LA «BORRACCIA D'ORO»CHIUDE I BATTENTI. PATRON BISIGATO: «LA LASCIO A CHI VUOL PRENDERSENE CURA»

PREMI | 28/10/2024 | 09:36
di Sandro Bolognini

Il premio “Borraccia d’oro nazionale”, organizzato in provincia di Treviso, chiude i battenti. Ne dà annuncio Germano Bisigato, presidente dell’associazione “Ex ciclisti della provincia di Treviso” (costituita il 26 novembre 1999) nella ultima cerimonia a Mareno di Piave che ha premiato l’ex professionista trevigiano Sacha Modolo. “Ho 85 anni e non me la sento di continuare questa avventura e fino adesso non ho trovato nessuno che mi sostituisca” spiega il cavalier ufficiale Germano Bisigato, ex atleta, preparatore, presidente degli ex ciclisti della provincia di Treviso e pluripremiato per meriti, sportivi, di lavoro e civili, ultimo dei quali l’onorificenza ufficiale dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”.


Il riconoscimento che ha avuto l’ex professionista coneglianese Sacha Modolo, vincitore di due tappe al Giro d’Italia, quarto alla Milano-Sanremo 2010, sesto al Giro delle Fiandre 2017, 49 gare vinte da prof, vale doppio. “La Borraccia d’Oro Provinciale nazionale è stata istituita nel 2002 ed ha visto gli ex prof Roma, De Zan e De Faveri che hanno ricevuto il premio. L’anno successivo è passata - su richiesta degli appassionati di ciclismo - a “Borraccia d’Oro Nazionale”.


E ancora: "Sono stati premiati diversi atleti che hanno fatto la storia del ciclismo aiutando i loro capitani come il commissario tecnico dei commissari Alfredo Martini, Davide Cassani, Giovanni Pinarello e Angelo Coletto e Denis Zanette (alla memoria). Inoltre, Marco Zen, Claudio Bortolotto, Simone Fraccaro, Flavio Vanzella, Mario, Beccia, Massimo Ghirotto, Giancarlo Perini. Un grande del passato, il trevigiano Aurelio Cestari titolare alla corsa su strada alle Olimpiadi di Melbourne del 1956 vinta da Ercole Baldini. Poi Davide Boifava, il trevigiano Marzio Bruseghin, Matteo Tosatto, Renato Longo, Roberto Pagnin e Flavio Martini”.

Ma i premi dell’Associazione Ciclisti della Marca non si sono fermati qui. Dal 2004 al 2010 sono stati premiati con la “Bici al Chiodo” tutti coloro che avevano smesso da poco di gareggiare. Vale a dire Stella, Bonsembiante, Linda Visentin e gli ex professionisti Baldato, Curtolo, Scattolin e Diana Ziliute”.

Non finisce qui. Dal 2007 al 2017 l’associazione ha premiato i plurivittoriosi della provincia di Treviso della categoria juniores e maschile e femminile con il Memorial Carlo Amadio; la prima edizione è andata a Gloria Presti e Marco Gaggia. Hanno ricevuto il riconoscimento anche il campione olimpico di Tokyo 2020 Francesco Lamon, il campione europeo su pista Elia Ongaretto, Massimo Coledan, gli ex prof Simone Andreetta e Federico Zurlo, Soraya Paladin, ancora in corsa, terza nella staffetta iridata, decima nell’europeo gravel di Asiago e la sorella Asja.

Nel 2013 la premiazione prende il nome de “La Trevisana, terra di campioni”, che dava il riconoscimento alla rivelazione dell’anno: Seid Lizde, Sofia Bertizzolo, Nadia Quagliotto, Nicolas Della Valle, al campione di ciclocross Filippo Fontana e, ultima, Nicole D’Agostin.

“La manifestazione interrotta nel 2017 per mancanza di sponsor e si è passati alla Borraccia d’Oro che è rimasta in vita senza sponsor” precisa Germano Bisigato - “l’associazione ex Ciclisti della Provincia di Treviso continuerà ad essere presente alla cerimonia degli ex ciclisti professionisti scomparsi che si celebra al Tempio del Ciclista di Calderba a Ponte di Piave varato nell’agosto 2000 con il benestare di Luigi Tempestin ed Armando Vidotto, dove il 5 gennaio 2025, oltre al ricordo di Fausto Coppi, le cerimonia verrà dedicata ad Efrem Dall’Anese, il 37esimo ex professionista della provincia di Treviso di cui verrà esposta una effigie nel monumento. Lascio la Borraccia, lascio lo spazio per chi volesse prendersi cura della manifestazione”.

 

 

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