VEGNI: «CAINERO AMICO FRATERNO SEMPRE NEL MIO CUORE, MA DEL CROSTIS NON SE NE PARLA»

PROFESSIONISTI | 25/09/2024 | 10:43
di Guido La Marca

«Enzo Cainero era un amico fraterno, una delle persone alle quali ho voluto più bene, parte della mia vita e, francamente, lo porto sempre con me, senza dover dedicargli alcuna tappa, Enzo è Enzo: è sempre con me».


Mauro Vegni lo intercettiamo telefonicamente per sapere del Crostis, di questo progetto suggestivo ma anche molto complesso, che fece discutere tredici anni fa e ancora oggi è così. Il direttore del Giro d’Italia è come sua abitudine sintetico e preciso, senza tanti fronzoli: pane al pane, vino al vino. «Ho letto l’articolo di Antonio Simeoli, ma le cose stanno in un altro modo. È vero che la Regione mi ha chiesto di ricordare nel 2026 i cinquant’anni dalla tragedia del terremoto (6 maggio 1976) e le quasi mille vittime (990). Io il Crostis non l’ho mai preso in considerazione e le posso assicurare che non ce l’ho in mente. Così come è non si fa».


 

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COMMENTI
Scelte
25 settembre 2024 13:01 ivangms
Non apprezzo molto i modi ma sostanzialmente ha ragione. La Panoramica delle Vette non è fatta per farci passare la carovana rosa e spero non venga mai snaturata per farci passare una corsa su strada. Piuttosto fanno specie le dinamiche che ci sono alle spalle come ad esempio quanto “spinge” un’azienda di promozione turistica: mi fa ancora sorridere la tappa di apertura del 2023 sulla ciclabile dei trabocchi dove si poteva stare sul percorso solo in spazi delimitatissimi. Ma la ciclabile andava “mostrata” al mondo…

Considerazione
25 settembre 2024 13:35 italia
E infatti la ciclabile con i trabucchi ha fatto il giro del mondo; uno spot eccezionale per il turismo abruzzese e una cartolina magnifica ....

Italia
25 settembre 2024 21:03 apprendista passista
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