| 16/06/2008 | 17:47 Mentre è in partenza per l'Olanda, dove da domani prenderà parte alla Ster Elektratoer, Oscar Gatto trova il tempo di parlare a tuttobiciweb a tutto tondo.
Partiamo guardandoci alle spalle, quindi ad un Giro d'Italia che forse non è andato proprio come speravi.
«Sono partito pensando prima o poi di lasciare il segno anche perché non volevo continuare ad essere ricordato solo per essere arrivato ultimo l'anno passato, ma non sono riuscito ad esprimermi come avrei voluto e, quando mi sono reso conto di non avere più niente da dare, ho optato per il ritiro».
Così hai raggiunto i tuoi tifosi che ti aspettavano in cima al Giau il giorno prima rispetto ai programmi, e in macchina anziché in bici…
«Già, e mi è spiaciuto moltissimo. Si erano già organizzati da tempo per venire, chi poteva sapere che io mi sarei ritirato una tappa prima? Almeno abbiamo trascorso una bella giornata che ha aiutato a farmi passare la tristezza dovuta al ritiro».
Adesso vai in Olanda, e poi?
«Sicuramente al campionato italiano, dove sarò l'unica spalla di Rebellin, che punta a fare bene. Poi stacco per un periodo per tornare al Brixia Tour (correrà anche il Giro di Danimarca, ndr) in vista di una probabile ma non certa partecipazione alla Vuelta».
Com'è la situazione per quanto riguarda il tuo contratto?
«Al momento per l'anno prossimo sono libero, fra l'altro Gerolsteiner a fine stagione lascerà il ciclismo e non sappiamo ancora nulla a proposito di chi potrebbe prenderne il posto. Io cercherò di dare il massimo in questa seconda parte di stagione per dimostrare che Oscar Gatto non è solo l'ultimo arrivato al Giro 2007, ma un ragazzo che nel professionismo può starci benissimo».
Francesco Cerruti
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