LONGO BORGHINI. «GARA DURA, MA ERA UNO DI QUEI GIORNI IN CUI TI DICI... OGGI VINCO IO»

DONNE | 31/03/2024 | 18:47
di Francesca Monzone

In Belgio erano tutti convinti che la vittoria nel Giro delle Fiandre sarebbe andata ancora a Lotte Kopecky, la padrona di casa, ma la più forte sui muri è stata Elisa Longo Borghini, che in uno sprint a tre ha battuto la Niewiadoma e la compagna di squadra Van Anrooij. Brave anche le altre italiane in gara, con la Persico settima e la Paternoster nona.


«Questa corsa significa veramente molto per me e ringrazio tutte le persone che mi sono state vicine. In particolare il mio allenatore Paolo Slongo, che dopo un 2023 difficile ha recuperato prima la persona e poi l’atleta, poi mio marito Jacopo che mi ha insegnato a fare le volate ai cartelli e tutta la Lidl -Trek, che ha fatto in modo che oggi arrivassi a questo successo».


La corsa è stata dura e a causa della pioggia le cadute non sono mancate e anche la Longo Borghini ha prima forato una ruota e poi è finita a terra. La ragazza di Verbania, unica italiana ad avere due successi in questa corsa, si è rialzata e con la sua compagna di squadra hanno portato avanti il piano stabilito a inizio giornata.

«Il lavoro in ammiraglia è stato meraviglioso. Sono caduta ma sono stata supportata nel miglior modo possibile e poi c’è stato il lavoro straordinario di Shirin Van Anrooij che dopo la caduta è andata come una moto. Io e Shirin abbiamo fatto prima e terza in una corsa come questa ed è veramente qualcosa di straordinario».

Il Koppenberg come sempre ha reso la corsa più dura e molte ragazze hanno avuto difficolta e sono state costrette a mettere i piedi a terra. Tra le cicliste in difficoltà anche la campionessa del mondo Lotte Kopecky, che alla fine si è dovuta accontentare del quinto posto.

«Avevo la ruota posteriore scivolosa e ho deciso di salire con il mio passo e poi mi sono accorta che la  Kopecky non era davanti e ho capito che quella era l’occasione giusta. Sono riuscita a correre bene sotto la pioggia».

Vincere il Giro delle Fiandre non è mai facile, in particolare quando le avversarie sono molto forti e le condizioni metereologiche sono sfavorevoli, con pioggia e vento che rendono la gara più dura. «Abbiamo lasciato che la SD Worx lavorasse e quando mi sono trovata da sola con la Niewiadoma ho capito che dovevo andare. Con me c’era Shirin e abbiamo parlato e insieme abbiamo deciso di utilizzare la forza della squadra. Ci siamo mosse e abbiamo seguito il nostro piano. Ci ho creduto sempre fin da questa mattina. E’ stato uno di quei giorni in cui ti alzi e dici: oggi vinco io».

Per la Longo Borghini questa è la seconda vittoria al Giro delle Fiandre, dopo quella del 2015, ma la consapevolezza del successo è diversa. «Ho iniziato a correre su queste strade del Belgio diversi anni fa e se sono diventata l'atleta che sono è perché sono venuta qui molto giovane. Ho patito molto i primi tempi, perché avevo difficoltà con il clima, ma tutto è servito e anche i sacrifici di quegli anni mi hanno portato a poter vincere oggi ancora una volta una corsa come il Fiandre».

Elisa Longo Borghini di forza ne ha tanta ma vincere con il tricolore sulle spalle, è molto diverso rispetto al successo del 2015, quando le sue vittorie iniziavano pian piano ad arrivare.

«Correre e vedere i fumogeni colorati e le urla della gente sicuramente ti esalta. Questa  vittoria è diversa per me, perché arriva da donna matura e poi, tagliare il traguardo con la maglia tricolore è veramente qualcosa di straordinario».

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COMMENTI
Elisa
31 marzo 2024 20:23 Buzz66
Semplicemente un GRAZIE enorme per questa donna e atleta straordinaria.
Meriterebbe una popolarità ben superiore, ma purtroppo da noi il ciclismo è diventato uno sport minore…

Straordinaria
31 marzo 2024 21:31 Serpad
Questa atleta rappresenta una delle parti migliori di tutto lo spirt italiano! Grandiosa vittoria di una carriera formidabile! Ed è anche una persona umile avendola sentita più volte in interviste al GR Sport.

Longo Borghini
31 marzo 2024 22:43 apprendista passista
Una belvaccia, un talento straordinario, un mix di forza, classe e potenza che ricorda tanto, al maschile, il mai compianto abbastanza Felice Gimondi,

Peccato
1 aprile 2024 07:27 Cicorececconi
Peccato che a livello mediatico, se ne parla sempre poco di lei. Ma finche' si cita chi arriva dietro di lei con piazzenti top dieci, cosa aspettarsi ?

ELB
1 aprile 2024 08:38 frakie
Oggi nei tg, tutti a parlare , giustamente, di Sinner. Non una parola sulla Grandissima Elisa.. Che tristezza. Comunque: Elisa FREGATENE. Sei nei cuori e lo sarai per sempre di tutti i tifosi del ciclismo. Bello il paragone col Gimondi. Due duri e puri. Grazie per ieri e per domani. Un tifoso della brianza. Ps peccato che non c'eri a Cittiglio, senza nulla togliere alla grandissima Elisa Balsamo.

Ciclismo e TV
1 aprile 2024 22:42 Alverman
Logico noi italiani adesso abbiamo solo il tennis,il calcio come il solito .Nei TG non si parla di ciclismo,noi italiani siamo un popolo di navigatori,non di sportivi,andiamo dove tira il vento.Bravissima Elisa,se facevi tennis ,adesso saresti presente in TV in tutti i modi.Giro delle Fiandre maschile un po' fiacco,aspettavano tutti il colpo del KO di VDP,mi è piaciuto il commento tecnico di Ballan,meglio della cantilena di Petacchi.

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