Per Simone Gualdi è giunto il momento di fare ancora di più sul serio. Con la Japan Cup di metà ottobre, infatti, il ventenne di Alzano Lombardo ha ufficialmente concluso la sua parentesi con la formazione Devo dell’Intermarchè-Wanty e dalla prossima stagione, restando nel medesimo ambiente, difenderà i colori della compagine World Tour.
Il passo, accompagnato inevitabilmente tanto da un innalzamento del calendario quanto delle aspettative, non è di poco conto per un giovane come lui che, dopo aver fatto intravedere buone cose (4° agli ultimi Europei in linea, 3° alla Liegi Under 23) in più d’una circostanza pur senza mai riuscire a lasciare nel segno, dovrà dimostrare, crescendo progressivamente, di poter replicare certe uscite anche nella massima serie.
Le premesse, come dimostra il decimo posto di inizio 2025 in una corsa ricca di partecipanti di livello come il Trofeo Laigueglia, ci sono tutte: ora tocca a lui tramutarle in qualcosa di sempre più concreto e croccante gareggiando all’interno di una formazione che, incertezze dell’ultimo periodo a parte, potrà consentirgli di fare un’attività solida e stimolante guardando da vicino i movimenti di compagni e avversari.
Simone, ti attende la prima stagione nel World Tour: quali sono le tue sensazioni a riguardo? C’è del rammarico per non essere riuscito a vincere in questi due anni come è andata qualche corsa o prevale la soddisfazione per esser riuscito comunque a dare dei segnali importanti?
“Di base devo ritenermi più che soddisfatto di quanto fatto nei due anni da Under 23. Non sono riuscito ad alzare le braccia al cielo, è vero, ma allo stesso tempo ho ottenuto piazzamenti di rilievo in gare di un certo peso come il Campionato Europeo di categoria. Un pelo di rammarico non ci può non essere perché non conquisto una vittoria da quando ero junior ma, a questo punto, spero di coglierla nella categoria più importante”.
Passi in una squadra, l’Intermarchè-Wanty, che è stata molto chiaccherata di recente per la fusione con la Lotto: tu, pur correndo nella formazione Devo (che comunque ti ha permesso di correre in diverse circostanze anche al fianco dei pro’), hai percepito qualche problema o tensione interna?
“Indubbiamente ci sono state parecchie voci intorno a questa notizia. Fortunatamente il nostro è un grande gruppo e siamo tutti legati da una forte amicizia: questo ci ha aiutato a farci forza a vicenda per superare insieme questa situazione, pensare solo al 2025 e concludere al meglio la stagione. Da adesso in avanti ci focalizzeremo sul 2026”.
Per apprendere integralmente ciò che Gualdi ha detto nell’intervista che ci ha concesso vi diamo appuntamento alla puntata del nostro podcast Bla Bla Bike che uscirà tra qualche ora.
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