GATTI & MISFATTI. IL BATTIBILISSIMO PO(LLO)GACAR

TUTTOBICI | 22/03/2025 | 17:55
di Cristiano Gatti

E la chiamano noia. Via, spazzati via come fosse passato l'uragano Mary tutti i triti e lisi luoghi comuni del giorno d'oggi. Noiosa la Sanremo, sette ore inutili, una corsa ormai anacronistica, cosa aspettano a cambiare il percorso, a inserire altre salite, come no, magari il Colle delle Finestre e il Fedaia. E poi noioso Pogacar, sempre lui, sempre lo stesso, la morte del ciclismo incerto ed emozionante, come si fa ad amare un campione così...


Via, spazzato via tutto il ciarpame delle prefiche addolorate, cancellato da un'edizione stratostefrica, che dalla Cipressa in poi mette davanti il mejo del branco e fino all'ultimo metro non ti lascia respirare. Avrebbero scritto le gazzette di una volta: magnifica edizione d'esordio, in una grande cornice di folla, della nuova corsa per velocipedisti Pavia-Sanremo, che si candida a segnare con il suo spettacolo e il suo prestigio il luminoso futuro di questo sport. Uscendo dall'enfasi della retorica da Istituto Luce, guardiamola e prendiamola per quello che è, questa psichedelica Pavia-Sanremo della generazione Z. Un regalo di tre atleti eccelsi, questo Van Der Poel sicuramente signore indiscusso delle corse in linea, questo Ganna spaventosamente forte e intelligente, orgoglio e consolazione d'Italia, e poi certo, sua Noia Teddy Pogacar, il favoritissimo scontato, scontato almeno quanto i suoi attacchi sulla Cipressa e sul Poggio, così da fare selezione neanche fosse un Fiandre, ma in questo caso con una variante che manderà in estasi i suoi (numerosi e rosiconi) detrattori: non c'è santo, stavolta è Teddy Po(llo)gacar, fatto e finito, in tutto e per tutto.


Nella Sanremo dello show e dei fuochi d'artificio, forse è proprio questo il botto più rumoroso e più colorato: Pogacar che prima fa di tutto per non consentire il rientro di Ganna (e ci sta), ma poi il Pogacar che costruisce uno sprint da campione del mondo degli impiastri. Ognuno può raccontarsela a modo suo, lui stesso avrà spiegazioni indiscutibili, ma la libertà è magnifica perchè tutti possono farsi un'idea personale. La mia è questa: Pogacar butta via tutto nell'ultimo chilometro, anche meno, con quella decisione estrema di lasciare metri a Van Der Poel, contando probabilmente di sfruttare la scia di Ganna per la rimonta. Ma è evidente a tutti quanto sia ingenuo e sgangherato il calcolo geometrico: quei metri lasciati a Van Der Poel sono troppi, visibilmente troppi, anche senza misurarli con la bindella. Soprattutto perchè sono lasciati a un tizio come Van Der Poel, non l'ultimo dei fattorini al ritrovo del sabato. Difatti, a quello non pare vero, sembra incredulo come la vergine di Nazareth quando appare l'Arcangelo con il suo annuncio particolare, basta un attimo e chi lo vede più. Non è una vittoria, è una stra-vittoria su due stra-rivali, l'eroico Ganna nostro assieme al campione mondiale di ciclismo su strada e del pollame d'allevamento.

Giusto così, chi sbaglia paga, Teddy stavolta paga e Van Der Poel vince anche il duello della strategia. Tutto questo fa solo del bene al ciclismo moderno: per un giorno non dovremo sorbirci i lamenti di quelli che noia questo Pogacar, per un giorno potremo persino goderci l'imperfezione e le amnesie del nuovo Cannibale, per un giorno potremo tornarcene a casa senza l'annuale dibattito sul percorso stucchevole e banale della Sanremo.

Mettiamo tutto assieme e comunque salviamo in memoria un giorno indimenticabile. Alla fine, Teddy risulta provvidenziale e decisivo anche da battuto. Nella versione pennuta del pollo iridato.


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COMMENTI
Lega un po' bassa
22 marzo 2025 18:13 maurop
Questi pezzi fatti apposta per suscitare discussioni e moltiplicare gli accessi al sito alla lunga sono un po' stucchevoli. Va bene che si fa per lavoro ma Cristiano Gatti può farlo molto meglio che non dando del pollo a Pogacar per indurre i polli come me a rispondere eccetera eccetera. Ognuno potrebbe fare ugualmente bene la propria parte senza con ciò dover scomodare questi e altri animali da cortile.

Articolo osceno
22 marzo 2025 18:30 vecchiobrocco
Pogacar non è nemmeno riuscito a uscire dalla scia di Ganna. Semplicemente era cotto dopo una gara sensazionale. E poi quanti hanno battuto MVDP in volata ristretta negli ultimi anni? Ha imparato la lezione al Fiandre con Asgreen e adesso è semplicemente implacabile

(In)competente
22 marzo 2025 18:44 VanDerPogi
Se ti porti Van Der Poel in volata sei morto. 10 volte su 10 vince lui. Con una volata di 250 metri ha quasi strappato Ganna dalla sua scia. Cosa poteva fare Pogacar? Attaccare come un dannato in salita e superare di staccare tutti. Ne è mancato uno solo alla Sanremo perfetta, ma Van Der Poel oggi sul Poggio non lo staccavi

Ma che articolo è?
22 marzo 2025 18:57 Panassa
Ma che senso ha questo articolo. Appena 2 parole su ganna. Poi tutte considerazioni strane. Boohh. Nemmeno riesce a godersi la corsa il signor gatti!!!

Mah
22 marzo 2025 19:14 Ruggero
Francamente non capisco per vogliate fare polemica sempre comunque e con chiunque, primo il Sig. Gatti scrive sempre così, è il suo stile, secondo ha fatto icomplimenti a tutti, terzo alzi la mano chi almeno per un attimo non ha pensato che Pogacar è stato un po' pollo.

Alla fine
22 marzo 2025 19:37 Greg1981
Alla fine ha vinto Mvdp. Lo sa ?

Normale
22 marzo 2025 22:31 libero pensatore
Se sono al massimo tutti e due alla Sanremo vincerà sempre Van Der Poel come alla Liegi o Lombardia vincerà sempre Pogacar, comunque gara bellissima e onore a Ganna

Ma quando mai?
22 marzo 2025 23:03 Franco P.
Pogacar non ha sbagliato la volata (forse Ganna, lui si) semplicemente non ne aveva di più. Lui sapeva di avere perso nel momento in cui non è riuscito a staccarlo sul Poggio. Punto.

Gatti
23 marzo 2025 07:57 VERGOGNA
imbarazzante.... non ho altro da aggiungere. ovviamente seguirà censura 🤡

Si puo' perdere
23 marzo 2025 14:49 rufus
Si puo' perdere da uno come MVDP, non e' certo un disonore. Pogacar non ne aveva piu' dopo i ripetuti tentativi di staccarlo, la volata non ha avuto storia. Ricordo solo Asgreen al Fiandre e Pedersen l'anno scorso alla Gand-Wewelgem battere MVDP in volata a due. E' migliorato tantissimo sotto l'aspetto tattico, fino a alcuni anni fa sbagliava i tempi, ora e' una macchina. Ganna ha fatto il massimo, continuamente a rincorrere per meta' Cipressa e tutto il Poggio, quando infine e' rientrato e' partita la volata. Non credo potesse fare diversamente.

Gatti
23 marzo 2025 14:54 Greg1981
Pogacar in volata non é fermo ma é battuto da tanti. E mi fermerei a celebrare chi ha vinto. A parti invertite,oggi c'erano articoli a profusione sullo sloveno.

Il momento di fermarsi
23 marzo 2025 18:06 carloprimavera
Gatti, le rinnovo l'invito a considerare l'idea di lasciare spazio ai giovani, questi pezzi sono sempre più livorosi, parziali e imbarazzanti. Glielo dico da molto più vecchio di lei, lasci un bel ricordo giornalistico di sé, cordialità

I soliti leoncini...
23 marzo 2025 23:10 Ottavo Pianeta
Sarei disposto a pagare per vedere Gatti davanti a Pogacar mentre gli illustra la sua tesi e lo chiama Pollogacar...

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