LE STORIE DEL FIGIO. ANTONIO TORRI, UNA SICUREZZA "DIETRO LE QUINTE”. GALLERY

STORIA | 13/11/2024 | 08:06
di Giuseppe Figini

Parlando del bergamasco Antonio Torri l’intento è quello di porre nel dovuto e giusto rilievo, attraverso la sua figura, aspetti del lavoro, diciamo di “cucina”, usando un gergo giornalistico, di valenti operatori del mondo delle due ruote che, ovunque, in varie parti d’Italia, non operano alla ribalta ma si dedicano prevalentemente, dietro le quinte, agli aspetti organizzativi, tecnici e burocratici – nelle molteplici declinazioni e implicazioni - che sono richiesti per l’organizzazione di una corsa. Adempimenti di legge, a livello nazionale, contornati da un intrico, talvolta e sempre più sovente, quasi inestricabile, cresciuto nel tempo, di regolamentazioni e disposizioni attuative di organi pubblici periferici di varia natura che complicano, mancando uniformità di indirizzi ed iter burocratici univoci, consentendo a organi locali, facoltà di interpretazioni particolari, quasi personalistiche talvolta, che appesantiscono – e non di poco – il carico di responsabilità organizzative che certo non favoriscono, anzi…., la volontà di organizzare corse. Situazioni che comportano in pratica, in ultima analisi, appesantimenti dei costi e assunzioni di responsabilità, sia in visione sportiva, sia in visione di responsabilità civili e penali verso i pubblici poteri.


E sono molti ancora gli operatori-appassionati di ciclismo, ai vari livelli, che si impegnano, veri e propri “cirenei” delle due ruote in argomento.


Appartiene a questa categoria, con meritorio impegno, Antonio Torri, classe 1961, bergamasco di Albano Sant’Alessandro, nel territorio della provincia orobica verso la Val Cavallina e la Val Calepio.

Dopo la maturità classica, nel 1981, la sua passione per il ciclismo lo porta a rivestire il ruolo di segretario nella Polisportiva di Albano Sant’Alessandro occupandosi delle corse giovanili e “dando una mano” – lui dice ma in realtà è ben più di una mano – a varie società del sempre appassionato e fertile, per corse e corridori, territorio orobico, acquisendo molteplici esperienze già in ancor giovane età.

Nel 1998 crea il Team 2003, società che per diciotto anni ha organizzato la 3 GIORNI OROBICA, gara a tappe d’eccellenza, anche poi a livello internazionale della categoria juniores. Gara resa possibile dall’apporto di sponsor di rilievo e di collaboratori validi.

Pur rivestendo la carica di presidente della società Torri si è sempre occupato della segreteria, la sua “comfort zone” (si fa per dire…). Oltre alla gara a tappe della 3 Giorni Orobica sono numerose le manifestazioni di rilievo targate Team 2003 e realizzate in collaborazione con il Team Colpack, quali campionati italiani juniores su strada, campionati italiani Elite e Under 23, campionati italiani cronosquadre per allievi, declinati al maschile e al femminile anche per juniores. Anche il prestigioso Gran Premio L’Eco di Bergamo per allievi si è avvalso dell’apporto del Team 2003, così come molteplici corse per le quali non ha tenuto il conto e con Torri sempre in segreteria (ma non solo). Ricorda con piacere il premio “Organizzazione Modello” ricevuto nel 2008 nella manifestazione di Rezzato curata dal Team Rodella con il supporto di Rai Sport.

Nel curriculum di Torri compaiono anche la collaborazione di campionati tricolori giovanili di Darfo Boario Terme. Per tre anni ha coadiuvato la segreteria del G.S. Domus, di Gianni Sommariva con Angelo Francini, una sorta di “master-esame” in materia con due caratteri e personalità definibili forti, sia per competenza, sia per peculiare vivacità d’opinioni ed espressioni, nella Settimana Ciclistica Bergamasca.

Dal 1992 è iscritto all’albo dei giornalisti-pubblicisti e, per una decina d’anni, ha collaborato con Renato Fossani, sempre energico e considerato veterano del giornalismo orobico, riferimento prezioso del ciclismo a L’Eco di Bergamo e a Bergamo TV.

E, per non farsi mancare nulla, Antonio Torri ha fatto parte del consiglio direttivo, poi vicepresidente, del Consiglio Provinciale FCI di Bergamo.

In tutto questo Antonio Torri ha sempre mantenuto il suo abituale “basso profilo” d’atteggiamento, non di qualità, interagendo sempre con garbo e discrezione con tutti.

Ringrazia soprattutto tutti coloro che con lui hanno e continuano a collaborare con autentica passione e la dovuta, attenta, scrupolosa, professionalità che è la cifra distintiva della sua passione ciclistica che rifugge la ribalta ma privilegia la concretezza, la precisione, la conoscenza della materia e il dei vari ruoli e degli adempimenti collegati alla funzione di “bravo segretario” che Torri interpreta al meglio, sempre con ancora fresca passione e dedizione.

In corsa sarebbe definibile come il perfetto “uomo-squadra”.

Professionalmente (sì perché lavora anche…), opera quale libero professionista nel settore commerciale della ferramenta.

 

 

 

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