L'ORA DEL PASTO. IL LIBRO DI CIONFOLI, LA BICI DI DOSI, IL CUORE DI PANTANI

LIBRI | 15/02/2024 | 08:11
di Marco Pastonesi

Pantani andava da lui nel centro di Imola ogni giovedì pomeriggio, prima o dopo l’allenamento, con la scusa di farsi sistemare la bici che gli aveva dato la sua squadra, la Giacobazzi. Pignolo, umorale, esigente, perfezionista, ai confini con l’ossessione. Un giorno era lo sterzo, un giorno il manubrio, un giorno la sella troppo avanti, un giorno la sella troppo indietro. Incontentabile. Finché un altro giorno Pantani gli chiese di avere una bici su misura. Walter Dosi non aveva mai fatto un telaio su misura per un dilettante, “ma quel ragazzo ti prendeva il cuore”, e alla fine cedette.


Rileggo il racconto che Dosi fece a Mario Cionfoli per il suo “E tu, te lo ricordi Marco?” (Reverdito, 156 pagine, 15 euro, del 2021). E rivedo quello scalatore di montagne che veniva dal mare di Cesenatico, rivedo quella crapa pelata con le orecchie a sventola, rivedo quel modo schietto e però timido ma a volte anche spavaldo, rivedo quel corridorino che in salita risaliva il gruppo studiando e godendo delle facce stranite stravolte stralunate degli avversari, rivedo quel Pirata che nella pioggia mista a neve di un giorno buio e tempestoso e forse proprio per questo indimenticabile impugnò il manubrio basso e si alzò sui pedali e sul Galibier decollò a cinquanta chilometri dal traguardo.


Cionfoli dichiara il suo amore: “Cercare di dare e trasmettere un’emozione nata dalla passione per lui e per le sue imprese”, perché “nessuno di noi può dimenticare quegli attimi in cui il Pirata ci ha fatto sognare di fronte al televisore con i suoi scatti, le sue progressioni, le sue imprese”. E allora l’autore ricomincia da zero, ricostruendo una storia conosciuta, ma mai abbastanza e mai troppo, la prima bici, la prima corsa, la prima vittoria, la prima vittoria in solitudine, e quella volta che mise le catene alla bici e poi cercò di stare in equilibrio sul ghiaccio del canale, e quella volta che, e anche quella volta che, e perfino quella volta che.

E Walter Dosi? Quella volta che Pantani era da solo in testa in salita quando si spaccò una congiunzione del tubo orizzontale. Dall’ammiraglia Marco recuperò la bici di un compagno ritirato, ancora più piccola della sua, e ricominciò a pedalare, e vinse, un minuto e mezzo sul secondo. Invece di arrabbiarsi e sfogarsi, tornò da Dosi e lo pregò di riparare quella bici spezzata. E Dosi, lavorando giorno e notte, sostituì il tubo orizzontale e lo risaldò, e poi la firmò: 91DW520. Dove 91 sta per 1991, DW sigla Dosi Walter, e 520 è il numero progressivo del telaio costruito quell’anno.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Impegnata a costruire la squadra migliore per affrontare le sfide significative della stagione 2026, Caja Rural-Seguros RGA continua a rafforzare la sua squadra con l'arrivo di un corridore che porta solidità, versatilità e una vasta esperienza nelle gare più importanti,...


Wout van Aert è appena rientrato dagli  Stati Uniti, dove  è stato impegnato per un tour promozionale che lo ha visto impegnato sia per Red Bull che per il produttore di bici Cervélo. Il belga negli USA si è rilassato...


Si avvicina l'appuntamento con La Notte degli Oscar, che segna la conclusione ideale della stagione 2025 e traghetta verso una nuova avventura. Di scena ci saranno, come sempre, i migliori atleti dell'anno in ogni categoria: ve ne presentiamo uno al...


Due coppie separate da un solo punto e altre tre coppie pronte a far saltare il banco: la Sei Giorni di Gand continua a regalare grandi emozioni. Il belga Jules Hesters e l’olandese Yoeri Havik continuano la loro corsa di testa,...


Protagonista, soggetto e voce narrante di questa pubblicazione è un sempre giovane GIOVANNI “NINO” CERONI, nato a Imola l’8 aprile 1927, 99 anni la prossima primavera. E questo sito ha, varie volte, avuto motivo di ricordare “l’highlander Ceroni”, tuttora e...


Era lecito aspettarsi questa mossa e dopo aver creato una delle migliori selle in circolazione, ovvero la Nomad FC, arriva per Repente il momento di proporre la Nomad 3D, la versione con imbottitura stampata in 3D. Il marchio ha la sua strategia...


Torello Palmer, che tutti chiamano Brugola perché ha una chiave a brugola sempre in mano, è meccanico e vende biciclette, “di tutti i colori e di tutte le misure. Biciclette messe in fila sul pavimento, biciclette attaccate alle pareti, biciclette...


Il Tour de Pologne è ufficialmente - per il ventesimo anno consecutivo - parte del circuito WorldTour. La conferma è arrivata dopo la pubblicazione da parte di Union Cycliste Internationale (UCI) del calendario definitivo per il 2026. La storica corsa...


Fra le varie voci volte ad anticipare le tappe relative al percorso del Giro d’Italia 2026 che sarà presentato ufficialmente a Roma il prossimo 1° dicembre con il confratello (o consorella) Giro Women - sovente molto di più di semplici...


Tutto pronto in Sardegna, per la precisione a Terralba Marceddì (Oristano), per l’evento più importante dedicato al ciclocross che l’Italia ospiterà nella stagione 2025-2026: domenica 7 dicembre, infatti, si correrà la terza tappa della UCI Cyclo-Cross World Cup, il...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024