
Mirko Bozzola ha tagliato il traguardo di Cantù praticamente incredulo, un terzo posto che vale d’oro e soprattutto gli dà una carica incredibile. Ad aspettarlo dopo l’arrivo, insieme allo staff della S.C. Padovani ci sono Paolo ed Alessandro Guerciotti pieni di orgoglio nel vedere un grande risultato da un atleta che corre su una loro bici. Diciamolo chiaro e tondo, non è da tutti raggiungere un podio alla prima partecipazione al Giro Next Gen e Mirko Bozzola lo sa benissimo.
«Sono contentissimo di questo risultato, è un bel podio e siamo ad una tappa del Giro next gen e non capita tutti i giorni. Sulla carta sembrava una corsa facile, ma in realtà non era assolutamente così, c’erano molte curve e la velocità era altissima, era fondamentale restare tranquilli – spiega Mirko Bozzola a tuttobiciweb – la fuga ci ha messo in difficolta e credo che le squadre degli uomini di classifica abbiano aspettato un po’ troppo e quando sono entrate in azione ormai era tardi. Nel finale mi sono accodato ad un trenino, ho trovato un buco e mi sono infilato. Ci tenevo tanto a fare bene»
C’è stata una piccola festa in corso nella zona riservata alla S.C. Padovani, uno dopo l’altro arrivano tutti i compagni di squadra di Mirko Bozzola a congratularsi con lui, una gioia continua che riempito di morale tutto il team. È un’altra grande soddisfazione per il ventunenne di Novara che una decina di giorni fa ha trionfato nella classifica finale del Giro di Campania. «Sicuramente sono uscito dal Giro di Campania con un’ottima forma, ma purtroppo iri nella cronometro mi sentivo un po’ ingolfato, era come se le gambe non volevano girare. Oggi sapevo che sarebbe stata una tappa in cui potevo fare bene e così ci ho provato, quando c’è il caldo mi trovo bene e riesco a crescere di condizione» aggiunge Bozzola che sta capendo che atleta potrebbe diventare e in questa ottica la sesta tappa con arrivo ad Acqui Terme potrebbe essere perfetta per le sue caratteristiche. «Credo che in vista delle ultime due giornate particolarmente difficili le squadre degli uomini di classifica ci daranno un po’ di spazio. Mi rendo conto che il livello è altissimo, sarà fondamentale prendere la fuga giusta.»
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