PIDCOCK. «CI STIAMO MUOVENDO NELLA DIREZIONE GIUSTA. IL FAIR PLAY? L'AVREI ASPETTATO ANCHE SE NON FOSSE STATO POGACAR». VIDEO

PROFESSIONISTI | 09/03/2025 | 08:37
di Francesca Monzone

Fino a tre mesi fa Tom Pidcock non aveva una squadra e il suo futuro sembrava incerto. Poi a dicembre è arrivato l’ingaggio con la Q36.5 ed è subito arrivato il desiderio di fare bene. L’occasione è presto arrivata e a Strade Bianche, Pidcock si è presentato come l’unico corridore capace di mettere pensiero ai programmi di Tadej Pogacar. La vittoria per il britannico non è arrivata, ma il suo risultato è sicuramente un segnale importante, perché su un percorso duro come quello degli sterrati senesi è stato l’unico capace di duellare con il campione del mondo.


«Volevo provarci, e ho anche fatto uno sforzo importante per riuscirci: sono andato abbastanza vicino alla vittoria, ma alla fine Tadej è stato ancora una volta troppo forte nel suo ultimo attacco, nonostante la sua caduta a 50 chilometri dal traguardo».


Per Pidcock questo secondo posto ha un sapore agrodolce, perché se da una parte ha dimostrato di poter tenere testa a Pogacar, dall’altra parte non ha potuto esultare per una vittoria che desiderava molto. «Sono felice, ma allo stesso tempo deluso. Questo piazzamento ha un sapore un amaro e un po’ dolce ma adesso so anche che posso migliorare e la prossima volta potrei essere io a vincere».

Tadej Pogacar è caduto quando mancavano un po’ meno di 50 chilometri dal finale e  Pidcock non ha voluto approfittare del momento di difficoltà dell’avversario: con gesto di fairplay ha deciso di non attaccare  e di aspettarlo.

«Quando Tadej è caduto, certo che l'ho aspettato. È un corridore che ha commesso un errore ed è anche il campione del mondo e certamente lo rispetto. Lo avrei aspettato anche se non fosse stato il campione del mondo. Non è così che si trae vantaggio in gara. E naturalmente c'era ancora molta strada da fare e non volevo continuare da solo per così tanto tempo».

Per Pidcock il risultato a Strade Bianche è molto importante, non solo per aumentare la fiducia in se stesso, ma come dimostrazione di un lavoro che sta dando buoni frutti.  «Questo risultato è un altro buon passo avanti. Ci stiamo sicuramente muovendo nella giusta direzione. E pensare che sono entrato a far parte di questa squadra, la Q36.5,   solo a dicembre, ovvero appena tre mesi fa».


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COMMENTI
Aspettato chi?????
9 marzo 2025 12:11 Cabiria
PIdcock è un ottimo corridore e forse un campione, ma non dica che ha aspettato Pogacar; diciamo che lo sviluppo della corsa gli ha suggerito di aspettarlo, anche perchè 50 km Pidcock non sarebbe mai riuscito a farli da solo. E l'unico modo per sperare di vincere era quello di aspettare quelli dietro: sfortuna per lui che dietro c'era un certo Tadeij...

Con Pogacar
9 marzo 2025 16:09 Leonk80
l'unico modo per vincere e che cada o che abbia un problema meccanico. Non ci sarebbe niente di male ad attaccarlo in quei frangenti. Specie se l'errore è dovuto a provare a seguire in discesa uno che è il miglior discesista al mondo. La corsa è corsa

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