IL SIGNORE DI MEZZA ETA'

TUTTOBICI | 27/04/2023 | 08:10
di Gian Paolo Ormezzano

Il supplemento del sabato a La Repubblica si intitola Robinson (quello dell’isola che c’è o forse non c’è, con il suo Venerdì) e tratta di libri, recensioni eccetera, ma anche di arti varie, teatro e pittura, cinema e poesia, scultura e danza, e poi personaggi personaggi personaggi che in­tervistati lanciano sempre in­teressanti segnali intellettuali. L’ultimo numero di marzo de­dica la paginona 21 a Mar­cel­lo Mar­che­si, classe 1912, che diventò popolarissimo con la sua trasmissione televisiva “Il signore di mezza età” (l’altra mezza non si sa, canticchiava) ma che fu tante persone raggrumate in uno straordinario essere multipolivalente. Fu il creatore ag­gressivo di formidabili slogan pubblicitari, il compositore raffinato di aforismi, epigrammi eccetera, il battutista forte e fi­ne per iscritto, l’autore di tanti libri intelligenti e intanto divertenti, mica facile, il protagonista di tante performances teatrali, l’autore e se del caso an­che l’in­terprete di copioni sempre di successo vero (film, ra­diotelevisione, teatro specie leggero, rivista eccetera), lo sceneggiatore e talora persino il regista di film importantissimi, con tanto Totò. Milanese trasferitosi presto a Roma e poi tornato a Milano, infanzia povera e difficile, due mogli, tanti amici importanti e un amico giornalista sportivo non importante, un giornalista sportivo ossessivamente rampante.


Perché dico di lui e di me? Me lo presentò Leo Chiosso, il grande pa­ro­liere di Fred Bu­sca­glione e anche l’inventore di tanto personaggio-Busca­glio­ne. Conobbi Leo che già viaggiava sui cinquanta e quasi su­bito decidemmo di essere fratelli separati alla na­scita: e si consideri che lui era juventino, dunque al mio op­posto pal­lonaro. Anno 1964, ero a Tokyo per la mia quarta Olim­pia­de dopo Squaw Val­ley, Ro­ma e Innsbruck, scrivevo per Tutto­sport anche una sorta di taccuino giornaliero contenente sui Giochi giapponesi battute, appunti di colore, cosucce, magari extrasportive magari.


Mi scappò questo diciamo epigramma, intitolato all’invidia, sul mon­do del canottaggio: “Al 4 sen­za non far sapere – che il 4 con ha il timoniere”. Ritengo si tratti della cosa più bella e leggera che io sia mai riuscito a produrre: forse l’unica cosa valida in centinaia di milioni di pestaggi sui tasti delle macchine da scrittura.

Leo lo lesse e lo fece leggere al suo amico e compare di tanti lavori (com­medie e canzoni, anche Mina e Dorelli tanto per far nomi, e insomma tutto quel mondo), Marchesi mi scrisse a Tokyo chiedendomi di cercarlo al ritorno: ci trovammo su­bito be­ne a lavorare insieme sia pure a spizzichi, gli diedi una mano a creare anche slogan pubblicitari, ero affascinato dal­la sua bravura a giocare con le parole smontandole e rimontandole, imparavo molto, qualcosina gli restituivo e lui un giorno mi disse: “Vorrei che tu ti spostassi da Torino a Milano per lavorare tanto insieme, guadagneresti bene, ma il fatto è che tu adori il tuo fare giornalismo, me ne parli sempre, e io ti invidio i tuoi viaggi per il mon­do a raccontare lo sport”.

Passammo insieme nella sua casa di Milano un Capodanno, mi ringraziò per avergli nell’occasione spiegato la differenza fra agnolotto e raviolo. E poi ciao ciao, è stato bello ma è fi­nito. Leo intanto si spostava a Roma, dove Buscaglione era morto in un incidente d’auto, scriveva per la tivù, Laura Storm la detective e anche Can­zonissima con Dario Fo.

Intanto a Milano Marchesi scopriva che una donna alla quale voleva bene era una sa­cer­dotessa del sadomaso, lo seppi da Leo, al lunedì la tipa fustigava geometri brianzoli al martedì architetti comaschi, il signore di mezza età cambiò un bel po’ di vita, ebbe altri amori e un bambino di fronte al quale lui morì, schiantandosi (1978) con­tro una roccia in un tuffo nel mare sardo.

Cosa c’entra tutto ciò con il mio consueto ar­ticolo dove parlo di ciclismo? C’entra ec­come. Marcello Marchesi mi usò affettuosamente anche per sapere tanto dello sport, su cui non esercitò mai nessuna delle sue comunque sempre cattivelle acrobazie verbali forse anche perché io glielo presentai come una religione della mia vita ma anche della vita di milioni di uomini. Più gli dicevo cose, più mi chiedeva di dirgliene altre. Il signore di mezza età era on­ni­voro nel senso che voleva sa­pere tutto di tutto lo sport, però conveniva con me sulle vir­tù preclare del ciclismo e sulle fortune del giornalista per tanti giorni all’anno incapsulato in un’auto a seguire i corridori. Tutto del ciclismo che sapevo glielo versavo addosso, impazzavano gli anni Sessanta, Gi­mondi vinceva il Tour, Mar­cel­lo sembrava sempre che volesse scusarsi con me perché aveva scritto poco o nulla su Bartali, su Coppi, sui loro succedanei. Invano cercai di portarlo an­che sul calcio del mio Toro, confesso un mio fallimento. E omaggio il più grande giocoliere della lingua italiana mai esistito.

da tuttoBICI di Aprile

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Questa sera andrà in scena l’ultimo ballo di Elia Viviani, il campione azzurro che nei suoi anni da professionista ha ottenuto 90 vittorie. Il  veneto ha scelto la Zesdaagse per chiudere la sua carriera. La Sei Giorni di Gand, l’iconico...


Si avvicina l'appuntamento con La Notte degli Oscar, che segna la conclusione ideale della stagione 2025 e traghetta verso una nuova avventura. Di scena ci saranno, come sempre, i migliori atleti dell'anno in ogni categoria: ve ne presentiamo uno al...


Sono stati 61 in totale i ciclisti italiani al via dei Grandi Giri corsi nel 2025, cinque in più rispetto alla scorsa stagione. Tra loro, 15 ne hanno disputati due. Nelle classifiche generali, i migliori piazzamenti sono stati la quinta...


Hayley Preen, nuova campionessa africana di ciclismo su strada, racconta con il proprio excursus sportivo una storia di multidisciplinarietà. E mica solo a pedali, anche se quando si parla del Sudafrica il mix tra attività di stradista, gravel e mtb...


Si è svolta ieri la “Festa del ciclismo bresciano”: il Comitato Provinciale di Brescia, organizzatore della cerimonia, ha celebrato la stagione 2025 dei propri campioni. Teatro della manifestazione l’Auditorium Capretti presso l’Istituto Artigianelli, nel cuore di Brescia.  A fare gli...


Il ‘colpo di mercato’ più interessante di questo lungo periodo autunnale l’ha messo a segno il team Isolmant - Premac - Vittoria. La compagine orobica, presieduta da Nadia Baldi, si è assicurata le prestazioni di Chantal Pegolo, senza dubbio uno...


Tra gli ulivi della collina ai piedi di Monte Morello nel comune di Sesto Fiorentino, presso il Monastero dei Padri Carmelitani di Santa Lucia alla Castellina, sede del Centro Spirituale del Ciclismo nazionale, è prevista questa mattina la cerimonia della...


La Valle di Lanzo ha accolto l’atto conclusivo del Giro delle Regioni Ciclocross con uno scenario che resterà impresso nella memoria di tutti gli appassionati. Dopo la conferenza stampa di ieri, che aveva anticipato le attese e sottolineato il valore...


"Sono passati ormai più di 10 mesi dal Campionato Italiano di Ciclocross organizzato dall'ASD Sportivi del Ponte di Fae' di Oderzo ed è già tempo di scaldare i motori perché il prossimo 14 dicembre si annuncia il gradito ritorno del...


Triplo impegno domenica 23 novembre per l’Ale Colnago Team. Elisa Bianchi e Nicole Azzetti (Juniores 2° anno) saranno al via con la casacca azzurra della nazionale alla prova di Coppa del Mondo a Tabor in Repubblica Ceca. In Piemonte, a San Francesco...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024