L'ORA DEL PASTO... RWANDESE. UN GIORNO VALE L'ALTRO, MA IL 1° GENNAIO... VALE DI PIU'

MONDIALI | 24/09/2025 | 08:25
di Marco Pastonesi

Al Tour of Rwanda 2015, consultando la lista dei partenti, scoprii che Valens Ndayisenga era nato il primo gennaio del 1994, lo stesso preciso giorno-mese-anno in cui era venuto alla luce Jean-Claude Uwizeye. Invece, il primo gennaio del 1988 era nato Joseph Biziyaremye, il primo gennaio del 1993 Jérémie Karegeya, il primo gennaio del 1996 Joseph Areruya e Ephrem Tuyishirmire. E, sarà stata una pura coincidenza, anche i marocchini Lahcen Saber il primo gennaio del 1990 e Abdallah Hida il primo gennaio del 1991. Al Tour of Rwanda del 2016 alla compagnia di Capodanno si era unito un altro ruandese, Mathieu Twizerane, primo gennaio del 1991. Scartabellando, ho trovato anche Daniel Munyaneza nato il primo gennaio del 1998. In controtendenza, invece, Rugamba, che di nome fa Janvier (gennaio), ma che all’anagrafe risulta nato il 31 dicembre del 1998. Ne scrivo anche sul mio “Strade nere” (Ediciclo).


La coincidenza mi incuriosiva. Domandai perché quel prolifico primo gennaio. La risposta fu di una semplicità disarmante: il censimento veniva fatto una volta ogni tanto, e quando mancava – spesso – una data precisa, si puntava sull’anno. Poi, per comodità, si registrava il primo gennaio. Il genocidio del 1994 – un milione di morti in un centinaio di giorni - stravolse il Ruanda: certificati di nascita dimenticati, uffici anagrafici trascurati, condizioni economiche disastrose – insomma, c’erano ben altri problemi - finché, per sanare la situazione, ufficiali e genitori decisero di dare il pronti-via con una data simbolica: ogni inizio anno, cioè il primo gennaio. E anche le altre date, apparentemente più certe, potrebbero essere invece soltanto più fantasiose. Jock Boyer mi spiegava che le date di nascita dei suoi corridori erano molto approssimative, e spesso tirando indietro non giorni o mesi, ma anni. Anche Adrien Niyonshuti probabilmente aveva un paio d’anni più di quelli documentati e certificati. Poi Boyer mi confessò la sua complicità: “Quando c’è stato da assegnare una data di nascita a un nostro corridore, di cui si conosceva solo il nome, Innocent Uwanumgu, mi sono lasciato ispirare dalla scritta sulla T-shirt che indossava: rock show. Allora ho cercato la data di nascita di Rocky, cioè di Sylvester Stallone, e così Innocent risulta al mondo dal 6 luglio, come Sylvester-Rocky, del 1993, come dovrebbe essere, più o meno”. Le cose sono andate avanti. Dei 12 corridori (tutti ruandesi) che nel Tour of Rwanda 2021 formavano la Skol Adrien Cycling Academy, sei erano nati il primo gennaio: Eugene Gashiramanga del 1996, Moise Mugisha del 1997, Shemu Nsengiyumva e Swayibu Kagibwami del 2000, Jean Eric Habimana e Ramadhan Niringiyimana del 2001.


Forse un giorno vale l’altro. Voi europei avete l’orologio, mi dissero al Tour du Faso, noi africani abbiamo il tempo. E il tempo è eterno.

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Così come era successo ai Mondiali di Kigali, Remco Evenepoel ha dovuto subire un’altra sconfitta e accontentarsi di un secondo posto alle spalle di Tadej Pogacar. Lo scorso anno era arrivato secondo alle spalle dello sloveno al Giro di Lombardia,...


Seconda prova del Trittico Lombardo, oggi è Legnano ad essere protagonista con la 106a Coppa Bernocchi – 49° GP Banco BPM. Appuntamento nella centralissima Piazza Tosi per raggiungere poi San Giorgio su Legnano (2 km) dove verrà data la partenza...


Il corridore che più di tutti ha deluso in questi Campionati Europei è senza dubbio Jonas Vingegaard, che si è ritirato quando mancavano 110 km dalla fine della corsa. Il danese probabilmente si è presentato con una preparazione non adatta...


Davanti alle Petronas Towers Aaron Gate è sfrecciato come un fulmine rompendo ancora una volta le regole del Tour de Langkawi che per il secondo giorno consecutivo non ha visto disputarsi una volata. Un fatto raro, praticamente impossibile, ma che...


Rivoluzionaria. Ha raddoppiato l’età di chi poteva pedalare, ha triplicato il numero di persone di chi pedala, ha moltiplicato il mercato delle biciclette. Perché ha accorciato le distanze e ha ridotto i dislivelli. E così ha sconfitto anche pregiudizi e...


Il 23 novembre, Monaco ospita la quinta edizione di BEKING, ormai affermato come l’appuntamento che chiude la stagione ciclistica internazionale. Nato come sfida innovativa, oggi è un festival unico nel panorama sportivo mondiale, capace di trasformare le curve leggendarie del...


Un’atmosfera da ciclismo eroico mancava da tempo ai circuiti dell’ASD Romano Scotti, complice un clima sempre più caldo nelle prime settimane d’autunno, che da sempre caratterizzano le kermesse nazionali ideate da Fausto Scotti. Eppure, la montagna del Tarvisiano, nel cuore...


La stagione ciclocrossistica 2025-26 è iniziata da poco tuttavia la squadra Fas Airport Services-Guerciotti-Premac continua a dominare le gare riservate a ragazzi e ragazze della categoria Juniores. Ieri i figli d’arte Giorgia Pellizotti e Patrik Pezzo Rosola hanno trionfato a...


Dopo essere rimasto per 100 chilometri in testa alla corsa, prima in compagnia di altri corridori in quella che è risultata la fuga decisiva della corsa, poi nel finale assieme a Uguccioni, Matteo Paltrinieri del Team General System ha vinto...


Quando la pioggia si scatena, ci vuole il meglio degli atleti per alla fine batterla. E’ quanto è successo alla 68.a LUGO – SAN MARINO che la Società Ciclistica Francesco Baracca di Lugo, ha oggi posto in corsa con la...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024