LA VUELTA 2024. VAN AERT: «PER ME E' UNA VITTORIA SPECIALE, MA ORA E' TEMPO DI AIUTARE LA SQUADRA»

VUELTA | 19/08/2024 | 19:12
di Claudio Ghisalberti

CASTELO BRANCO. Pompieri con le manichette dell’acqua aperte a bordo strada, corridori che vanno all’auto medica per cercare creme solari, una palestra trasformata in afosa sala stampa. Qualche collega con il ventaglio, i più attrezzati con mini ventilatori collegati al pc, uno che - dopo avere chiesto un parere tecnico a un medico - si versa acqua ghiacciata sulla maglietta. Come un corridore. Lasciata alle spalle la fresca Ourem e Fatima con le sue mercanzie legate al santuario, alla Vuelta si alza la temperatura.


In questo clima rovente Wout Van Aert si toglie la soddisfazione di vincere in maglia rossa. Chapeau. Era da febbraio che il belga non alzava le braccia. Stavolta sulla linea le ha aperte e scosse come un uccello in volo. Un buitre, in una corsa che guarda in alto, dove spesso il traguardo sarà vicino ai nidi degli avvoltoi. Groves, vincitore della seconda tappa, prima cerca la linea esterna ma si vede chiuso dalle transenne e si ributta in mezzo ma perde centimetri preziosi. Frazioni di secondo decisive per l’esisto finale. Oggi è secondo. Dietro di loro, dal terzo in giù, poca roba come qualità di velocisti.


«Per me questa è una vittoria speciale. Prima cosa perché è con la maglia di leader, poi perché erano sei mesi che non ci riuscivo. Per me è un anno difficile, strano. Ma a volte proprio le difficoltà sono uno stimolo in più a fare meglio, a dare il massimo. Stamattina prima del via pensavo a quando, nel 2022, ho vinto in maglia gialla al Tour (a Calais, quarta tappa, ndr). Quello per me è stato uno dei giorni migliori della mia carriera. Questo gli va molto vicino».

Il caldo è un rivale inevitabile. «Alla Vuelta è normale che faccia caldo. La situazione è per tutti uguale, però speriamo che entrando in Spagna il termometro non salga troppo. Comunque in squadra siamo attrezzati, lavoriamo molto per questo».

La chiusura, che a dire il vero è poi la sua prima frase dopo il successo, è sul futuro imminente. «Domani c’è tanta salita, è una tappa per i big di classifica. Mi devo godere questa maglia fino al traguardo prima di salutarla. Magari una tappa durissima in un grande giro la posso tenere, ma così tanti giorni di salita, come in questa Vuelta, per me sono troppo per pensare alla classifica. È ora che aiuti la squadra».

Che poi questo sia quello che realmente Wout pensi è un’altra cosa. Spesso nel ciclismo pensieri e parole non filano sullo stesso binario. Ma forse è normale che in un angolo del suo cuore Wout speri di conservarla. Del resto in primavera non si era detto che Van Aert sarebbe venuto al Giro pensando alla rosa?

Poi ci sono i numeri e le loro curiosità. Nella prima tappa è uscito il 17 (McNulty), nella seconda il 71 (Groves), oggi il 7 (Van Aert). Domani potrebbe toccare all’1. È il dorsale di Sepp Kuss, re della Vuelta 2023.

Copyright © TBW
COMMENTI
Wout
20 agosto 2024 01:49 ivangms
Fisico da campione, testa da ape operaia

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Mattia Gaffuri ce l'ha fatta e sbarca nel WorldTour: nelle prossime due stagioni vestirà la maglia del Team Picnic PostNL. In arrivo anche il francese  Henri-Francois Haquin che indosserà la maglia a due strisce per il 2026. Gaffuri si è...


Il Ciclismo Giovanile è il libro scritto dal dott. Davide Marceca di cui è anche autore. Racconta di piccoli atleti, dei loro sogni, del loro entusiasmo, di gioie e delusioni, di cadute e di riprese, di educazione sportiva e non...


Arriva il passaggio al professionismo con la maglia della MBH Bank Ballan CSB Colpack anche per Christian Bagatin, potente passista di Orino, in provincia di Varese, nato il 14 giugno 2002. Ragazzo solare ed espansivo, è anche ideatore del podcast Fuori dal...


Prologo presenta oggi RAION, la nuova sella che va ad ampliare la già ben allestita gamma All-Road. Realizzata con materiali riciclati e dotata di un riuscito equilibrio tra comfort, versatilità e sostenibilità, conferma la concretezza di Prologo per quanto riguarda la sostenibilità....


“Nome omen” direbbero gli antichi Romani ed è nel nome che si avverte il destino di questa nuova bici Merida. Mission,  ecco a voi la nuova gravel sviluppata per compiere una sola missione, ovvero domare le competizioni più dure e veloci...


In salita attaccava, scattava, staccava. In salita voleva, valeva, volava. In salita era libero, leggero, forse felice. In salita era a suo agio, a suo modo, a sua immagine e somiglianza. In salita era in sella o sui pedali, a...


Con 7 vittorie, 14 podi e 19 top ten quella appena andata in archivio è stata, in puri termini di rendimento, la peggior stagione di Jasper Philipsen dal 2020 a questa parte. Erano cinque anni, infatti, che il velocista...


Dal 18 al 23 novembre torna in scena la Sei Giorni di Gand, conosciuta in tutto il mondo con il nome di Lotto Z6sdaagse Vlaanderen-Gent, una gara che oltre all’aspetto agonistico, conserva tutta la tradizione e il significato del ciclismo...


«Tra giardinaggio, casa e bambine, sono più impegnato ora che durante la stagione». Tranquillo e sereno, Davide Cimolai non sembra certo un corridore senza contratto per la stagione 2026. Anche perché quel contratto, in realtà, non lo sta nemmeno cercando....


Dopo la stagione 2025 trascorsa con la squadra continentale XDS Astana Development Team, Gleb Syritsa torna nel WorldTour con l'XDS Astana Team, dove gareggerà nella stagione 2026. Il corridore 25enne ha disputato un anno positivo, gareggiando sia con la sua...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024