LUTTI NEL CICLISMO, QUANDO LA MORTE DIVENTA PROTAGONISTA

LUTTO | 27/09/2024 | 15:00
di Paolo Broggi

Ancora una tragedia in corsa, ancora una volta colpiti la Svizzera e un corridore svizzero. Un anno fa la morte di Gino Mäder nella discesa dell'Albula Pass proprio durante il Giro della Svizzera, ora la tragedia di Muriel Furrer, caduta ieri nel corso della prova mondiale delle Juniores. Caduta in discesa, finita contro una pianta in un tratto boschivo, caduta a pochi chilometri dalla sua casa di Egg. E come per Mäder, la disperata corsa all'ospedale, le voci che si rincorrono, una notte aggrappati alla speranza e purtroppo la tragica notizia che arriva, tra l'altro mentre altri ragazzi - stavolta gli Under 23 - sono impegnati ad inseguire il loro sogno mondiale.


Praticamente impossibile dire chi sia stato il primo corridore di questa lunga lista, in tempi pionieristici tanto è successo e le cronache spesso raccontavano poco o nulla delle gare su strada, tanto è vero che le prime notizie riguardano decessi avvenuti all’interno di velodromi, come quelli del francese Paul Dangla e dello statunitense George Lander avvenuti nel 1904. Al Velodromo d’Hiver muore nel 1918 Luigi Dragoncello, francese di chiara origine italiana, che cade a causa dell’improvvisa rottura di un pedale. Nel 1923 a perdere la vita il tedesco Adolf Huschke durante la Rund um Berlin e tre anni più tardi, nel 1926, lo scoppio di una gomma causa la caduta e la morte del francese Gustave Ganay al Parco dei Principi di Parigi.


E poi ancora nella prima metà degli anni Trenta il francese Aubert Winsingues, il belga Georges Iemarie, lo svizzero Emi Richli, lo spagnolo Josep Nicolau fino ad un altro spagnolo, Francisco Cepeda che il 14 luglio 1935 cade nella discesa del Lautaret durante la settima tappa del Tour de France e detiene il triste primato di primo corridore a perdere la vita sulle strade del Tour de France e di un grande giro in generale.

Prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, si annotano le tragiche scompare del francese André Raynaud, investito da una moto durante una gara di mezzofondo, e del suo connazionale Adrien Buttafuochi, colpito da un’auto che saliva in senso contrario mentre era impegnato nella discesa dell’Esterel durante il Gp d’Antibes.

Nel 1948 il belga Richard Depoorter perde la vita il 16 giugno schiantandosi contro il muro di un tunnel al Giro di Svizzera. L’anno successivo il ciclismo dice addio ai francesi Leon Livello e Paul Choque e al tedesco Paul Krolle, nel 1950 all’altro transalpino Camille Danguillaume investito da una moto durante il campionato nazionale.

Il 29 giugno 1951, poche ore dopo una caduta al Giro del Piemonte, perde la vita Serse Coppi.

Il 20 maggio 1952, la prima vittima nella storia del Giro d’Italia: Orfeo Ponsin muore dopo aver urtato un albero durante una discesa nei pressi di Bracciano, durante la quarta tappa da Siena e Roma. Il 1° ottobre 1956 muore il campione belga Stan Ockers dopo una violenta caduta sulla pista del palazzetto dello sport di Anversa.

Lutto anche ai Giochi Olimpici di Roma 1960: il 26 agosto durante la 100 km a squadre, il danese Knud Enemark Jensen, vittima di un colpo di calore, cade e finisce in coma per  morire poco dopo.

Il 5 maggio 1961 muore al Giro di Germania il corridore abruzzese Alessandro Fantini, caduto nella volata della sesta tappa. Quella del 13 luglio 1967 è una delle morti più tristemente famose della storia del ciclismo: sul Mont Ventoux, durante la 13a tappa del Tour de France, perde la vita il britannico Tommy Simpson. Pochi giorni più tardi, il 39 luglio, lo spagnolo Valentin Uriona muore dopo una caduta al campionato nazionale.

Il 28 agosto 1968, dopo aver colpito uno spettatore durante un criterium a Zingem, in Belgio, perde la vita il francese Jose Samyn. Il 15 marzo 1971 muore un campione del mondo: colpito frontalmente da un'auto in piena corsa durante il Gran Premio della fiera di Retie, perde la vita il belga Jean Pierre Monseré.

Nel 1976 torna la morte al Giro d’Italia: il 21 maggio, dopo una caduta durante la prima tappa, si spegne lo spagnolo Juan Manuel Santisteban. Vittima di una caduta causata da un cane, il 10 maggio 1984 sulle strade della Volta ao Algarve, muore il portoghese Joaquin Agostinho.

Al Giro d’Italia del 1986, Emilio Ravasio cade durante la prima tappa e si spegnerà dopo due settimane di agonia. Nel 1987 muoiono lo spagnolo Vicente Mata, investito da un’auto durante il Trofeo Puig, e il belga Michel Goffin, finito in un burrone al Tour du Haut Var.

Il 18 luglio 1995 è la data tristissima della morte di Fabio Casartelli lungo la discesa del Col du Portet d’Aspet.

Quattro anni più tardi, nel 1999, lo spagnolo Manuel Sanroma muore per una caduta all Giro di Catalogna e nel 2000 il suo connazionale Saul Morales viene investito da un camion durante il Giro dell’Argentina.

Il 12 marzo 2003 il kazako Andrei Kivilev muore dopo un grave incidente durante la seconda tappa della Parigi-Nizza. Sarà in seguito a questo decesso che la Federazione internazionale renderà finalmente obbligatorio l’uso del casco in gara.

Il 15 giugno del 2005, colpito da un arresto cardiocircolatorio, perde la vita alla Subida al Naranco il toscano Alessio Galletti.

Il 26 novembre 2006 lo spagnolo Isaac Galvez vola addosso ad una ringhiera durante la Sei Giorni di Gand , batte la testa e muore durante il trasporto all’ospedale.

Il 9 maggio 2011 un’altra tragedia al Giro d’Italia: vittima di una caduta nella terza tappa del Giro d'Italia, muore il belga Wouter Weylandt.

Il 27 marzo 2016, travolto da una motocicletta durante la Gand-Wevelgem, si spegne il giovane belga Antoine Demoitié. L’8 aprile del 2018, colpito da infarto durante la Roubaix, perde la vita un altro giovane belga, Michael Goolaerts.

Bjorg Lambrecht, giovane belga della Lotto Soudal, ha perso la vita il 5 agosto del 2019 al Giro di Polonia: perso il controllo della bicicletta a causa di un occhio di gatto, cade a bordo strada, picchia violentemente la testa contro il ponticello in cemento che scavalca un canaletto di scorrimento delle acque.

Svizzero come Muriel Fusser era Gino Mäder, spirato il 16 giugno 2023 proprio nel "suo" Giro di Svizzera dopo una caduta da una scarpata in discesa.

L’ultimo nome di questa lista - chiaramente incompleta e che non tiene conto di tante tragedie avvenute in gare femminili e giovanili - è quello di André Drege, norvegese della formazione Continental Coop Repsol, caduto già dal Grossglockner il 6 luglio di quest'anno, nemmeno tre mesi fa, al Giro d'Austria.

Ora purtroppo la contabilità di questi tragici eventi viene aggiornata dalla morte della giovane elvetica. Ed è un altro giorno davvero triste per il mondo del ciclismo.

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il Maglificio Santini va a celebrare gli oltre oltre 35 anni di collaborazione con l’Union Cycliste Internationale (UCI) di cui è fornitore ufficiale, presentando la nuova collezione Santini X UCI,  un vero tributo a tutto quello che ruota intorno al ciclismo...


Ieri a Milano, alla presenza degli associati di Lega, l’assemblea annuale di Lega del Ciclismo Professionistico ha sintetizzato il primo anno di attività ed ha aperto un confronto dinamico e partecipato sugli sviluppi futuri del movimento italiano. Nel suo intervento,...


Valentina Corvi è pronta per affrontare una nuova avventura: la ventenne valtellinese, specialista del fuorstrada, approda infatti alla CANYON//SRAM Zondacrypto Generation e si cimenterà anche nelle corse su strada. Valentina fa già parte della divisione élite off-road di Canyon...


Chi sarà il prossimo astro nascente del ciclismo su strada? Per scoprirlo, Red Bull – BORA – hansgrohe ha lanciato Red Bull – BORA – hansgrohe RISING, una nuovissima sfida globale di talent scouting che offre agli aspiranti ciclisti di...


Doppia vittoria al Tour de France, doppio centenario da festeggiare. Continuano infatti le celebrazioni iniziate l'anno scorso da parte dell'Associazione culturale Ottavio Bottecchia, per onorare il ciclismo e le imprese del mitico Botescià, vincitore del grande giro francese sia nel...


In un Abruzzo sotto i riflettori, lo splendido successo al GP Liberazione di Lorenzo Masciarelli che sarà ospite in studio per raccontare le emozioni della vittoria, 50 anni dopo nonno Palmiro che a Roma vinse nel 1975. Poi, il solito...


La SpoletoNorcia Gravel 2025 non è solo una strepitosa manifestazione cicloturistica guidata da un’organizzazione esemplare, ma si tratta di un’occasione imperdibile per conoscere ed esplorare il territorio posto a cavallo tra la Valnerina e la Vecchia Ferrovia. Qui, oltre a...


Matthew Brennan ha appena 19 anni e, dopo aver passato una stagione nella squadra di sviluppo del Team Visma-Lease a Bike, quest’anno ha fatto il grande salto tra i professionisti. Ieri ha vinto la prima tappa al Giro di Romandia...


È tempo di Bike Festival Garda Trentino per Ursus. L’azienda vicentina sarà presente dal 1° al 4 maggio 2025 all’importante appuntamento dedicato all’off-road in programma a Riva del Garda. Presso lo Stand A5, Ursus presenterà il meglio della sua tecnologia, con in...


Torna questa sera alle 20.30 sulle frequenze di Teletutto l'appuntamento con Ciclismo Oggi, lo storico appuntamento dedicato al ciclismo giovanile. Una puntata monotematica dedicata ad una corsa che affonda le sue radici nella storia. Potremo seguire infatti la 61a edizione del Giro della...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024