
Ancora prima di vincere, Demi Vollering aveva pianificato e immaginato ogni singolo colpo di pedale nella sua mente e tutti gli allenamenti svolti per la cronometro mondiale oggi li ha ritrovati nelle gambe, per affrontare da sola gli ultimi 37 chilometri di gara. L’olandese è campionessa europea e, dopo la delusione in Ruanda, dove ha ottenuto il bronzo nella prova a cronometro e il settimo posto nella gara su strada, oggi è lei a mettere al collo la medaglia più preziosa. «Abbiamo fatto una gara perfetta e questa vittoria non è solo mia ma è di tutta la squadra – ha detto Demi Vollering dopo la vittoria – Sono molto contenta e questo risultato arriva dopo un lungo periodo di lavoro».
L’olandese arriva da una stagione nella quale i risultati sono stati importanti, ma ha dovuto anche affrontare le critiche per il cambio di squadra e proprio a Strade Bianche, dopo la sua vittoria aveva parlato di quel malessere che l’aveva porta a lasciare il team SD Worx per indossare la maglia della FDJ-Suez.
«Oggi mi sentivo veramente bene e con le ragazze abbiamo messo in atto la nostra strategia. Volevo partire da lontano, perché sapevo che potevo affrontare il finale da sola. Mi ero allenata tanto per la cronometro mondiale e tutti quegli allenamenti mi sono rimasti nelle gambe per affrontare questo finale».
Alle fine erano rimaste solo quattro cicliste, con Demi Vollering c’erano anche la compagna di squadra Anna Van Der Breggen, Kasia Niewiadoma ed Elisa Longo Borghini. Sulla salita più lunga la Vollering ha dato delle potenti accelerate, facendo staccare tutte le altre e anche la nostra azzurra si è dovuta arrendere. «Sapevo di avere ancora le forze, quindi volevo provare ad andare via e sapevo anche di avere quella distanza nelle gambe ed è stato come fare una lunga cronometro».
L’olandese è stata perfetta: potente in salita e altrettanto in discesa e nelle curve. Ora la ventottenne di Pijnacker non vede l’ora di indossare la maglia bianca con le stelle oro e vincere con questo nuovo simbolo sulle spalle.
«Per me è stata una gara davvero bella, ho pensato un po' a tutto mentre pedalavo, ma sono riuscita a rimanere sempre concentrata. Nel finale c’era un po' di pianura con qualche curva, quindi un po' come un criterium, ma poi anche delle salite, quindi è stata davvero una bella gara. E’ stato un percorso divertente e adesso non vedo l'ora di gareggiare con la mia nuova maglia di Campionessa Europea».
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