L'ORA DEL PASTO. MARCO VITALI, IL FILOSOFO PEDALA E PEDALANDO FILOSOFEGGIA

STORIA | 17/01/2024 | 08:12
di Marco Pastonesi

Il Filosofo. Lo chiamavano così - i più superficiali – per i suoi occhiali da vista con la montatura rotonda, come quelli di John Lennon. Lo chiamavano così - i più informati – per i suoi studi in Filosofia all’Università di Pavia, traguardo piuttosto raro, se non addirittura sospetto, fra i corridori professionisti. In corsa non filosofeggiava: non era il caso. Ma in bici, a piedi, in tv, al telefono, nella vita di tutti i giorni, Marco Vitali è – questa l’etimologia di filosofo – un amante della sapienza. E coerente con i suoi principi, si distingueva, e si distingue.


Quella volta che il Velo Club Mendrisio, la squadra per la quale è sempre stato tesserato da dilettante, gli consegnò una Colnago nuova fiammante e lui, il Filosofo, immediatamente ne riverniciò loghi e marchi per nasconderli, contrario alla pubblicità. Quella volta che, dopo i Mondiali di Goodwood, mentre gli altri rientravano in patria per prepararsi ai campionati nazionali, lui, il Filosofo, si fermò a Londra per curiosare, esplorare, aggiornarsi. Quella volta che commentò con passione una vittoria di Nibali al Tour de France e un telespettatore svizzero scrisse “italianissimo Vitali, smettila di incensare Nibali, hai rotto i…”, e a colpire lui, il Filosofo, non fu solo la volgarità nascosta dai puntini, quanto quell’italianissimo, una storia che risaliva al 1987, quando il Filosofo conquistò una tappa al Giro d’Italia, Adriano De Zan gli domandò se si sentisse italiano o svizzero, e lui onestamente rispose – appunto – italianissimo. E tutte quelle volte che la corsa entrava nel vivo e giungeva sul più bello e lui, il Filosofo, era sopraffatto da crampi o conati o fitte.


Giancarlo Dionisio ha dedicato a lui, il Filosofo, un capitolo del libro “Sulle strade eroiche del Tour de Suisse” (Fontana edizioni, 240 pagine, 39 franchi svizzeri): 10 pagine, 12 foto, il titolo “Marco Vitali e lo stomaco birichino”, e poi avventure e disavventure, con precisione (svizzera) e calore (italiano), ma anche con l’affetto e la gratitudine di chi ha condiviso, per una ventina d’anni, Dionisio giornalista sportivo della Radiotelevisione Svizzera Italiana e Vitali opinionista, il racconto di un migliaio di giornate ciclistiche e stradali, agonistiche e spirituali, sentimentali e filosofiche.

“Vitali – scrive Dionisio – la carriera l’aveva interrotta quando non aveva ancora 32 anni. Aveva ancora energia da vendere all’ingrosso. Ma la motivazione andava scemando. ‘Non era più il mio ciclismo’ mi confessò durante una delle innumerevoli cene consumate insieme al seguito delle corse”. Se non era più il suo ciclismo, era sempre sua la bici. Un modo per essere e pensare, per scoprire e capire. Come, adesso, quelle perlustrazioni per individuare percorsi protetti o da proteggere nella Svizzera italiana. Come, adesso, quei viaggi per vedere e studiare quello che si fa altrove, recentemente in Algeria. Come, adesso, libri da leggere, che bello tuffarsi nelle vite degli altri.

Così, fra radiotelecronache e supplenze, il Filosofo pedala e pedalando filosofeggia.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Bravo Pastonesi
17 gennaio 2024 08:39 Plinio di Lato
Bei racconti, brevi, incisivi freschi.... Un maestro Pastonesi!

Memoria corta?
17 gennaio 2024 15:11 pickett
Vitali non disse affatto di essere "italianissimo".Ricordo perfettamente l'episodio.Vitali si mostrò molto imbarazzato dalla domanda di De Zan,e balbettò:"Da dilettante ho corso in maglia azzurra,quindi..."Puntini di sospensione.Un po' diverso da dichiararsi "italianissimo".Questo blog é frequentato da persone non + giovanissime,come me,ma con la memoria buona,e le bugie hanno le gambe corte.Riguardo la nazionalità di Vitali ricordo anche uno scherzoso litigio tra Giorgio Martino e il telecronista della TSI Rinaldo Giambonini.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Elia Viviani nuovo Team Manager, Roberto Amadio nuovo Commissario Tecnico della strada categoria élite e Marco Villa responsabile del settore pista femminile (insieme a Diego Bragato) e del settore cronometro: sono queste le novità nell’assetto delle Nazionali Italiane di Ciclismo ufficializzate...


Ieri è andato in scena l'ormai tradizionale corso formativo per i neoprofessionisti italiani, che ci ha permesso di scoprire i volti nuovi che dal 2026 faranno parte della massima categoria. Tra loro spiccano Matteo Milan, fratello minore di Jonathan, cresciuto...


Ormai tenere i conti dei successi raggiunti dalla A&J all Sports è praticamente impossibile, basti pensare che figurano tutte le corse Monumento, i tre grandi giri, Mondiali, Europei, Olimpiadi, l’elenco è praticamente infinito. L’agenzia di management dei fratelli Alex e...


È stato tante cose, soprattutto un buon corridore e un bravissimo direttore sportivo, ma anche un ottimo team manager. Oggi il Premio Fair Play 2025, organizzato dal Panathlon Club Bergamo “Mario Mangiarotti” è andato tra gli altri, a Claudio Corti,...


Le indiscrezioni circolate nelle scorse settimane hanno trovato oggi una conferma: Michele Gazzoli correrà nel 2026 con la Solution Tech-Vini Fantini. Il bresciano classe ‘99, prossimo a diventare papà, era stato accostato con insistenza negli ultimi tempi alla formazione...


Sembrava tutto fatto ma, almeno per ora, in casa TotalEnergies rimane tutto com’è. Nei giorni scorsi dalla Francia era trapelata un’indiscrezione - raccolta e pubblicata dai colleghi della testata Ouest-France - secondo cui, dopo diversi anni passati come dirigente alla...


Il Giro d’Italia 2026 non comprenderà tappe con arrivo o partenza in provincia di Sondrio. In compenso il territorio sondriese sta per assicurarsi nuovamente la presenza del Giro di Svizzera. L’edizione 2026 del Tour de Suisse avrà quasi sicuramente...


Può un Re inchinarsi al cospetto di un Re? Certo che si. È successo ieri pomeriggio all'Hub 4.0 di Rovato (BS), attorno alle 17.30, quando Ernesto Colnago ha reso omaggio al numero uno del ciclismo mondiale Tadej Pogacar e il...


Sorridente e disponibile, ironico e giocherellone, Tadej Pogacar ieri ha giocato e ballato, cantato e firmato autografi, ma ha anche parlato, di quello che è stato e di quello che sarà. L’ha fatto con Ciro Scognamiglio, sulla Gazzetta in edicola...


Con la consegna del prestigioso riconoscimento "Corona Ferrea" si è archiviata la stagione 2025 della Salus Seregno De Rosa. Tre anni fa la rinascita della nuova era giallo-blu grazie alla passione del dinamico presidente Marco Moretto che si ritrova a...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024