GIRO D'ITALIA 2024. GRANDE PARTENZA DAL PIEMONTE: TORINO, OROPA, FOSSANO E POI VIA VERSO LA LIGURIA. GALLERY

GIRO D'ITALIA | 09/10/2023 | 13:38
di tuttobiciciweb

E' stata presentata a Torino presso il Grattacielo Piemonte la Grande Partenza del Giro d'Italia 2024 che prenderà il via sabato 4 maggio da Venaria Reale con arrivo nel capoluogo piemontese. La Regione Piemonte ospiterà le prime tre tappe - e la partenza della quarta frazione - della 107^ edizione che vedrà il gruppo affrontare diverse difficoltà altimetriche fin dalle prime battute.Si parte con la Venaria Reale-Torino, riedizione light della "tappa di montagna in città" che nel 2022 vide trionfare Simon Yates. Lungo i 136 km del percorso ci saranno tre GPM con passaggio sul colle di Superga a 75 anni esatti dalla tragedia che vide l'aereo che trasportava il Grande Torino schiantarsi contro la collina che sovrasta il capoluogo piemontese. Il giorno successivo sarà già tempo di arrivo in salita con la San Francesco al Campo-Santuario di Oropa (Biella) che ricorderà l'impresa compiuta da Marco Pantani al Giro d'Italia 1999. Il finale, con l'ascesa di Nelva a precedere la scalata verso il Santuario, ricalca quello del GranPiemonte del 2019 vinto da Egan Bernal. La terza e ultima tappa piemontese sarà la Novara-Fossano, adatta ai velocisti ma con uno strappo finale che potrebbe tagliar fuori gli sprinter più puri. La carovana saluterà la Regione Piemonte il 7 maggio con la quarta frazione che partirà da Acqui Terme.


DICHIARAZIONIAlberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte: "A una settimana esatta dal grande evento che ha portato a Torino il Capo dello Stato, il Presidente del Consiglio e tutti i governatori d’Italia, rendendo il Piemonte il centro della politica istituzionale del nostro Paese, oggi presentiamo la partenza del Giro d’Italia che ci rende il centro del grande sport e in particolare del ciclismo a cui siamo molto legati. Gli eventi sportivi hanno un ritorno enorme per l’economia del nostro territorio, di oltre 7 volte più grande di ogni euro investito per realizzarli. E questo per noi è il dato più importante, perché c’è stato un tempo in cui Torino e il Piemonte le manifestazioni le rifiutavano, ma quel tempo è finito e oggi non solo le accogliamo ma andiamo a cercarle, guadagnandoci la fiducia perché sappiamo quanto siano preziose per far crescere il nostro territorio".Fabrizio Ricca, Assessore allo Sport della Regione Piemonte: "I polmoni della Regione Piemonte sono tornati a respirare ciclismo. Come Assessore allo Sport sono orgoglioso di poter presentare nuovamente una partenza del Giro d’Italia che trova la sua casa naturale proprio sul nostro territorio. Sarà una competizione emozionante che regalerà un grande spettacolo agonistico a tutti gli appassionati e confermerà nuovamente che nel Dna piemontese c’è la storia del ciclismo italiano".Stefano Lo Russo, Sindaco della Città Metropolitana di Torino: "Che la tappa inaugurale del prossimo Giro d’Italia si concluda a Torino è motivo d’orgoglio per la nostra città e rappresenta, al contempo, una grande occasione perché vedrà tutti gli sguardi del mondo sportivo puntati sul nostro territorio. La data sarà poi più che mai simbolica per la nostra città. La gara attraverserà Superga proprio nel giorno del 75esimo anniversario della tragedia del Grande Torino, unendo idealmente due tra le discipline sportive più popolari del nostro paese, il ciclismo e il calcio, con la storia di quei campioni indimenticabili per la nostra città. Sarà sicuramente una bellissima giornata per Torino e per i torinesi pronti ad accogliere gli atleti del Giro".Urbano Cairo, Presidente di RCS MediaGroup: "Per l'edizione 2024, con il passaggio a Superga il 4 maggio nel corso della prima tappa, uniremo due simboli dell'Italia nel mondo come il Giro d'Italia e gli Invincibili del Grande Torino. Sarà un momento speciale, in cui si intrecceranno i racconti epici degli eroi in Maglia Rosa con quelli degli eroi in Maglia Granata. Per la quarta volta il Giro d'Italia partirà dalla Regione Piemonte. Le prime due partenze, datate 1961 e 2011, furono organizzate per celebrare occasioni speciali come i 100 e i 150 anni dell'Unità d'Italia, mentre nel 2021 si è vista una grande partecipazione di pubblico dopo la parentesi della pandemia. Siamo certi che il prossimo anno proporremo uno spettacolo di altissimo livello a partire già da queste prime tappe".Paolo Bellino, Amministratore Delegato di RCS Sport: "Questa Grande Partenza conferma l'ottimo rapporto tra RCS Sport e Regione Piemonte dove torniamo ad ospitare il via della Corsa Rosa dopo l'ultima recente esperienza nel 2021. Queste prime tre tappe, e la partenza della quarta, mostreranno il Piemonte nella sua totalità perché il Giro d'Italia non è sono un evento sportivo ma veicolo di promozione turistica e del territorio. Inoltre abbiamo pensato di omaggiare, a 75 anni da quel tragico 4 maggio 1949, la leggenda del Grande Torino con il passaggio della corsa a Superga e con la scritta "Solo il fato li vinse" all'interno del colletto della Maglia Rosa perchè il Grande Torino fa parte della storia d'Italia ed è giusto celebrare uno dei simboli del nostro Paese".Mauro Vegni, Direttore del Giro d'Italia: "Sarà una Grande Partenza da non perdere. Partiamo con frazioni dure e spettacolari per le quali i corridori che ambiranno alla Maglia Rosa dovranno essere pronti fin da subito. Sia la frazione inaugurale, che ricalca in qualche modo una di quelle più spettacolari e apprezzate del 2022, che la seconda tappa, con un finale selettivo e l'arrivo in salita di Oropa, potrebbero creare distacchi tra i favoriti. Quella sarà la Montagna Pantani dell'edizione 2024, a 25 anni da una delle imprese più memorabili del Pirata. Anche la terza tappa nasconde delle insidie perchè l'arrivo di Fossano tira all'insù e non sarà facile per i velocisti puri competere con corridori dalle caratteristiche da finisseur. Ci divertiremo".


LE TAPPE

1a - VENARIA REALE - TORINO KM 136

Tappa mossa con finale impegnativo che farà uscire allo scoperto fin dall'inizio i capitani. Avvicinamento contornando Torino da nord. Si entra quindi in un ampio circuito scalando la salita del Pilonetto sulla collina di Superga raggiungendo Moncalieri e il lungo Po dove è posto l’arrivo. Il Circuito di circa 28 km affronta la salita dell’Eremo che prosegue al Colle Maddalena dal versante di Corso Casale per scendere nuovamente su Moncalieri e raggiungere l’arrivo.

TAPPA 2: SAN FRANCESCO AL CAMPO-SANTUARIO DI OROPA (BIELLA), 150 KM

Tappa mossa con arrivo in salita. Si attraversa il Canavese e il Biellese fin a raggiungere Valdengo dove iniziano le ondulazioni più marcate con due salite da superare: l'Oasi Zegna e Nelva. Si scende quindi in Valle Cervo a Andorno Micca e attraversata Biella si affrontano i 13 km fino al Santuario teatro dell’impresa di Marco Pantani nel 1999.

TAPPA 3: NOVARA-FOSSANO, 165 KM

Tappa adatta ai velocisti che però dovranno conquistarsi la volata. Si attraversa la zona del riso di Novara e Vercelli per poi superare le ondulazioni del Monferrato dopo Casale. Pochissimi gli strappi come Lu e Cherasco, fino alla rampa finale che porta all’arrivo.

STATISTICHE

La Regione Piemonte ospiterà la Grande Partenza del Giro d'Italia per la quarta volta. I precedenti sono: 1961, in occasione del Centenario dell’Unità d’Italia il via fu a Torino con una tappa denominata “Trittico Tricolore” che comprendeva 3 circuiti (Bianco, Rosso e Verde). Il vincitore di tappa fu Miguel Poblet. 2011, si festeggiano i 150 anni dell’Unità d’Italia, la partenza è con la Venaria Reale-Torino, cronosquadre vinta dalla HTC-Highroad e maglia Rosa a Marco Pinotti. 2021, partenza con una cronometro individuale a Torino, vinta da Filippo Ganna.

Sono 8 gli atleti nati in Piemonte ad aver vinto il Giro d’Italia:

Fausto Coppi (Castellania), 22 tappe, 5 Giri d’Italia (1940, 1947, 1949, 1952, 1953)

Costante Girardengo (Novi Ligure), 30 tappe ed i Giri 1919 e 1923;

Beppe Saronni (Novara), 24 tappe ed i Giri 1979 e 1983;

Giovanni Valetti (Vinovo), 7 tappe ed i Giri 1938 e 1939;

Giovanni Brunero (San Maurizio Canavese), 6 tappe ed i Giri 1921, 1922, 1926;

Francesco Camusso (Burdini di Cumiana), 2 tappe ed il Giro 1931;

Luigi Marchisio (Castelnuovo Don Bosco), 2 tappe ed il Giro 1930;

Franco Balmamion (Nole Canavese), vincitore dei Giri 1962 e 1963: non vinse nemmeno una tappa al Giro.

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COMMENTI
Cambio di rotta?
9 ottobre 2023 14:04 alerossi
Finalmente tappe più corte, senza gli inutili tapponi lunghissimi (vanno bene max 2/3 sopra i 200km) che non servono a nulla (sperando che queste prime 3 tappe siano lo specchio di tutto il giro).
Appunto a tuttobiciweb: ieri è iniziata la stagione di ciclocross con una gara spettacolare e divertente a beringen, ma sul sito nulla è pervenuto, silenzio totale... almeno fino quando arriveranno quei 3 che trasformeranno il cx in noia, diamo importanza alle gare.

2021
9 ottobre 2023 14:19 mandcu
ancora Torino? ma sono partiti nel 2021

Stravolgimento?
9 ottobre 2023 14:33 Bullet
Si passa da tappe da 200 km con tanta pianura a due mezze tappe con tanta salita, anche dura, pronti via, e poi ci saranno ancora i tapponi dolomitici la terza settimana? Spero che ci sia un disegno complessivo ma da questo partenza non lo capisco molto. E poi un arrivo in salita al secondo giorno mi sembra la Vuelta non il Giro. Vedremo.

Kilometraggio
9 ottobre 2023 16:06 italia
Le due tappe iniziali troppo corte; e' quasi un'altro sport; qual'e' il problema se fossero state piu' lunghe di 25 km?

Concordo
9 ottobre 2023 17:29 Finisseur
Son d’accordo con alerossi, negli ultimi anni comanda lo spettacolo (giustamente) a favor di telecamere, con le
Dirette integrali le
Tappe da 200 e passa non servono a nulla, e a prescindere da tutto conta la startlist

@aleralerossi
9 ottobre 2023 17:30 Frank46
Intendevi realmente dire che Van Aert, Vanderpoel e Pidcock rendono il ciclocross una noia?
In quale realtà parallela.
Sostanzialmente qualsiasi sia la disciplina ti stanno proprio sugli zebedei i campioni.
Desideri un ciclismo senza campioni e poi magari pretendi che se ne parli il più possibile.
Come in qualsiasi sport anche nel ciclismo sono i grandi campioni a fare avvicinare il pubblico e quindi anche i media.
Senza quei campioni li il ciclocross lo seguirebbero solo in Belgio, grazie a loro inizia ad essere seguito in tutto il mondo.

Comunque la si metta...
9 ottobre 2023 19:56 apprendista passista
Ci saranno sempre critiche e malumori. Io penso che tappe più corte dovrebbero favorire lo spettacolo. Però, le corse sono fatte dai corridori. Più che il percorso, spero in parterre di livello e senza le problematiche (Covid e caute di massa) dell'ultimo Giro.

Senza offesa
9 ottobre 2023 20:15 Buzz66
Ma…chi ama le tappette da juniores ha la più pallida idea di cosa sia il ciclismo?
Perché quello dei 135 km NON è ciclismo, sia chiaro.
È un sport diverso.
Magari sarà più divertente, sicuramente più televisivo, ma non è il ciclismo.
Ossia lo sport di RESISTENZA per definizione, non di velocità…

Frank46
9 ottobre 2023 21:45 alerossi
Si, quei 3 rendono il cx noioso perchè sai già come finisce una gara. Ieri chi avrebbe detto che nys avrebbe battuto iserbyt? Le cose mainstream non sono sempre le migliori (certo che se si guarda solo quando ci sono mvdp e wva non si può conoscere la materia). Come dire che nei 9 anni di dominio juve la serie a era divertente: no, sapevi già a settembre chi vinceva il campionato.

Tappe troppo corte
9 ottobre 2023 22:18 alfiobluesman
Questo è purtroppo l'andazzo, il ciclismo è sport di fondo. Saranno più belle dal punto di vista televisivo ma e' uno sport diverso da quello classico. Inutile girarci intorno, un corridore fondista sarà penalizzato, un altro sport purtroppo

Considerazioni
9 ottobre 2023 22:46 italia
Ridurre le corse forse per favorire lo spettacolo non si verifica soltanto nel ciclismo; ad esempio i 50 km di marcia sono stati ridotti a 35 oppure nella boxe dalle 15 riprese sono state portate a 12.

X Italia
10 ottobre 2023 07:16 alfiobluesman
La boxe è un altro discorso. Nella marcia hanno reso i 35 km più simili alla 20 che alla 50 km . Ti ricordi quanto era bella la 100 km a squadre di ciclismo.

Chilometraggio
10 ottobre 2023 11:36 fransoli
Poi guardano le corse di preparazione al Lombardia e cominciano a farneticare robe assurde (tipo hirshi capitano della uae) .. Tornando poi alla realtà il sabato... Roglic é indiscutibilmente un grande campione ma se si superano i 200 chilometri e non può stare nascosto in gruppo perde tutto il suo vantaggio, traetene le conclusioni... Certo se le tappe vengono interpretate come una transumanza è inutile fare chilometraggi mostre, ma sotto i 150 chilometri è un altro sport, spettacolare e televisivo sicuramente, ma un altro sport

Xalfiobluesman
10 ottobre 2023 12:32 italia
Per la 100 km era veramente interessante e spettacolare; a me mi piaceva il tandem dove oggi si raggiungerebbe gli 80 orari e il mezzofondo; ho notato una cosa particolare non so se lo avete notate anche voi ed è questa: queste specialita' avevano in comune .... la velocita' e tutte sono scomparse: in un mondo dove l' espressione della velocita può creare interesse .... e una cosa strana ... sempre secondo la mia personale opinione.

Transumanze o no ?
10 ottobre 2023 14:19 alfiobluesman
Abbiamo avuto in passato bellissime tappe lunghe forse le abbiamo dimenticate. Del resto anche oggi con i chilometraggi ridotti lo spettacolo non è sempre assicurato. Le tappe corte penalizzano i corridori di fondo e che hanno un ottimo recupero, questa e' la realtà. Non so quanti campioni di ieri si sarebbero trovati bene con questi chilometraggi. Ricordate la tappa vinta da Chiappucci nel 92 al Tour de France con arrivo al Sestriere ? Penso nessuno si sia annoiato quel giorno, quasi 200 km in fuga con le squadre di Indurain e Bugno ad inseguire. Quello era un altro ciclismo, poi ci sono le ragioni delle dirette televisive e questo è un altro discorso.

Stranamente
10 ottobre 2023 17:03 Arrivo1991
Stranamente non mi viene data la possibilita' di replicare. All''utente che continua su Hirschi, ricordo che lui stesso dopo la vittoria di Bagioli su Hirschi al GranPiemonte scrisse questo :
GRANPIEMONTE 2023. BAGIOLI FULMINA HIRSCHI. SQUALIFICATO MARTIN, 4° GANNA
Fransoli : Comunque per gli italiani finalmente un bella vittoria di Bagioli, attesa da tempo, davanti al favorito per il Lombardia.
Ora, mi sembra corretto che pubblichiate i commenti di tutti, perche' viceversa e' un monologo tra 2 account che si riloggano

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