo 17 tappe!!

Angliru
2 dicembre 2025 21:20 Eli2001
questa cosa di Del Toro la stai minimizzando, io la paragonaerei a Pearl Harbor o a Caporetto. Strano che sulla terra si parli di altro da quel giorno. È stato l'evento più clamoroso della storia del genere umano. Appena meno eclatante del Big Bang forse (ma forse eh!). E ricordiamolo ogni giorno, a sproposito. Non sembra la rosicata per tutto il resto della stagione;-)

Ho notato solo ora: tappe cortissime!
2 dicembre 2025 22:01 VanDerPogi
Ma da quando si fanno tutte queste tappe da 130km? Mah... all'inizio davo il beneficio del dubbio ma ora inizio a capire i criticoni

Eli2001
2 dicembre 2025 22:20 Angliru
Caro mio, si tratta dello scorso Giro, non di 30 anni fa. A sproposito perche' ? Perche' era un percoso super finche' non ha vinto Yates.
Poi, di evento ancora piu' super c'e' stata l'accusa di Ayuso alla dittatura Uae, ma giustamente voi giornalisti vi eclissate in fretta sui casini del vostro team del cuore.
Saluti

Eli2001
2 dicembre 2025 23:08 Albertone
Funziona sempre cosi, si chiama finestra di Overton. Se era un giro perso da un'altra squadra ( meglio se Visma, ovvio) era tutto un prendere x i fondelli tra te e il tuo socio ( si veda la sella di Remco, con i vostri commenti) e ricordarlo h24, stile la sconfitta di Van Aert ne Attraverso le Fiandre ( romanzata per mesi). Invece, una bastonata assoluta come quella presa da Del Toro, guai a ricordarla ! 20 giorni a fare i fenomeni e decantare le doppie punte Ayuso e Del Toro. Poi, il primo scappa via x una puntura, il secondo butta la maglia al secchio. A gia', non era nemmeno il Giro d'Italia....Dio come siete da fiato corto quando cercate scuse. 😆

VanDerPogi
3 dicembre 2025 07:06 Angliru
Se hai commentato per 2 giorni, per accorgerti poi del chilometraggio, tu pensa cosa hai letto !!! Niente. E commenti...

Albertone
3 dicembre 2025 07:23 Eli2001
Non si tratta di "guai a ricordarla", si tratta di non parlare d'altro come fosse la finale del campionato dell'universo con tutti i migliori della storia al via. Era il giro, con in campo le seconde linee. Però è stato il premio di consolazione per i rosiconi. Contenti voi contenti tutti ma è chiaro il livore. Basta farlo notare e arrivate a frotte a polemizzare. Puntuali e immancabili.

Percorso
3 dicembre 2025 07:58 Buzz66
Bulgaria a parte, qui mi associo e raddoppio le critiche, il resto del percorso non mi sembra assolutamente male.
Mancano le salite iconiche? Duran, Giau e Falzarego prima dei Piani di Pezzè cosa sono?
Cari utenti io sono abbastanza vecchio per ricordare i Giri del periodo Saronni/Moser e vi posso garantire che allora si vedeva il vero piattume, altro che sette arrivi in salita…

Vanderpogi
3 dicembre 2025 08:37 Stef83
Però preferisco qualche tappa più corta rispetto al passato,ma anche qualche scandalo doping in meno....

Eli2001
3 dicembre 2025 11:12 Albertone
E si, quando conviene si afferma le " seconde linee". Idem alla Vuelta, che era noiosa.Ed e' ultra chiaro il livore e il vostro scopo : denigrare chiunque vince e non indossa la casacca da voi spottata.

X Elisabetta2001
3 dicembre 2025 11:28 Àaaaaaa
I tuoi sono gli unici interventi al limite. Sei sempre a dare etichette, stile stadio puro a chi scrive un opinione. Mi sa che il Giro2025 ti è rimasto indigesto. Viceversa non ha senso infervorarsi per una Caporetto simile. Hai ragione, fu una vera Caporetto per te e per tutti i fans Uae. E si vede

X Elisabetta2001
3 dicembre 2025 11:29 Àaaaaaa
E scommetto che se vinceva Del Toro, eri qui a scrivere di un Giro capolavoro e di un Pogacar 2.0. Sicuro e certo.

Albertone
3 dicembre 2025 12:10 Eli2001
C'erano Del Toro della UAE contro Yates della Visma. Non mi risulta che siano i campioni di punta delle rispettive squadre. Se tocca discutere anche di questo siamo a posto... Poi è davvero divertente. Basta contestare questo tema del giro e spuntate in dieci a difendere la tesi della bruciante sconfitta. Ma secondo voi un tifoso UAE si guarda indietro e vede il giro? Non ci arrivate proprio o fate finta?

Corridori
3 dicembre 2025 13:37 Ricky69
Io aspetterei, le corse le fanno i corridori , e nn è un modo di dire.A volte percorsi duri hanno limitato lo spettacolo.Poi che Simon yates sia una seconda linea avrei da ridire visto che è da considerarsi tra i 5 migliori x le corse a tappe.

Ricky69
3 dicembre 2025 14:33 Eli2001
E' una seconda linea nella sua squadra come lo è Del Toro nella UAE. Quando ci sono Pogacar e Vingegaard nessuna delle due squadre corre con due capitani, non c'è nemmeno l'ombra del dubbio di quali siano le gerarchie. Al giro non c'erano le punte. Può essere stata una corsa bella e divertente ma mancavano i grandissimi protagonisti del ciclismo attuale. Incontestabile.

Eli2001
3 dicembre 2025 15:13 Albertone
Poi giusto. Era solo Del Toro, che per tua stessa ammissione non conoscevi ( ora lo conosci ) contro Yates. Ayuso che ha corso, non essendo piu' Uea ora e' stato radiato. Giusto. Detto da uno che manco sapeva chi era Del Toro. Fai te che esperto sei. Ma in ufficio, siete tutti cosi ?

Albertone
3 dicembre 2025 15:35 Eli2001
Erano le seconde linee, ho detto solo questo. La raccontate come una vittoria epocale ma, visti i protagonisti, è stato un appuntamento non di primo piano nella stagione 2025.

Vette altissime
3 dicembre 2025 15:49 titanium79
A distanza di tempo, vedo che il leitmotiv sponsorizzato da alcuni, è sempre quello : se non corre Pogacar è tutta una macchina del fango e chi vince è uno che vince per caso. Tour 2023, per uno scafoide rotto, trovarono un miliardo di scuse.Anno 2024, Vingegaard cade, viene indotto al coma e sta un mese in ospedale, e si riuscì nell'impresa di affermare che era un infortunio meno serio e con misteri legati alle sue notizie.
Roba da matti.
Gente che non ha nulla a che vedere con lo sport

@ albertone
3 dicembre 2025 16:53 Arrivo1991
Il gioco è sempre lo stesso : discreditare, discreditare e discreditare chiunque non vada a genio. Come ho detto più volte, ora toccherà anche ad Ayuso la gogna mediatica.

Arrivo1991
3 dicembre 2025 18:47 Eli2001
Immagino tu stia parlando di Angliru, giusto? E' la scintilla che ha innescato questa conversazione parallela. Grazie del sostegno ;-) Per fortuna qualche volta sei dalla parte del buonsenso e della logica.

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