
Continua a crescere la passione delle donne per il cicloturismo: si sono ritrovate in 200 partecipanti per la terza edizione di MIA Women Ride, il viaggio in bici da Verona a Venezia lungo la ciclovia AIDA che si è svolto dal 22 al 24 settembre 2023.
Dopo il successo delle prime due edizioni, nel 2023 la partecipazione è cresciuta del 25% per il primo viaggio in bici in Italia dedicato solo a cicliste. Unite, libere e consapevoli: le donne di MIA sono arrivate da tutta Italia e di tutte le età, portando lungo i 180 km divisi in tre tappe da Verona a Forte Marghera un messaggio chiaro e convinto: le donne in bici ci sono, vogliono esserci e vogliono farlo insieme.
Il progetto, ideato da Cicliste per Caso, Witoor e AIDA e FIAB, si rivolge a tutte le cicliste: a quelle che già scendono per discese sterrate e dormono sotto le stelle, e anche a quelle che invece non sono ancora mai partite, ma hanno una voglia matta di sentirsi libere e mettersi alla prova. MIA è gioia, condivisione, avventura. E così è stato nei 180 km divisi in tre tappe. Alla partenza in piazza San Zeno a Verona si sono ritrovate mamme con figlie, ciclo-viaggiatrici reduci da viaggi intercontinentali, studentesse alle prese per la prima volta su distanze lunghe, socie FIAB, donne di tutte le età, dai 9 ai 75 anni.
Il percorso era interamente sulla ciclovia AIDA, il progetto FIAB che unisce le città del Nord Italia con un tracciato dal Moncenisio a Trieste quasi completamente segnalato. La prima tappa di MIA da Verona a Montorso Vicentino, venerdì 22 settembre, ha portato le cicliste lungo l’Adige fino a Zevio e poi tra i vigneti di Soave, fino all’arrivo a Villa Da Porto Barbaran a Montorso Vicentino. Sabato 22 la seconda tappa si è svolta da Montecchio Maggiore (VI) fino a Mira, con i passaggi per i centri storici di Vicenza e Padova, collegate dalla deliziosa ciclabile sull’argine del Bacchiglione, la tappa alla Ciclosteria di Stra, e l’arrivo a Mira lungo il canale del Brenta, accolte dal Sindaco Marco Dori. Domenica 24 chiusura dedicata alle ciclabili del Comune di Venezia, con la FIAB Mestre che ha guidato le partecipanti da Mira a Villa Widmann, per poi passare nel centro di Mestre e per il Bosco, rientrando per il Parco San Giuliano fino al gran finale al Forte Marghera. MIA Women Ride è stata come sempre sorprendente: si sono intrecciate storie, confidenze, sorrisi. Ogni ciclista ha incoraggiato le altre, un incrocio di generazioni diverse che ha arricchito tutte le partecipanti: erano presenti infatti due tandem con due cicliste non vedenti, e un’intera famiglia con nonna, mamma e nipote a pedalare insieme. Più che un viaggio, l’incontro di una comunità, in cui ciascuna donna ha interpretato la ride a modo proprio, cantando in salita, aspettandosi in discesa, aiutandosi reciprocamente, sempre unite e coraggiose.
Alla partenza e arrivo di ogni tappa l’accoglienza per tutte le 200 partecipanti (con presenze da Brasile e Germania), che ha previsto in programma anche momenti di ascolto e non solo legati alla bici: la presentazione dell’ultimo libro di Se ce l’ho fatta io, alias Monica Ninetti, le Ragazze in Tandem, un progetto della ciclista non vedente Giusi Parisi che sta girando l’Italia in bici assieme ad altre amiche in tandem, e la coppia di cicloviaggiatrici LesBikee.
Un’esperienza di viaggio completa, dal valore fortemente aggregante e segnata dalla volontà delle ciclo-viaggiatrici di costruire una comunità appassionata e motivata di donne che hanno voglia di mettersi in gioco. MIA Women Ride offriva tre modalità diverse di partecipazione: unsupported, supported e supported+hotel, in modo che ognuna si potesse sentire a suo agio e vivere il viaggio secondo le proprie esigenze. Il pacchetto hotel ha registrato il tutto esaurito.
L’evento è stato organizzato e promosso da tre diverse realtà che operano da anni nel settore del cicloturismo italiano. Sono: le Cicliste per caso, un duo di cicloturiste/blogger tra le più conosciute d’Italia – il loro documentario “Grizzly Tour” è visibile su Amazon Prime e il loro libro “L’Italia in bici sulle tracce di Alfonsina Strada” è in tutte le librerie; Witoor, società specializzata nell'ideazione e organizzazione di eventi in bicicletta unici in Italia - tra i quali Rando Imperator e il tour Bike Night; Ciclovia AIDA-Alta Italia da Attraversare, un progetto nato nel 2016 a cura di FIAB Onlus, inserito nella rete Bicitalia e riconosciuto dal Ministero dei Trasporti.
Perché una ride per donne? Perché la partecipazione femminile agli eventi ciclistici è in costante crescita. Dal 2014 ad oggi la presenza media femminile alle Bike Night Witoor è arrivata al 25%, e negli ultimi 10 anni le donne che fanno sport in Italia sono aumentate del 12% (dati Censis). « MIA Women Ride è nata per raccogliere la domanda femminile di cicloturismo sempre più crescente – racconta Simone Dovigo, presidente Witoor –, e dalla visione comune di puntare a un target molto spesso poco presente agli eventi ciclistici. Abbiamo scelto di puntare a un target tutto al femminile per scovare le donne appassionate che hanno bisogno di un'idea forte, stimolante ma allo stesso tempo alla loro portata per scegliere di iniziare a viaggiare da sole o in gruppo».
«Come progetto AIDA - Fiab Onlus, – spiega Michele Cremonesi, co-fondatore AIDA – siamo davvero soddisfatti dell'evento, perché le partecipanti hanno potuto sperimentare la bellezza della ciclovia e l'ospitalità dei territori attraversati: scoprire le bellezze dei paesi e borghi sul percorso fa capire che viaggiare in bici significa creare Comunità, non solo generare indotto: questa è la ricetta FIAB per un cicloturismo che generi "vera" ricchezza per tutti. In questo senso AIDA ha ricevuto tantissimo dalla MIA, e non vediamo l'ora di poter far scoprire nuove porzioni del percorso alle nostre scatenate cicliste».
«Oltre a far parte dell’organizzazione – racconta Silvia Gottardi, ‘Cicliste per Caso’ –, anche quest’anno ci siamo divertite a pedalare, ed è stata un’esperienza bellissima, che ci continua a emozionare. Non solo un itinerario molto bello e vario, quello che ha reso la ride speciale è stata l’atmosfera che si è creata. Nonostante fossimo duecento donne molto diverse sia per età che per esperienza ciclistica abbiamo formato un grande gruppo, unito e compatto pur nel rispetto di tutte le differenze. Mentre pedalavamo abbiamo chiacchierato con tutte, abbiamo cantato, abbiamo cambiato una camera d’aria assieme, ci siamo perse e abbiamo ritrovato la traccia. All’arrivo abbiamo brindato e festeggiato insieme. Abbiamo riso tanto».
«Per tre giorni ci siamo prese la strada – aggiunge Linda Ronzoni, ‘Cicliste per Caso’, per dire a chiare lettere che siamo forti, coraggiose, complici, solidali, belle, divertenti, indipendenti. Per dimostrare che le donne quando sono assieme sono una vera potenza. MIA non si ferma qui... ci vediamo il prossimo anno. Ancora più numerose, ancora più sfolgoranti!».
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