GIANETTI: «BARONCINI PROGRESSI CONTINUI». AGOSTINI: «GRAZIE INEOS, MA SUGLI ORGANIZZATORI BISOGNA RIFLETTERE».

VUELTA | 25/08/2025 | 08:00
di Pier Augusto Stagi

Come sta Filippo Baroncini? Meglio, molto meglio. Lo dicono Mauro Gianetti e Andrea Agostini, lo dice tutto lo staff della Uae Team Emirates XRG che ha vissuto dal 6 agosto scorso giorni di angoscia. «Possiamo dire che il peggio è passato, ma bisogna portare un po’ di pazienza, non bisogna avere fretta: Filippo deve prendersi tutto il tempo necessario per guarire – dice a tuttobiciweb il team leader della squadra emiratina Mauro Gianetti -. Quello che gli è capitato non è una semplice caduta, oggi possiamo dirlo: il peggio è alle spalle e Filippo ha un carattere pazzesco, ci sta sorprendendo per come sta affrontando questo momento così delicato».


Caduto il 6 agosto scorso al Giro di Polonia, il romagnolo è attualmente ricoverato a Niguarda dove il 19 agosto scorso ha subito due delicatissimi interventi chirurgici: uno maxillo-facciale e l’altro alla colonna vertebrale (in Polonia a Walbrzych, era stato operato alla clavicola). «Il volto era sfigurato e non potete immaginare cosa sono riusciti a fare al Niguarda il professor Gabriele Canzi, specialista maxillofacciale e il chirurgo Davide Colistra – ci racconta sempre Gianetti -. Hanno fatto qualcosa di incredibile, in oltre 11 ore di intervento: oggi la scienza medica ha fatto dei passi da gigante in avanti pazzeschi. Si fanno cose che fino a qualche anno fa era inimmaginabile. Non voglio entrare nei particolari, perché non è il caso, ma vi assicuro che hanno fatto qualcosa di eccezionale».


Gli fa eco Andrea Agostini, Chief Operating Officer del team. «Quello che è accaduto a Filippo ha dell’incredibile e ci pone davanti a qualche interrogativo, forse anche a più d’uno. Intanto si parla tanto di sicurezza, e si mettono al centro della discussione sempre e solo le squadre e i corridori che vengono anche puniti, oltre ai mezzi meccanici, con la proposta della riduzione dei rapporti, ma mi chiedo: gli organizzatori sono esenti da tutto? Non accuso nessuno, ma faccio delle domande, forse è il caso di sedersi per parlarne con assoluta serenità. Prima di essere trasportato all’ospedale, Filippo è restato vigile per terra per oltre quaranta minuti, Mauro (Gianetti, ndr) lo sa bene e ha preso in mano la questione, ma non si è capito perché era stato caricato su un’ambulanza e poi non trasportato al nosocomio più vicino come imponeva il caso, in attesa che ne arrivasse un’altra. Il volto di Filippo era sfigurato, con una botta così sul cranio non si poteva aspettare tutto quel tempo. Poi vorrei dire un’altra cosa: in questa vicenda, c’è da ringraziare il medico della Ineos, il dottor Robert Kempers, e Michal Kwiatkowski. Miki, che era finito a terra con Pippo e altri corridori, è stato raggiunto immediatamente dal suo medico societario che era lì vicino, ma il ragazzo si è preoccupato di dirgli che lui stava bene e non necessitava di nulla, ma di soccorrere Filippo, perché si era accorto immediatamente che la situazione era drammatica. Il dottor Kempers è stato eccezionale, ha svolto lui le prime operazioni di soccorso e noi non possiamo che essergliene grati, a conferma che il ciclismo è una grande famiglia, dove la competizione è fortissima, ma nei momenti importanti ci siamo tutti».

Per la cronaca, Filippo sta bene, parla e incontra parenti e amici. Il morale è alto, a giorni potrebbe essere dimesso.


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COMMENTI
Agostini
25 agosto 2025 09:22 Àaaaaaa
Non accusa nessuno ( secondo lui ), ma discute la prassi medica di dove e come trasportare un ferito ! Queste affermazioni, danno fastidio, perche' in campo medico ci sono fior di professionisti !!!! E vanno rispettati

Giuro non capisco
25 agosto 2025 10:39 ghisallo34
Ma cosa c'entra mischiare sicurezza in corsa con il ricovero del ragazzo, indicando gli organizzatori ?
Capita la gravità della situazione, tutti si sono mossi nel modo piu' celere possibile, tant'è che fortunamente Filippo potrà stare bene.
Le sue domande, caro Agostini, le faccia 1:1 con chi si è occupato della salute del ragazzo, non tramite un articolo a cui queste persone non possono rispondere.

@ghisallo34
25 agosto 2025 11:34 CarloBike
La penso come te. Anche perchè se Agostini ha dei dubbi, può fare delle azioni nelle opportune sedi per chiarire l'accaduto.
Io, e parlo per me, sono contento che il ragazzo sta meglio.
Il resto del racconto di Agostini è la sua versione.
Sarebbe bello poter sentire gli organizzatori cosa hanno da dire.

I team hanno megabudget ma intorno si è rimasti a prima
25 agosto 2025 11:51 Bullet
Inizio a pensare che, come per la vigilanza fuori corsa del materiale tecnico, è il caso di iniziare ad investire su soccorso medico di alto livello e specializzato sui traumi dovuti ad incidente ciclistico direttamente legato a UCI e team che segua tutte le corse. I budget ormai sono in stile f1 o motogp e là funziona così, iniziò il dottor Costa con una struttura altamente specializzata che si spostava di gara in gara proprio per dare un servizio professionale ed efficiente in tutti i luoghi e con esperienza diretta su quel tipo di sport. Si facesse mai una superlega di ciclismo con poche gare selezionate credo sarebbe uno dei punti da introdurre e parlo di superlega solo perché con un nuovo gestore si possono modificare più velocemente gli stantard anche se nulla vieta che venga già fatto ora col wt.

Aggiungo
25 agosto 2025 13:12 Bullet
Sia chiaro che il mio commento non era per giudicare i soccorsi del caso ma per far capire cosa bisognerebbe fare visto che ormai il ciclismo è sempre più vicino ad altri sport molto più ricchi da cui si può prendere spunto su molti aspetti anche perché questo ciclismo, e parlo di velocità e numero di cadute anche pesanti, non è più quello di 20 anni fa.

Caro Agostini
25 agosto 2025 21:22 Arrivo1991
Il detto/non detto è una brutta forma di dire le cose.
Se ha cose da dire su chi ha soccorso il ragazzo, dica tutto.
Ovviamente vorrei sentire gli altri, non come la storiella di quella che accusava di essere stata investita e trascinata ai campionati Italiani su strada, salvo che poi alla smentita del collegio di giuria, guardacaso, non si è piu' approfondita la questione.

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