SHEFFIELD. «DOPO LA CADUTA E LA MORTE DI GINO, FOTO E MESSAGGI MI HANNO RICORDATO PERCHÉ CORRO IN BICI»

PROFESSIONISTI | 19/02/2024 | 08:20

Così scrive Sheffield, "l'altro caduto" nella discesa elvetica che costò la vita a Mäder, sui canali ufficiali del team Ineos:


Messi alle spalle il ritiro invernale a Denia e la Volta ao Algarve, posso dire di avvertire una grossa motivazione verso la stagione 2024 e di essere contento dei progressi che sto facendo sia sulla bici che, soprattutto, fuori.


Oltre a godermi una off-season dove ho passato bei momenti coi compagni di squadra, alcuni dei quali non vedevo da mesi, ho tratto molti benefici dai periodi di tranquillità con la mia famiglia: lontano dalla routine quotidiana di allenamenti, gare e recupero, ho imparato molto su me stesso e ho avuto modo di rielaborare bene quanto accaduto al Giro di Svizzera.

Finora non ho raccontanto nulla pubblicamente, solo adesso che sono passati otto mesi ho la giusta serenità per parlarne. Di quel 15 giugno ricordo praticamente tutto, da quando mi svegliai la mattina a quando ripresi conoscenza una volta uscito dalla sala operatoria.

Ebbi una grave commozione cerebrale e vissi una sorta di limbo tra l'essere vigile e il perder conoscenza. Dopo essere finito nel dirupo, mi ritrovai ad ammirare uno dei paesaggi più belli mai visti mentre sopra di me ronzavano gli elicotteri e sulla strada del passo dell'Albula passavano gli ultimi corridori e la carovana. Credevo di esser caduto solo io, ero confuso nel vedere tanto personale medico intorno a un collega di cui in quegli attimi riconoscevo solo la maglia della Bahrain Victorious. Solo dopo esser stato portato via da lì, mi dissero che Gino era stato portato in un vicino ospedale.

Sfortunatamente mi è capitato poche volte di correre con Gino. Ho saputo che era una bellissima persona e i miei pensieri vanno sempre a lui e i suoi cari.

Dopo quel terribile avvenimento, molte persone si chiedevano: Magnus vuole davvero tornare a correre? Sarà lo stesso di prima? Che conseguenze avrà riportato?

Quando rientrai negli USA per la convalescenza, non sapevo quando sarei tornato in Europa. La Ineos Grenadiers fu di gran supporto nel lasciare che il mio corpo si riprendesse prima d'iniziare a ri-allenarmi. Inoltre, sono enormemente grato ai miei genitori per l'aiuto che mi hanno dato: quando sei così focalizzato su una cosa rischi di perder di vista il resto... Peraltro, era da quando facevo le elementari che non passavo così tanto tempo nello stesso posto.

Ebbi qualche difficoltà quando mio papà accese la tv per guardare il Tour de France, perché sapevo che avrei potuto essere lì anziché a casa. Per superare quelle lunghe settimane guardavo le foto e i cimeli di quando pedalavo da ragazzino, così da ricordarmi costantemente perché corro in bici e cosa voglio realizzare in carriera, e leggevo con immenso piacere i bei messaggi che ricevevo sia da persone dell'ambiente ciclistico che da numerosi estranei.

Mi resi drammaticamente conto di quanto sia fragile la vita. E quando tornai a correre a settembre nel Tour of Britain, sentivo di aver appena cominciato un nuovo capitolo della mia esistenza. Mi sento fortunato a essere vivo, poter camminare e continuare a fare il ciclista per professione.

Parliamo di ciclismo, allora. La mia annata ora prevede Strade Bianche, Tirreno Adriatico e la stagione delle classiche. Sarà un anno speciale perché all'Olimpiade di Parigi punto a partecipare sia a cronometro che in linea, e poco prima parteciperò al mio primo "grand tour" ossia il Giro d'Italia.

Due anni fa conquistai tre vittorie. L'anno scorso nessuna, ma ci sono andato vicino molte volte e sono stato uno dei più solidi nei finali. Quest'anno miro a fare uno step in avanti nelle crono e spingere più che posso in salita, ho una gran voglia di alzare le braccia al cielo e, dopo aver indossato temporaneamente la maglia di leader a fine 2023 nella Cro Race, punto a mettere nel mirino qualche gara a tappe.

Il ciclismo è uno sport unico anche per le differenti tipologie di corridori in gruppo e di competizioni in calendario. Spesso le corse si sovrappongono e ciascun atleta sceglie un percorso diverso. Uno degli appuntamenti più duri in assoluto è il Fiandre: finire su quel podio è un... monumento in qualunque curriculum. È una classica estremamente dinamica, vincerla sarebbe un sogno.

Discorso simile si applica al Tour de France, il più difficile dei tre grandi giri non solo per il percorso e gli avversari ma anche per le pressioni degli sponsor e dei media. È l'evento ciclistico più conosciuto al mondo è chiunque si schieri ai suoi nastri di partenza ha un forte scopo. Sì, la Grande Boucle rappresenta l'apice di ciò che vorrei raggiungere. Nel frattempo, a maggio, la corsa rosa sarà un test importante per vedere come reggo le 21 tappe.

Magnus

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Dopo aver vinto la prima tappa a Torino, indossando la maglia rossa di leader della corsa e dopo il successo a Saragoza, Philipsen è stato il più veloce anche sul traguardo della diciannovesima tappa, lasciandosi alle spalle Mads Pedersen (Lidl-Trek)...


Sconfitto allo sprint al photofinish nella giornata inaugurale dall'austriaco Schmidbauer, l'irlandese Seth Dunwoody (Bahrain Development) conquista in maglia a pois la terza tappa del Turul Romaniei, la Brasov-Buzau da 180 chilometri, 160 dei quali passati in fuga. I suoi compagni...


Jasper PHILIPSEN. 10 e lode. Un traguardo non banale, perché esigente, con una strada che sale costantemente e riduce la velocità di chi sente il peso dei chilometri e dei giorni. La Vuelta è ormai indirizzata verso la fine, siamo...


Vittoria per Leonardo Volpato, classe 2004 della Campana Imballaggi Geo&Tex Trentino, nella seconda tappa della Volta a Galicia: 138, 3 chilometri con partenza e arrivo a Caldas de Reis. L'ex Giorgione e Colpack ha anticipato nettamente il portoghese Joao Silva (Porminho...


E' arrivata tutta nel finale l'emozione che ci ha regalato la diciannovesima tappa della Vuelta España, la Rueda - Guijuelo di 161, 9 km: il testa a testa tra Mads Pedersen e Jasper Philipsen sul rettilineo finale che tirava all'insù...


Cesenatico è pronta a vivere una nuova giornata di grande ciclismo con il Memorial Marco Pantani 2025, in programma domani, sabato 13 settembre, con partenza alle ore 11;30 dal Monumento a Marco Pantani. La corsa, che ogni anno ricorda...


Mischa Bredewold concede il bis sulle strade del Tour de l'Ardèche, vince la cronometro di 20 chilometri disputata con partenza ed arrivo a Vals-les-Bains e si porta al comando della classifica generale. La 25enne della SD Worx Protime ha concluso...


Christian Scaroni (XDS Astana) si conferma sempre più leader della classifica individuale della Coppa Italia delle Regioni: con i 20 punti raccolti alla Coppa Sabatini di Peccioli vola a quota 156, ampliando ulteriormente il margine su Giulio Ciccone (Lidl-Trek) fermo a 98. Nella top 10 si registrano invece...


Quando si pensa a Milano e la bicicletta, soprattutto per chi ci vive tutti i giorni, non sempre il primo pensiero va a strutture sicure e utilizzo in piena serenità del mezzo su due ruote. Certo, è una città che...


Kigali chiama, Bini risponde. Biniam Girmay non poteva mancare al gran ballo iridato, malgrado un percorso che è tutto fuorché adatto alle caratteristiche dell'uomo simbolo del ciclismo africano, salito sul podio finale del Tour 2024 indossando la maglia verde. ...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024