
Partirà da Verres (Aosta), la ventesima tappa del Giro d’Italia 108. Anche quest’anno, per il 23° anno consecutivo, Banca Mediolanum è sponsor ufficiale del Gran Premio della Montagna, riconfermando il suo legame con la Maglia Azzurra e con una delle manifestazioni sportive più amate dagli italiani.
Confermata anche per il 2025 una nuova edizione di “Un giro nel Giro”, l'iniziativa di pedalate amatoriali dedicata a clienti e appassionati di ciclismo, organizzata da Banca Mediolanum lungo le tappe del Giro d’Italia. Un'occasione unica per vivere in prima persona l'atmosfera del Giro, anticipando la corsa e pedalando a fianco dei grandi campioni che hanno fatto la storia del ciclismo italiano: Paolo Bettini e Dalia Muccioli.
L’appuntamento è sabato 31 maggio a Perosa Argentina (Torino), presso lo stand Mediolanum in Piazza III Alpini, alle ore 10:15. La partenza della pedalata è fissata per le ore 10:45, con arrivo previsto a Sestrière sulla linea dove poco più tardi si contenderanno la vittoria i professionisti, al termine di un percorso montano lungo 37 km. L’iniziativa è stata organizzata da Nicola Vallardi, Regional Manager del Nord Ovest di Banca Mediolanum.
“STORIE SU DUE RUOTE: PAROLA DI CAMPIONE”. La classifica generale della corsa rosa quest'anno si deciderà sul Colle delle Finestre, la Cima Coppi del Giro d'Italia 2025. Dal 1965, cinque anni dopo la morte del Campionissimo, si chiama così la vetta più alta del Giro d'Italia, che assegna 50 punti per la classifica dei Gran Premi della Montagna, il massimo per chi ambisce alla maglia azzurra.
«Con i suoi 8 km di sterrato, pendenza media del 9,2%, massima del 14%, il Colle delle Finestre è durissimo e verrà affrontato anche dai clienti di Banca Mediolanum più allenati e coraggiosi. Dall'alto dei suoi 2.178 metri di quota è la salita più temuta di tutta la corsa» spiega Dalia Muccioli, scalatrice nata.
«Qui Alberto Contador nel 2015 andò in crisi e si difese. Nel 2005 Paolo Savoldelli vinse il Giro e commentò: “Ho perso 10 anni di vita” - ricorda Paolo Bettini. - Nel 2018 Chris Froome attaccò a 80 km dal traguardo e, solo contro tutti, andò a vincere il Giro. Al mattino aveva 3'22” dalla maglia rosa, che in un giorno perse quasi 39'. Era Simon Yates, attualmente in lotta per il podio finale di Roma: sette anni dopo, ritorna su questa salita infernale che solo per uno diventerà il paradiso».
Da queste emozioni nasce “Storie su due ruote: parola di campione”, il nuovo spazio curato da Banca Mediolanum. In ogni tappa, uno dei nostri testimonial condividerà un ricordo, un aneddoto, un legame personale con i luoghi attraversati dal Giro. Un racconto corale fatto di strade, fatica e bellezza, dove ogni pedalata parla di passione, memoria e orgoglio.ì
“FRAGILI, MA POTENTI”. IL PROGETTO DI FONDAZIONE MEDIOLANUM PER IL FUTURO DEI BAMBINI CON DISABILITA’ NEUROLOGICHE
Nel 2025 Fondazione Mediolanum rinnova il suo impegno a favore dell’infanzia sostenendo “Fragili, ma potenti”, la nuova raccolta fondi dell’anno. Il progetto nasce per garantire a 1.064 bambini con condizioni neurologiche complesse e alle loro famiglie un percorso personalizzato di riabilitazione e sostegno, in collaborazione con tre realtà d’eccellenza: Fondazione Don Gnocchi, Fondazione Fight The Stroke e Fondazione TOG.
“Fragili, ma potenti” si rivolge a minori che convivono con difficoltà cognitive, motorie e comunicative, causate da lesioni genetiche, congenite o da traumi perinatali. La campagna offrirà loro accesso a trattamenti riabilitativi innovativi, integrati a tecniche tradizionali, con l’obiettivo di far emergere e valorizzare le loro potenzialità inespresse. Il progetto prevede inoltre un percorso di supporto psicologico dedicato ai genitori, per accompagnarli nel delicato compito di crescere e sostenere un figlio con disabilità complessa. Anche quest’anno Fondazione Mediolanum raddoppierà i primi 60.000 euro raccolti, moltiplicando l’impatto di ogni donazione.
Il Giro d’Italia sarà un’occasione speciale per sensibilizzare il pubblico lungo tutto il territorio nazionale, portando il messaggio del progetto direttamente tra le persone e promuovendo una cultura della cura e dell’inclusione.
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