È UN TOUR CHE ANCHE IN TV FA ASCOLTI PAZZESCHI IN TUTTO IL MONDO, IN FRANCIA 51% DI SHARE

TV | 19/07/2023 | 09:07
di Guido La Marca

Il Tour, fin qui, piace eccome. È uno spettacolo planetario che riempie le strade (anche fin troppo…) e catalizza le attenzioni davanti alla tivù e non solo. Ieri su “La Repubblica” è lo stesso Antonio Dipollina, critico televiso di lungo corso a esaltare la Grande Boucle.  «Se si escludono gli scontri a cornate, in ogni senso – scrive Dipollina -, di Temptation Island e qualche resistente serata di canzonette e tormentoni, la tv che nobilita l’estate in corso è quella sintonizzata sulle strade di Francia, possibilmente quelle che salgono (ma quando ci sono discese decisive aumentano spettacolo e adrenalina). Il Tour de France di ogni pomeriggio su Rai 2 — e per gli impallinati veri c’è anche l’allegra banda di commentatori di Eurosport, in pay tv — raccoglie ascolti impensabili, per certi arrivi si va al 20% e tutto testimonia del regime ipnotico che il ciclismo migliore del mondo, e organizzato idem, riesce a instaurare».


E ancora: «In teoria, in una simile condizione, alla tv si radunano solo gli appassionati: invece la platea è più larga, con il ciclismo moderno che vive soprattutto delle tecniche di ripresa, quasi una competizione a parte. Poi c’è una rivalità a due di corridori tra i migliori del mondo: una cosa che il Giro d’Italia si sogna da tempo. Pazienza se certa stampa, anche quella assai benevola con le due ruote a trazione umana, affaccia ipotesi sospette ogni volta che Pogacar scatta su un tornante micidiale e Vingegaard, attuale maglia gialla, si alza subito sui pedali e gli corre appresso come se fossero nel corridoio di casa: lo spettacolo c’è, ed è assai televisivo. Da questo punto di vista c’è parecchia modernità in ballo e il puro show che tutti comprendono (i due pedalano e cercano di superarsi, niente di più immediato) ramazza anche molti spettatori altri. Oggi, dopo la giornata di riposo, si riparte per la terza e ultima settimana, più che decisiva: se qualcuno dice che in tv fino a domenica c’è di meglio da guardare, sta bluffando alla grande».


Bene, dalla Francia arrivano anche numeri che ne certificano il successo. L’atteso testa a testa tra Vingegaard e Pogacar nella quindicesima tappa sulla salita di Saint-Gervais ha tenuto incollati in Francia ben 8,7 milioni di spettatori. Si tratta di un picco ‘storico’, come confermato da France Télévisions: il precedente primato risaliva allo scorso anno con 8,4 milioni di spettatori durante dell’Alpe d’Huez. In media, nella giornata di domenica, 6,35 milioni di persone (per il 51,9% di share) ha seguito il successo di Wout Poels. 

Nel mondo i numeri sono da capogiro, in Italia sono in ogni caso ottimi: Tour de France in diretta ha ottenuto 1.361.000, 13,77%; Tour all’arrivo 1.776.000, 18,51%; TouReplay 731.000, 7,81%.

 

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COMMENTI
Abbastanza ovvio
19 luglio 2023 10:38 ghisallo34
Al Tour, non ci sono giornate come a campo Imperatore. Si va sempre a tutta e lo spettacolo si genera.

Il ciclismo vale sempre
19 luglio 2023 11:05 Bullet
Il bello del ciclismo...i fiumi di gente per seguire i grandi campioni da Coppi e Bartali fino al Pirata li abbiamo avuti anche noi ma visto com'è stato distrutto il nostro movimento e la cultura in generale verso il ciclismo resta solo un ricordo...che dire bravi i francesi che sanno dare lustro a quello che é parte della loro storia e che gli porta turisti, visibilità e immagine.

Considerazioni
19 luglio 2023 11:28 italia
I francesi esaltano il loro prodotto; mentre in Italia fanno esattamente il contrario in tema di ciclismo!!

Inutili fare paragoni...
19 luglio 2023 11:31 comodi70
Il Tour è un evento istituzionale che coinvolge un intera nazione. Cosa impensabile in Italia e Spagna. Il mese di luglio in Francia è solo il Tour de France per i francesi. Una vetrina eccezionale per valorizzare la Francia in tutto il mondo. Eventi come questi per ciclismo sonola linfa vitale per attirare sponsor e finanziatori. Un Giro d'Italia allo stesso livello sarebbe un buon segnale per avvicinare sponsor nostrani a questo sport.

boom garzelli
19 luglio 2023 15:32 kristi
philipsen velocista migliore al mondo poga e vinge corridori piu forti al moindo .....ciccone ...tra gli scalatori piu forti al mondo..........ma daiiiii .......magari fara la maglia a pois (difficile) ma addirittura sentire di queste cose

I soliti
19 luglio 2023 18:36 #bikerone
Come sempre leggo di personaggi alquanto denigratori nei confronti di tutto ciò che è italiano, ma fatevi una domanda.... Con elementi così moltiplicati x n volte, come farebbe il nostro movimento ad eguagliare il tour.
Ma fatevi dare la cittadinanza d'oltralpe visto che tutto ciò che fanno vi entusiasma, cosa ci fate ancora in questo paese? Ma fatevi una vita, solo capaci di criticare
Bah

commenti
19 luglio 2023 18:39 siluro1946
Basta leggere il commento di kristi per capire del perché il ciclismo in Italia non riesce ad essere interessante per i media.

siluro
19 luglio 2023 19:25 kristi
beh certo l intressa dei media lo danno i commenti a sproposito in una telecronaca ....mica i risultati..già hai ragione siluro

Bravi cugini d'Oltralpi
19 luglio 2023 19:29 Vadolento
In Italia non siamo bravi a fare sistema, il prodotto giro d'Italia si promuove :
1 attraverso i media, se durante la corsa rosa neanche la gazzetta dello (sport??) pubblica articoli e risultati in prima pagina, figuriamoci gli altri quotidiani e reti TV.
2 con un calendario gare sempre più denso se vogliamo avere più campioni al via e tappe combattute il giro non deve proporre tappe massacranti oltre i 150-170 km e con dislivelli eccessivi a ripetizione.
3 i premi dovrebbero essere più ricchi.
4 una squadra word tour Italiana con corridori "nostrani"aiuterebbe sicuramente a diffondere il ciclismo anche ad un pubblico con poca cultura ciclistica (possibile che realtà Italiane che hanno bisogno di visibilità a livello internazionale non investano nel ciclismo che conta vedi Barilla - Ferrero - Consorzio prosciutto di Parma - Consorzio Parmigiano Reggiano per rimanere in campo alimentare).

Corriere della sera
19 luglio 2023 19:52 italia
Il giornalone si è accorto del ciclismo dato il travolgente successo planetario e di pubblico di questo tour!! Ovviamente ...... per denigrarlo auspicando sospetti di doping ..... !!

In Italia il ciclismo è occultato
19 luglio 2023 21:00 marco1970
Contrariamente a quanto avviene in Francaia e in tanti Paesi d'Europa,in Italia il ciclismo è messo al bando dai serivizi informativi.La stessa Rai che compera il Giro d'Italia ,lo trasmette egregiamente,fa ottimi ascolti delle dirette,non fa alcuna promozione dell'evento e lo occulta nei TG che si occupa di tante fesserie ma ostracizza il ciclismo.Questo Tour sta avendo ottimi ascolti che potrebbe essere raddoppiati o triplicati se solo ci fosse un minimo di promozione e diffusione nei TG.Ma cosa ci sta a fare il presidente Dagnoni.Fossi in lui avre preso da un pezzo il telefono e scaldato l'orecchio a chi di dovere.E' una vergogna,

omg
20 luglio 2023 05:28 kristi
vi giuro , dico davvero .........ancora con sta storia dei TG ....avete una connessione internet a quanto pare............bene usatela per l informazione , non solo per facebook o instagram , siamo nel 2023 lamentarsi dell inadeguatezza delle programmazione della tv di stato , è , scusate la parola ....ridicolo

considerazioni
20 luglio 2023 09:37 italia
Penso che il ciclismo ormai è chiarissimo, da fastidio; per tenerlo sotto controllo per impedire qualche rivoluzione nel sistema mediatico usano il classico e collaudatissimo metodo di controllo e contenimento.. Mi spiego: a capo mettono un uomo del sistema o vicino al sistema: gli danno uno stipendio notevole, onori … ; questo soggetto NON DEVE FARE GLI INTERESSI IN QUESTO CASO DEL CICLISMO, ma quello dei manovratori. Se per caso deroga a questi indirizzi, nel migliore dei casi, arriva una procura che lo indaga con ampissimo risalto mediatico perché come esempio …. ha portato a casa una penna in dotazione alla federazione.
Nel nostro regime democratico essere meritevoli, portare grandi dati di ascolti (nel ciclismo dati ufficiali moltiplicati per 2, come minimo) non conta niente: anzi puo’ peggiorare la situazione perché i manovratori devono apportare azioni di correttive perché gli sportivi seguono con interesse uno sport a loro non gradito; e quindi via a scandali, doping ….

X kristi
20 luglio 2023 09:41 italia
Hai ragione quado dici in sostanza che si può vivere anche senza TG: il problema è che gli sponsor di cui il ciclismo ha un vitale bisogno, se l'investimento non ha risalto mediatico ... ovviamente .. non buttano via il denaro .. per la sola passione..

Kristi: tg
20 luglio 2023 10:32 Bullet
La necessità di passare sul tg non è da attribuire all'appassionato che ha ancora bisogno del tg per sapere i risultati delle competizioni ciclistiche ma che per ampliare la platea anche ai non appassionati e portare visibilità serve che se ne parli nei canali di largo consumo come i tg dove anche chi non segue il ciclismo può scoprire che c'è una bella competizione come questo Tour da vedere. E tutto il resto, sponsor e seguito vengono di conseguenza.

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