GATTI & MISFATTI. BETTIOL È IL «PROCESSO» POSSIBILE

GIRO D'ITALIA | 26/05/2025 | 13:00
di Cristiano Gatti

Noi di tuttobiciweb siamo gente strana, ci piace dire che una cosa ci piace quando ci piace, sia essa una tappa, un Giro, un corridore, un “Processo alla tappa”. Naturalmente, essendo gente così strana, ci piace anche dire che una cosa non ci piace quando non ci piace. E' una faccenda talmente eccentrica, in questi tempi di guerra tra bande, di partiti presi, di interessi sommersi, di certezze e verità da una parte sola (la propria), che può persino risultare incomprensibile. Ma così siamo, grazie al direttore Stagi che interpreta e tutela questa stramberia, e proprio ci è impossibile cambiare.


Dunque, venendo al dunque: eccomi qui a parlare volentieri di un sussulto – non posso dire un Rinascimento, questo non proprio – del “Processo alla tappa”, che per due terzi del Giro si era segnalato come il nulla cosmico. Il conduttore Fabretti deve aver intuito qualcosa, tant'è vero che ha siringato nel ruolo di agit-prop il collaudato Beppe Conti, col quale si può essere d'accordo e in disaccordo (non è mai questo il problema, nel libero confronto delle idee), ma sicuramente muove le acque con temi e argomentazioni di stretta attualità. Di più, nel giorno dell'insediamento di Conti, Fabretti ci ha messo sopra anche la briscola di Bettiol, attualmente in attesa di un Rinascimento suo personale (è molto in attesa anche la sua squadra, l'Astana...).


Allora: improvvisamente, il sussulto. Quel giorno, a Gorizia, ci fu la caduta di Tiberi che portò al ritiro di Ciccone, e proprio quel giorno per combinazione il “Processo” tornò a sembrare un vero vero “Processo”.

Lo voglio dire senza tanti eufemismi: in attesa che Bettiol torni ad essere un corridore degno della sua fama, lì si è rivelato in pochi minuti il miglior opinionista degli ultimi anni. Linguaggio sciolto, niente luoghi comuni del genere il Giro è ancora lungo, può succedere di tutto (per quelli ci pensano i titolari della squadra), Bettiol è andato dritto sul tema e non si è mascherato dietro le possibili reazioni dei colleghi, le convenienze dell'ambiente, il calcolo delle amicizie: liberamente e serenamente, ha spiegato subito che per certe cadute i corridori dovrebbero fare un esame di coscienza, eccetera eccetera. E' un'opinione, non una verità, tanto meno un dogma. Ma dannazione è un'opinione argomentata, forte, che difatti poi ha smosso le acque e ha scatenato una vera discussione.

Non è la scoperta dell'America, è la scoperta dell'acqua calda, ma se dio vuole il “Processo” ha ri-scoperto la sua anima e la sua natura. Io non posso dire se Fabretti abbia semplicemente imbroccato per pura botta di sedere il tipo e il giorno giusto, ma almeno l'idea di cambiare qualcosa in corsa è sua, e non può essere frutto del caso. Questo, da solo, gli fa onore.

Peccato, un vero peccato, che Bettiol sià già sparito. Toccata e fuga. Resta almeno Beppe Conti, sul quale grava il pesante compito di risollevare la discussione zavolesca in un circolo moscio e conformista, prudente e timoroso, piatto e scontato. Vai Beppe, sei tutti noi. Quanto a Fabretti – parere spassionato – oso dargli un consiglio: si tenga segnato il nome di Bettiol. E' di gran lunga il miglior opinionista su piazza. Magari, un domani, se non prevale sempre la logica dell'amico dell'amico, c'è la soluzione già pronta. Ovviamente non sono il procuratore di Bettiol, non chiedo provvigioni. Sono un telespettatore abbonato che chiede il minimo sindacale per quello che paga.


Copyright © TBW
COMMENTI
La corsa è un dettaglio
26 maggio 2025 13:17 Bullet
Non ho capito se è più importante la corsa o il processo. C'è un Giro d'Italia che entra nel clou con un giovane in rosa che si sta presentando come un campione e si parla di uno che non è neanche in corsa....vai a capire.

Bettiol è una certezza
26 maggio 2025 13:59 Logan1
Mi era piaciuto molto nelle dirette di Lello Ferrara e questa è stata la conferma.
A fine carriera lo chiamarei al commento tecnico se fossi io a dirigere la rai

Chiamate Umberto Martini...
26 maggio 2025 14:18 canepari
È uno che sa mettere l'impertinenza giusta e la leggerezza concreta in quello che fa. In pochi mesi è passato da colorista principe a opinionista competente. ....e crescerà ancora....
D'altronde nessuno, a parte il sottoscritto e pochi altri, credeva in Del Toro...e adesso è lì che si gioca il Giro...

Domanda senza polemica + Martini
26 maggio 2025 16:03 Cyclo289
Fatti 100 i telespettatori che guardano la diretta della tappa (sommando rai ed Eurosport), quanti sono quelli che si guardano il Processo?
Non vorrei che si attribuisse troppa importanza ad una trasmissione messa in palinsesto tanto per fare.

@canepari: Umberto Martini ancora ha molto da imparare (basta sentirlo quelle poche volte in cui è l'unico telecronista) ma ha qualità, anche secondo me.
Il dubbio è che l'impertinenza e la leggerezza si perderebbe se dovesse assumere ruoli di maggio importanza di quelli per ora che gli danno.

Bettiol una splendida carriera come opinionista davanti
26 maggio 2025 18:17 TourBike
Da come si esprime e si pone è lecito pronosticare un bel futuro da opinionista. Però adesso ci piacerebbe che come ciclista si facesse apprezzare al livello di quel Fiandre.

Faccia tosta
26 maggio 2025 18:48 Pino1943
Si tutto giusto,però appena critichiamo qualcosa che vi può disturbare non pubblicate il commento.

@Canepari
26 maggio 2025 19:28 Frank46
Se intendi dire che prima che iniziasse il Giro lo davi come favorito chapeau. Se invece lo hai fatto da quando ha preso la rosa lo hanno fatto in tantissimi.
Di sicuro dopo la tappa del Grappa ora quasi tutti lo danno come favorito.
Ora come ora sarebbe più difficile credere il contrario.

Io credo il contrario. Per me non lo vince lui, perché comunque le tappe vere ancora le devono fare. Certo Roglic, Ayuso e Tiberi non sembrano messi bene. Simon Yates si è visto poco ma sta messo benissimo in classifica e insieme a Del Toro è uno dei pochissimi a non dover fare i conti con delle brutte cadute.
Carapaz dopo di Del Toro sembra quello più reattivo, però Carapaz sa già come si vince un GT e di podi nei GT ne ha fatti svariati, tra Giro, Tour e Vuelta.

Da Italiano spero che Tiberi si riprenda bene ma anche se lui si dovesse riprendere, Del Toro dovesse cedere, Ayuso e Roglic dovessero essere troppo acciaccati, rimane comunque il fatto che Carapaz gli sta davanti, le crono sono finite e in salita di certo Tiberi non è superiore a Carapaz. Inoltre c'è questo Simon Yates stranamente sornione ma sempre assieme ai migliori.

Fatta anche questa
26 maggio 2025 21:27 Commenti
E anche oggi l'Aldo Grasso Grasso de noartri ha fatto la sua recensione....

Io
26 maggio 2025 22:36 Bicio2702
tifo per Simon Yates.
Il Giro se lo meriterebbe lui, per le volte che ci ha provato o onorato nonostante i fallimenti.

Cyclo289
27 maggio 2025 08:23 fransoli
Il 10%
Concordo su Umberto Martini, per quanto riguarda i giornalisti telecronisti l'unico in grado è pancani, non capisco l'alternanza se poi ci si trova a dover sentire gente peggiore

Gia
27 maggio 2025 08:35 kristi
Non fosse altro che WvA dice la stessa cosa da due giorni . Ah già , corre in visma quindi va oscurato . Eeeee ma bettiol

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Soltanto ieri la Francia aveva scoperto la sua stella, oggi Maeva Squiban ha calato la doppietta prendendosi la settima tappa del Tour de France Femmes. La ventitreene del Team Uae Adq era prima entrata nella fuga di giornata ed ha...


La sicurezza per i corridori può passare anche per un ticket? La proposta è avanzata da Richard Plugge, il general manager della Visma Lease a Bike. Motivo scatenante della riflessione: la discesa dei corridori del Col de la Loze al...


Un figlio d'arte sulla celebre vetta francese di La Planche des Belles Fille. A vincere la seconda tappa del Tour Alsace è stato lo spagnolo Markel Beloki figlio di Joseba Beloki, tre volte sul podio del Tour de France (3°...


Con la sessione mattutina e l’assegnazione degli ultimi 4 titoli in palio, si sono conclusi sulla pista del Velodromo Enzo Sacchi a Firenze organizzati dalla società fiorentina Pol. Virtus Settimo Miglio del presidente Paolo Traversi, i Campionati Italiani Giovanili iniziati...


Luca Papini sarà il nuovo Segretario Generale della Lega del Ciclismo Professionistico. La notizia giunge a margine del Direttivo LCP svoltosi nella giornata del 31 luglio, il quale ha approvato all’unanimità la nomina della nuova figura. Quarantatré anni, da...


Il Team Bahrain Victorious annuncia la firma di Attila Valter che arriva con un contratto triennale a partire dalla stagione 2026. Il 27enne ungherese, pluricampione nazionale di ciclismo su strada, porta con sé una vasta esperienza e una grande abilità...


Ben Healy ha vinto in maglia gialla la 34sima edizione del Grand Critérium de la Ville de Dijon inserito nel nutrito calendario dei Criterium Post Tour. L'irlandese della EF Education EasyPost si è imposto per distacco anticipando il campione francese...


Il belga Jasper Stuyven indosserà la maglia della Soudal Quick-Step per i prossimi tre anni. Jasper è diventato professionista nel 2014 e si è affermato come uno dei corridori più solidi del gruppo, il momento clou della sua carriera finora...


La puntata di Velò andata in onda ieri sera su TvSei è stata particolarmente interessante: si è parlato soprattutto di Tour de France di Vuelta España e naturalmente di tanto altro ancora con Luciano Rabottini, Riccardo Magrini e Silvio Martinello. Come sempre a...


Per un commissario tecnico a tutto campo, una telefonata a tutto campo. Dopo aver interpellato la scorsa settimana i suoi colleghi Bragato e Quaranta in seguito agli Europei giovanili nel velodromo portoghese di Anadia, questa settimana con Dino Salvoldi abbiamo...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024